Un uomo di 71 anni è stato ritrovato vivo dopo tre giorni di ricerche tra i sentieri del monte Nerone, nella zona di Piobbico, nel pesarese. L’uomo si era perso durante un’escursione legata al rito della transumanza e, probabilmente a causa di una caduta, aveva riportato lesioni che lo hanno immobilizzato. È stato soccorso e trasferito in ospedale per controlli ma non sarebbe in pericolo di vita.
Il percorso dell’escursione e la scomparsa dell’uomo al monte Nerone
L’uomo era uscito domenica pomeriggio per partecipare a un’escursione organizzata nella zona del monte Nerone. Quel giorno si svolgeva il rito tradizionale della transumanza nel pesarese e l’uomo, appassionato di queste tradizioni, aveva deciso di prendere parte all’evento. Dopo la partenza, però, non ha più fatto ritorno al punto di partenza. I familiari hanno dato l’allarme condividendo con le autorità le ultime informazioni e il percorso previsto.
Il punto dell’ultimo avvistamento certo risultava nei pressi del Rifugio Corsini, uno dei poli frequentati da escursionisti in quella zona. Di qui partivano i sentieri battuti che avrebbero dovuto accompagnare l’uomo in un itinerario di montagna non lontano dal centro abitato di Piobbico. La sua scomparsa, durata giorni, ha spinto i soccorsi a mettere in moto una lunga e articolata operazione di ricerca tra boschi e forre.
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L’intervento dei soccorritori e il lavoro sul campo
La centrale operativa 112 ha subito attivato le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico, che hanno coinvolto una decina di tecnici specializzati. Tra loro c’erano anche unità cinofile e personale addestrato al soccorso in forra, visto che la zona presenta sentieri impervi e dirupi. I tecnici hanno seguito i due principali sentieri verso valle partendo dal Rifugio Corsini, mentre i Carabinieri hanno raccolto e incrociato informazioni sul terreno.
Col passare dei giorni, la ricerca si è svolta senza alcun risultato fino a quando è arrivata una segnalazione utile che ha permesso di concentrare le ricerche in un punto circoscritto: la Forra dell’Infernaccio, in val d’Abisso. Quel luogo roccioso e difficile da raggiungere, anche per soccorritori esperti, è risultato decisivo nel ritrovamento.
Il ritrovamento, le condizioni di salute e il recupero con eliambulanza
L’uomo, ferito e rimasto senza viveri per tre giorni, è stato trovato vivo all’interno della Forra dell’Infernaccio poco dopo le 15 di mercoledì 8 gennaio 2025. A scoprire la sua presenza sono stati due tecnici del Soccorso Alpino di Sondrio, in vacanza nella zona, che hanno segnalato immediatamente la posizione. In queste condizioni, il 71enne era affamato e debilitato ma non in pericolo vitale.
Per il recupero è stata richiesta l’eliambulanza Icaro 02 che ha consentito di portare sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe sanitaria tramite verricello. Dopo le prime medicazioni e la stabilizzazione sul posto, l’uomo è stato imbarellato e trasportato in elicottero al campo sportivo di Piobbico per un primo controllo sanitario. Da lì è stato successivamente inviato all’ospedale regionale Torrette di Ancona per approfondimenti e cure specialistiche.
Il ritrovamento ha chiuso così questa vicenda di crisi in montagna, confermando l’efficacia delle procedure di ricerca e soccorso in territori montani complessi dove contano esperienza, collaborazione tra servizi e un po’ di fortuna.