Un uomo di 50 anni, residente fuori provincia di Ancona, è stato oggetto di un provvedimento di ammonimento per stalking emesso dal questore Cesare Capocasa. Le molestie sono iniziate dopo la decisione della compagna di interrompere la relazione, con una lunga serie di atti persecutori che hanno coinvolto sia la donna che il suo attuale fidanzato. Questo caso si inserisce nel quadro delle misure adottate negli ultimi mesi in tutta la provincia per far fronte a episodi di violenza domestica e stalking.
Episodi di stalking e molestia dopo la separazione
Il comportamento dell’uomo è cambiato radicalmente in seguito alla rottura con la compagna, sua coetanea. Durante la relazione si era già dimostrato possessivo e controllante, ma di fronte alla fine del rapporto ha iniziato a perseguitare la donna con telefonate mute a tutte le ore del giorno e della notte. Questi continui squilli silenziosi servivano a spaventare la vittima, amplificando la pressione e la tensione psicologica. L’uomo non si è limitato a questo: si è presentato ripetutamente nei luoghi abituali frequentati dalla donna, come negozi e vie del centro, seguendo i suoi spostamenti con insistenza.
Peggioramento della situazione
Il livello di disagio della vittima è cresciuto quando l’uomo ha iniziato a bussare alla sua abitazione e al luogo di lavoro del suo nuovo fidanzato. Questo comportamento ha aggravato la situazione, incrementando il rischio percepito dalla donna. La sua sicurezza è stata messa a dura prova da una presenza ossessiva, che si manifestava in modo costante e opprimente. La vigilanza delle forze dell’ordine è stata dunque indispensabile per fermare questa escalation.
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Intervento della questura di ancona e provvedimento di ammonimento
La Divisione Anticrimine della questura di Ancona ha raccolto la denuncia della vittima e avviato un’istruttoria per ricostruire le dinamiche di stalking. Su segnalazione del questore Cesare Capocasa, è stato adottato un provvedimento di ammonimento, uno strumento previsto dalla legge per proteggere le persone che subiscono molestie e minacce ripetute. Questo tipo di misura impone all’autore del reato di cessare immediatamente il comportamento persecutorio, con la minaccia di conseguenze penali qualora non si fermasse.
Notifica e intervento tempestivo
La notifica dell’ammonimento è arrivata nei giorni scorsi per l’uomo, residente fuori provincia, ma con comportamenti lo stesso seguiti da vicino da parte delle autorità anconetane. L’intervento tempestivo ha evitato possibili escalation di violenza, offrendo alla vittima una forma di tutela legale concreta. L’azione della polizia dimostra quanto sia fondamentale mettere in campo strumenti rapidi per rispondere a casi di stalking, spesso molto delicati e complessi da gestire.
Contesto delle misure per stalking e violenza domestica nella provincia
Negli ultimi cinque mesi, la questura di Ancona ha emesso più di 30 provvedimenti tra ammonimenti e altre misure cautelari contro persone accusate di atti persecutori e violenza domestica. Questi numeri mostrano come il fenomeno sia diffuso e richieda un’attenzione costante da parte delle forze dell’ordine. L’azione preventiva mira a limitare i danni prima che la situazione degeneri in fatti più gravi.
Lavoro di ascolto e prevenzione
Non si tratta solo di interventi formali, ma anche di un lavoro continuo di ascolto delle vittime e coordinamento con i servizi sociali. La lotta contro stalking e violenza nelle relazioni affettive si basa sulla capacità di cogliere segnali precoci e garantire sostegno a chi subisce abusi. Le autorità locali lavorano per assicurare che ogni segnalazione riceva una risposta immediata, così da proteggere le persone vulnerabili nel territorio.