Un uomo è morto a San Gervasio di Carlino, nel Udine, dopo essere caduto nelle acque impetuose del torrente mentre tentava di salvare il suo cane. La tragedia si è consumata nel giro di poco meno di un giorno, durante operazioni di soccorso condotte dai vigili del fuoco e sommozzatori. Il corpo di Gianfranco Baldin è stato recuperato dopo il calo del livello dell’acqua che ha permesso di individuare il cadavere nelle profondità del corso d’acqua.
Il tentativo di salvataggio e la dinamica dell’incidente
La vicenda si è svolta in prossimità del torrente che attraversa la frazione di San Gervasio di Carlino, in provincia di Udine. Gianfranco Baldin si era tuffato per recuperare il suo cane che era caduto in acqua e si trovava in difficoltà a causa della corrente forte. Secondo quanto ricostruito, il cane era rimasto bloccato nel corso d’acqua a causa di un mulinello, una specie di vortice che crea una zona pericolosa dove l’acqua scorre con violenza. Baldin ha cercato di raggiungerlo per riportarlo a riva.
Il cane è stato fortunatamente tratto in salvo dai vigili del fuoco intervenuti rapidamente sulla scena. L’uomo invece, nel tentativo, è stato travolto dalla corrente e spinto verso il fondo. Le condizioni dell’acqua non gli hanno lasciato possibilità di riemergere, provocando così la sua scomparsa. Le testimonianze raccolte sul posto parlano di un gesto eroico, ma purtroppo privo di esito positivo per l’uomo.
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Le operazioni di soccorso e il ritrovamento del corpo
Le ricerche per trovare Gianfranco Baldin sono durate quasi 24 ore. I vigili del fuoco, insieme ai sommozzatori, hanno svolto una serie di operazioni impegnative per svuotare parte del torrente. Questo ha permesso di ridurre il livello dell’acqua e migliorare la visibilità negli strati inferiori, una mossa fondamentale per localizzare il corpo.
Il cadavere è stato individuato proprio con l’abbassarsi del corso d’acqua. Il recupero è avvenuto in condizioni difficili, dovendo fronteggiare correnti residue e una visibilità ridotta. La presenza dei sommozzatori è stata determinante per portare a termine l’operazione, che ha richiesto competenze specifiche e una certa delicatezza per evitare ulteriori rischi al personale coinvolto.
La reazione della comunità locale a san gervasio di carlino
L’incidente ha scosso la comunità di San Gervasio di Carlino. Molti residenti hanno espresso cordoglio per la perdita di Gianfranco Baldin, che era conosciuto in paese. Lo sforzo per salvare il cane è stato ampiamente riconosciuto come un atto di amore e dedizione verso l’animale.
L’episodio ha inoltre riportato l’attenzione sui pericoli dei corsi d’acqua in presenza di correnti violente e mulinelli, fenomeni meno noti ma estremamente rischiosi. Le autorità locali stanno valutando eventuali misure per segnalare meglio queste zone e prevenire altri incidenti simili, specie in periodi di piena o condizioni meteorologiche avverse.
Aspetti tecnici e ambientali del torrente
Il torrente di San Gervasio di Carlino è soggetto a variazioni significative nel livello e nella forza della corrente, soprattutto in seguito a piogge intense. Questi cambiamenti possono formare mulinelli, che si manifestano come vortici capaci di attirare verso il fondo oggetti o persone. Si tratta di un pericolo concreto in quella zona, da non sottovalutare.
Durante l’evento, il livello dell’acqua era piuttosto elevato ma è sceso nel giro della giornata successiva, consentendo di individuare il corpo dell’uomo. Il punto preciso dove si è verificato il dramma è tra i più insidiosi, in termini di formazione di queste correnti, e richiede particolare attenzione da parte di chi si avvicina al corso d’acqua, con o senza animali domestici al seguito.
Le operazioni di svuotamento parziale del torrente hanno dimostrato l’efficacia di tecniche specifiche per soccorrere persone disperse in ambienti acquatici complessi. Questi interventi sono spesso indispensabili per procedere al recupero, quando la visibilità e la corrente potrebbero pregiudicarlo.