Un episodio di violenza ha coinvolto un uomo di 38 anni mentre saliva su un autobus della linea 86 a Bologna, in viale Salvemini, zona Casteldebole. Tre giovani lo hanno seguito, aggredito con calci e pugni e, secondo la testimonianza, anche con lanci di bottiglie alla testa, per poi sottrargli il borsone della palestra. Il fatto è accaduto nel pomeriggio e ha richiesto l’intervento immediato della polizia e del 118, chiamati dall’autista del mezzo pubblico.
Dettagli sull’aggressione avvenuta a bordo del bus della linea 86
Il fatto si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri, quando la vittima, un uomo di 38 anni di origine peruviana residente a Bologna, è salita su un autobus della linea 86 in viale Salvemini. Poco dopo, tre ragazzini, presumibilmente minorenni, lo hanno seguito e aggredito con violenza nella parte posteriore del mezzo. Hanno usato calci e pugni e, secondo alcune testimonianze, persino bottiglie per colpirlo alla testa. L’obiettivo principale dell’aggressione sembra stato il borsone da palestra che l’uomo aveva a tracolla.
Un’aggressione premeditata e violenta
Questa aggressione non è stata casuale, ma mnifestamente premeditata: i tre ragazzi hanno atteso la salita sull’autobus e hanno colpito non appena possibile, per derubare la vittima senza perdere tempo. L’aggressione è durata pochi minuti ma ha lasciato conseguenze importanti sul corpo dell’uomo, che ha riportato contusioni di varia entità.
Leggi anche:
L’intervento dell’autista e delle forze dell’ordine
L’autista del bus Tper, accortosi del pestaggio in corso, ha prontamente chiamato la polizia e il 118 dopo aver fermato il mezzo. Gli agenti sono arrivati rapidamente sul posto, ma i rapinatori erano già scesi dal bus e si erano allontanati a piedi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. La vittima è stata soccorsa da personale medico del 118 che ha riscontrato numerose contusioni dovute al pestaggio; le sue condizioni sono state valutate e trattate sul posto.
Testimonianze e indagini in corso
La descrizione fornita dall’autista e dai testimoni indica che i rapinatori fossero tre ragazzini, ma non vi è certezza sull’età esatta, né se fossero minorenni o poco più grandi. Le forze dell’ordine hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili, acquisendo testimonianze dirette e analizzando eventuali immagini di videosorveglianza della zona.
Contesto e indagini in corso a casteldebole
Viale Salvemini e la zona di Casteldebole a Bologna sono state teatro di svariati episodi di disagio urbano, ma un’aggressione di questo tipo su un mezzo pubblico è allarmante. La dinamica è stata chiara: un gruppo di giovani ha puntato a un uomo isolato, senza timore della presenza di persone o controlli. Le autorità cercano di capire se si tratti di una banda già nota o di un episodio isolato di violenza giovanile.
La polizia sta raccogliendo tutte le informazioni disponibili, cercando testimonianze dirette e immagini di sorveglianza lungo la linea 86 e nelle vicinanze della fermata. Identificare i responsabili è una priorità, vista la gravità della rapina e l’aggressione fisica che ne è seguita. Gli inquirenti stanno valutando anche se eventuali precedenti penali o situazioni personali possano aver spinto i sospetti a compiere il gesto.
L’episodio evidenzia alcune criticità sulle misure di sicurezza a bordo dei mezzi pubblici e sulla gestione di situazioni di violenza urbana in zone periferiche di città come Bologna. Restano aperti diversi interrogativi sulla frequenza di simili aggressioni e sulla capacità delle istituzioni di garantire sicurezza ai cittadini nelle aree pubbliche di transito quotidiano.