Un uomo di 40 anni è stato fermato dai carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani con l’accusa di omicidio. L’indagine riguarda la morte di Marino Tatoli, 50 anni, scoperta la sera del 22 maggio in una roulotte data alle fiamme. La roulotte era parcheggiata in un autoparco di via Copenaghen, a Bisceglie, posizione dove la vittima lavorava come custode. Gli elementi raccolti finora hanno portato a un arresto e a sviluppi recenti nelle indagini.
Il ritrovamento del corpo e il luogo dell’incidente a bisceglie
La scoperta di Marino Tatoli è avvenuta la sera del 22 maggio, quando i vigili del fuoco e le forze dell’ordine sono intervenuti su segnalazione di un incendio in un autoparco di via Copenaghen, Bisceglie. All’interno della roulotte distrutta dalle fiamme è stato trovato il corpo senza vita dell’uomo. Tatoli aveva 50 anni e svolgeva il ruolo di custode nell’area, un lavoro che lo vedeva presente regolarmente in quel punto. La natura e l’entità del rogo hanno subito destato sospetti, spingendo gli investigatori ad aprire un’indagine per chiarire le cause e le responsabilità della morte.
Le prime verifiche sul posto e i rilievi tecnici hanno escluso un incidente casuale, aprendo la pista criminale. La posizione del corpo e i danni provocati dall’incendio hanno richiesto accertamenti approfonditi. L’autoparco, frequentato per motivi di lavoro dai residenti e dalle forze locali, si è dunque trasformato in una scena di reato su cui gli inquirenti hanno concentrato l’attenzione.
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Proseguono le indagini e il rinvio dell’autopsia
La procura di Trani ha convocato per la scorsa settimana l’autopsia sul corpo di Marino Tatoli, procedimento indispensabile per capire le cause precise del decesso. Tuttavia, l’esame autoptico è stato rinviato per permettere ai carabinieri di eseguire ulteriori controlli e raccogliere nuove prove. Questo slittamento ha facilitato una svolta nelle indagini, arrivando all’individuazione di un sospetto ritenuto responsabile dell’omicidio.
Nelle settimane successive al ritrovamento, i militari hanno ascoltato testimoni, analizzato i movimenti sul luogo dell’incendio e raccolto dati sui rapporti della vittima, fino a risalire all’uomo arrestato nei giorni scorsi. Le indagini sono state coordinate dai magistrati di Trani, i quali hanno seguito passo passo ogni elemento emerso sul caso.
La custodia cautelare e la conferenza stampa in procura a tranì
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani ha confermato la gravità della posizione dell’indagato, sentenziando la misura della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stata adottato a seguito di una richiesta della procura, che ha presentato prove ritenute sufficienti per l’arresto.
L’uomo di 40 anni, al momento in carcere, dovrà rispondere dell’accusa di omicidio aggravato. Le autorità hanno annunciato una conferenza stampa fissata per questa mattina alle 10:30 presso la Procura di Trani. Durante l’incontro con i giornalisti saranno illustrati maggiori dettagli sull’operazione e sulle evidenze raccolte nei mesi di indagine.
Le forze dell’ordine mantengono riservate alcune informazioni, scelta frequente per tutelare il regolare svolgimento delle indagini in corso e garantire il corretto svolgimento del procedimento giudiziario. La vicenda ha destato attenzione nella comunità locale, che segue da vicino gli sviluppi del caso nel nord Barese.