Uomo di 79 anni si barrica a Jesi minacciando di darsi fuoco, intervengono polizia e carabinieri

Uomo di 79 anni si barrica a Jesi minacciando di darsi fuoco, intervengono polizia e carabinieri

A Jesi, un uomo di 79 anni si è barricato in una palazzina minacciando gesti estremi; polizia e carabinieri hanno negoziato con successo evitando escalation e curando le ferite lievi dell’uomo.
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A Jesi, un uomo di 79 anni si è barricato in casa minacciando gesti estremi, ma grazie all’intervento e alla mediazione delle forze dell’ordine la crisi si è risolta senza gravi conseguenze. - Gaeta.it

Un episodio di tensione ha interessato la città di Jesi, in provincia di Ancona, quando un uomo settantanovenne si è chiuso in una palazzina minacciando di compiere un gesto estremo. La situazione ha mobilitato le forze dell’ordine che hanno condotto un intervento prolungato per evitare conseguenze drammatiche. I fatti si sono svolti nella mattinata, attirando l’attenzione della cronaca locale.

La vicenda nel dettaglio: sequestro autoprodotto e minacce in via della palazzina

Intorno alle 10 di mattina l’uomo si è barricato all’interno del primo piano di un edificio a Jesi, lanciando minacce e brandendo un coltello. Ha inoltre annunciato l’intenzione di darsi fuoco, costringendo le forze di polizia e i carabinieri a intervenire immediatamente. Il tentativo iniziale di irruzione ha evidenziato la delicatezza della situazione, con gli agenti che, dopo uno scontro verbale acceso, si sono ritirati per preservare l’integrità dell’uomo e mantenere un clima meno teso possibile.

Nel corso delle ore successive un negoziatore ha preso in mano la mediazione con il 79enne. Il dialogo, prolungato e paziente, è stato fondamentale per ottenere un’apertura da parte dell’uomo. Alla fine, il suo gesto minaccioso si è placato e ha deciso di uscire spontaneamente dall’appartamento. Le ferite lievi che si era procurato al volto sono state curate sul posto senza necessità di ricovero ospedaliero.

Il ruolo delle forze dell’ordine e le strategie adottate

Polizia e carabinieri hanno scelto di modulare la loro presenza per non aggravare la tensione già molto alta. Gli agenti in tenuta anti-sommossa si sono distanziati, lasciando spazio a unità in borghese che hanno presidiato l’abitazione. Questo approccio ha permesso di contenere l’aggressività e facilitare il lavoro del negoziatore.

La gestione del caso ha richiesto un equilibrio delicato, bilanciando la tutela della sicurezza pubblica e quella dell’uomo coinvolto. L’intervento è stato eseguito senza provocare escalation, mentre i mezzi blindati e la presenza degli equipaggi sono rimasti pronti a intervenire se la situazione fosse degenerata ulteriormente.

Le motivazioni alla base del gesto e il passato dell’uomo

Dietro al gesto estremo del 79enne, pare ci siano motivazioni legate a problemi personali e di natura economica. L’uomo, infatti, risulta coinvolto in precedenti proteste sempre legate alla gestione della propria agenzia immobiliare. La sede dell’attività commerciale si trova al piano terra dello stabile interessato, mentre al primo piano è situato l’appartamento in cui si è barricato.

La scintilla che ha scatenato la crisi di oggi sembra essere un decreto esecutivo di sfratto, che avrebbe fatto precipitare la situazione. Tali vicende mostrano una lunga storia di tensione in ambito lavorativo e abitativo, culminata nel tentativo di azione disperata messa in atto questa mattina.

Le autorità continueranno a monitorare la situazione, soprattutto per tutelare l’uomo e prevenire ulteriori episodi simili nel futuro. Gli accertamenti sul caso proseguono mentre i residenti tornano lentamente alla normalità dopo ore di disagio nel quartiere.

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