Una tragedia ha interrotto il collegamento tra nord e sud della Sardegna sulla statale 131, arteria fondamentale dell’isola. Un tir si è ribaltato intorno al chilometro 150, provocando la morte del conducente e paralizzando il traffico. Le ripercussioni si sono fatte sentire con un blocco totale in entrambe le direzioni, costringendo gli automobilisti a percorrere vie alternative.
Il grave incidente sulla statale 131: dinamica e condizioni del conducente
L’incidente si è verificato in una zona cruciale della statale 131, strada che collega Cagliari a Sassari e attraversa la Sardegna da sud a nord. Il tir coinvolto, un autoarticolato pieno di carico, si è ribaltato all’altezza del chilometro 150. Il conducente, un uomo di 48 anni, è stato sbalzato fuori dal mezzo durante il ribaltamento. Le ferite multiple che ha riportato erano immediatamente preoccupanti.
I soccorsi sono arrivati sul posto in tempi rapidi, ma le lesioni riportate dall’autista si sono dimostrate troppo gravi. I tentativi di rianimazione sono durati diversi minuti, ma alla fine il conducente è deceduto. Nonostante gli sforzi del personale sanitario, non è stato possibile salvarlo.
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Conseguenze sul traffico: la statale 131 taglia in due la sardegna
L’autoarticolato, distrutto, ha perso tutto il carico, spargendo detriti lungo tutta la carreggiata della statale Carlo Felice. Il dispersarsi del materiale ha reso impossibile mantenere aperta la strada, portando alla chiusura totale del tratto interessato in entrambe le direzioni. Quella strada è la principale arteria dell’isola, usata ogni giorno da migliaia di veicoli. La chiusura ha praticamente diviso la Sardegna in due.
Dopo alcune ore, gli operatori sono riusciti a liberare almeno una corsia verso Sassari, permettendo un flusso limitato di traffico. La carreggiata verso Cagliari però è rimasta chiusa per un tempo più lungo. Le autorità hanno subito disposto deviazioni e indicazioni per imboccare percorsi alternativi, soprattutto per i veicoli commerciali e i mezzi pesanti.
Gestione dell’emergenza e percorsi alternativi per gli automobilisti
Con la strada principale bloccata, le forze dell’ordine e la polizia stradale hanno lavorato intensamente per organizzare le deviazioni. Sono state segnalate delle strade secondarie capaci di assorbire il traffico deviato in entrambe le direzioni. Si tratta però di itinerari più lenti e meno diretti, che hanno creato condizioni di congestione specialmente nelle ore di punta.
Gli investitori e gli operatori del trasporto merci hanno dovuto riorganizzare le consegne per evitare ritardi troppo lunghi. Alcune tratte si sono rese irraggiungibili senza passare da questi nuovi percorsi, aumentando la difficoltà della circolazione sull’isola.
Interventi di pulizia e ripristino del traffico
Il personale addetto alla pulizia e ai soccorsi ha portato avanti le operazioni per ore, rimuovendo i rottami del tir, pulendo i detriti e mettendo in sicurezza i veicoli coinvolti. Solo dopo una lunga attesa, il traffico ha cominciato a tornare a una parvenza di normalità. Restano monitorati i punti critici per evitare ulteriori disagi.
Statistiche e rischi lungo la statale 131: una strada sotto osservazione
La statale 131 è nota per essere la via principale che collega due grandi poli dell’isola. Non a caso viene spesso chiamata Carlo Felice, nome che sta ad indicare la sua importanza storica e pratica. Incidenti come questo, con mezzi pesanti coinvolti, mettono in luce la necessità di un controllo stretto sulle condizioni del traffico e sui dispositivi di sicurezza.
La presenza massiccia di tir e camion è un elemento costante sulla 131, essendo un corridoio obbligato per chi trasporta merci da nord a sud e viceversa. Proprio per questo motivo, ogni incidente di questo tipo può causare disagi pesanti e ritardi significativi su tutta l’isola.
Le autorità regionali continuano a monitorare la strada e valutare progetti per migliorare la sicurezza, ridurre i rischi di incidenti e velocizzare gli interventi in caso di eventi gravi. La sicurezza degli automobilisti e la fluidità del traffico restano priorità imprescindibili per consentire una mobilità efficace in tutta la Sardegna.