Un sessantacinquenne di Avellino, ufficialmente riconosciuto invalido totale nel 2023, è stato scoperto mentre viveva una quotidianità indipendente. La guardia di finanza ha seguito l’uomo, raccogliendo prove che testimoniano comportamenti incompatibili con un’invalidità totale. La vicenda ha portato al sequestro di quasi 14 mila euro percepiti dal sessantenne tramite indennità e benefici legati alla legge 104.
Le indagini della guardia di finanza contro le false invalidità
Gli uomini della guardia di finanza di Avellino hanno eseguito un’indagine dettagliata su segnalazione della procura locale. L’uomo era indicato come invalido al 100%, con diritto all’indennità di accompagnamento e ai vantaggi della legge 104 per disabili. Nonostante il riconoscimento formale, i finanzieri lo hanno osservato in momenti di vita quotidiana, dove mostrava autonomia totale.
È stato ripreso mentre guidava la sua auto, salendo e scendendo senza alcuna difficoltà. Al supermercato si è visto fare la spesa e caricare da solo i sacchetti nel portabagagli. A fronte di questa condotta così attiva e indipendente, è apparso evidente come il suo stato di invalidità fosse falso o comunque non veritiero.
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Raccolta prove e appostamenti
Le investigazioni si sono basate su controlli incrociati e appostamenti, culminando con la raccolta di foto e video che hanno provato l’incongruenza. La procura ha così avuto elementi concreti per chiedere l’intervento delle autorità giudiziarie.
L’intervento della procura di avellino e la decisione del gip
Il procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma, ha seguito da vicino la situazione. Dopo aver esaminato le prove raccolte dalla guardia di finanza, ha presentato un’istanza al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino, chiedendo provvedimenti restrittivi in relazione ai sussidi percepiti indebitamente.
Il Gip ha accolto la richiesta, disponendo il sequestro di 14.000 euro come somma ingiustamente ottenuta dall’uomo attraverso l’indennità di accompagnamento e i benefici associati alla legge 104. Inoltre, è stato bloccato il sussidio, interrompendo così l’erogazione di ulteriori importi a favore del sessantenne.
Tali provvedimenti servono a tutelare risorse pubbliche destinate a persone con disabilità che presentano reali condizioni di difficoltà. La legge 104 e l’indennità di accompagnamento offrono sostegno importantissimo, ma solo a chi ne ha veramente bisogno.
Sanzioni e blocco dei sussidi
Le azioni giudiziarie mirano non solo a recuperare somme indebitamente percepite, ma anche a prevenire ulteriori abusi che danneggiano la collettività.
Il contesto sociale e il peso delle false invalidità
Il fenomeno delle false invalidità grava su un bilancio pubblico già sotto pressione. Il caso di Avellino richiama l’attenzione sulla necessità di controlli rigorosi per evitare che somme destinate a disabili realmente incapaci si disperdano a chi non ne ha diritto.
Non è raro scoprire situazioni di questo tipo, spesso legate all’abuso o alla truffa. Nell’Italia di oggi, queste storie alimentano la sfiducia verso i percettori di benefici sociali e mettono in difficoltà chi affronta seri problemi fisici o psichici.
Le forze dell’ordine e la magistratura continuano a lavorare per scovare casi di mala gestione delle risorse e tutelare i diritti di chi ha motivi validi per ricevere assistenza. Il caso di Avellino, avvenuto nel 2023 ma divenuto noto nel 2025, conferma l’importanza di queste azioni e il ruolo centrale delle indagini sul territorio.