Un uomo di 45 anni di Merano è stato fermato dalla polizia con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Bolzano. Il provvedimento nasce da una lunga indagine che ha accertato le sue ripetute violazioni delle restrizioni imposte per maltrattamenti nei confronti della moglie e del figlio minorenne. Le forze dell’ordine hanno monitorato a lungo i suoi comportamenti prima di arrivare all’arresto.
Indagini e misure restrittive precedenti
Le indagini, svolte dagli agenti del commissariato di Merano e coordinate dalla procura locale, sono durate diversi mesi. L’uomo era già sottoposto a un ordine di allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento e di contatti con i familiari. Nel corso delle indagini è emerso che l’uomo aveva compiuto atti di maltrattamento, tra cui percosse, minacce e ingiurie nei confronti della consorte e del figlio minorenne. Per tenerlo sotto controllo, le autorità avevano disposto anche un braccialetto elettronico.
Misure cautelari e protezione della famiglia
Queste misure cautelari dovevano impedire all’uomo di avere qualsiasi contatto con la famiglia. La procura aveva valutato seriamente la pericolosità dei suoi comportamenti e deciso di impedire fisicamente ogni avvicinamento alla donna e al bambino.
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Reiterate violazioni e modalità di stalking
Nonostante le restrizioni, l’uomo ha continuato a cercare di contattare i familiari in più modi. Ha utilizzato i social network e si è servito di terze persone per inviare messaggi e richieste di incontro alla moglie. La donna si è sempre rifiutata di ogni tipo di contatto e ha informato tempestivamente la polizia, che ha raccolto le segnalazioni e documentato ogni violazione al divieto.
Questa condotta ha dimostrato il mancato rispetto degli ordini del tribunale e la volontà di violare le distanze imposte per tutelare la famiglia. L’accumularsi di questi episodi ha portato la procura a richiedere un inasprimento della misura cautelare.
Modalità di contatto e reazioni
L’uomo ha sfruttato canali indiretti come i social e intermediari, mostrando una strategia mirata a bypassare le restrizioni imposte.
Decisione del tribunale e attuali provvedimenti
Il tribunale di Bolzano ha accolto la richiesta della procura e ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo. L’uomo si trova ora nella casa circondariale di Bolzano. Le forze di polizia continuano a vigilare per garantire la sicurezza della famiglia.
Il questore della provincia autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha disposto l’avvio della procedura per la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza a carico del 45enne. Questa misura si aggiunge a quelle già in atto e mira a tenere sotto controllo l’uomo anche dopo l’eventuale scarcerazione. L’obiettivo è evitare il ripetersi di violenze o minacce nei confronti dei familiari.
Collaborazione e interventi tempestivi
Le operazioni svolte dagli agenti di polizia confermano l’attenzione verso i casi di stalking e maltrattamenti in ambito famigliare nel territorio altoatesino. La collaborazione tra le autorità giudiziarie e di polizia ha permesso di intervenire con tempestività su una situazione delicata.