Uomo arrestato a gasperina dopo aver inviato oltre 130 messaggi minatori alla ex compagna in un solo giorno

Uomo arrestato a gasperina dopo aver inviato oltre 130 messaggi minatori alla ex compagna in un solo giorno

Un uomo di 39 anni arrestato a Gasperina per stalking nei confronti della ex compagna, grazie all’intervento dei carabinieri di Torre Melissa e all’arresto in flagranza differita previsto dalla nuova normativa.
Uomo Arrestato A Gasperina Dop Uomo Arrestato A Gasperina Dop
Un uomo di 39 anni è stato arrestato a Gasperina per stalking nei confronti della sua ex compagna, molestata con centinaia di messaggi e chiamate minatorie. Grazie all’arresto in flagranza differita, i carabinieri hanno agito rapidamente per proteggere la vittima, rifugiatasi in una struttura protetta. - Gaeta.it

Una vicenda di stalking ha portato all’arresto di un uomo di 39 anni nella cittadina di Gasperina, in provincia di Catanzaro, dopo che aveva molestato con una serie massiccia di messaggi e chiamate la sua ex compagna. I carabinieri di Torre Melissa, nel crotonese, sono intervenuti in seguito alle denunce della donna, che si era rifugiata in una struttura protetta per sfuggire alle pressioni dell’uomo, appena uscito dal carcere.

La risposta dei carabinieri e il meccanismo dell’arresto in flagranza differita

Dopo la nuova richiesta di aiuto arrivata al 112 NUE, i militari hanno svolto un’indagine rapida sul posto e hanno raccolto ulteriori testimonianze dalla donna. Le istituzioni hanno quindi messo in atto un intervento previsto negli ultimi aggiornamenti legislativi sul contrasto alla violenza di genere.

Arresto in flagranza differita

Grazie alla possibilità di procedere con l’arresto in flagranza differita, i carabinieri si sono spostati a Gasperina, dove vive l’uomo, e lo hanno arrestato. Questo tipo di arresto permette di intervenire anche quando il reato non è immediatamente visibile, ma è accertato grazie a prove raccolte successivamente. L’arrestato è stato quindi trasferito al carcere di Catanzaro.

La dinamica dei fatti e l’intensificarsi delle molestie digitali

La situazione ha preso una piega grave in pochi giorni. Dopo essere stato scarcerato, il 39enne ha tentato di ristabilire un contatto con la ex compagna inviando messaggi intimidatori e minatori. I continui messaggi hanno generato nella donna un senso di ansia e paura, inducendola a cercare protezione all’interno di una struttura affidata alla compagnia di Cirò Marina.

A seguito dei primi episodi, la vittima ha denunciato ai carabinieri venerdì scorso. Tuttavia, la tempesta di molestie non si è arrestata. Sabato, la donna ha ricevuto in un solo giorno circa 130 messaggi, molti contenenti minacce, oltre a circa 30 tentativi di chiamata da parte dell’ex compagno. Questi numeri indicano una forte escalation nel comportamento persecutorio e una volontà evidente di non lasciarla in pace. “Questi numeri indicano una forte escalation nel comportamento persecutorio e una volontà evidente di non lasciarla in pace.”

Il profilo della vittima e l’impatto delle molestie sulla sua vita quotidiana

La donna ha dovuto abbandonare il proprio ambiente e rifugiarsi in una struttura di accoglienza protetta. Questo trasferimento mostra quanto pesanti siano le conseguenze di questi episodi sulla vita di chi li subisce. Oltre all’ansia e alla paura, subentrano l’isolamento e la perdita di riferimenti sicuri. La continua pressione telefonica e via sms amplifica la riluttanza della vittima a tornare a una vita serena e indipendente.

Le denunce effettuate hanno permesso di raccogliere elementi fondamentali per raggiungere l’arresto, ma testimoniano anche quanto sia importante offrire un supporto immediato a chi si trova in queste condizioni.

Il contesto normativo e l’importanza dell’intervento tempestivo

Gli ultimi provvedimenti legislativi in materia di stalking e violenza sulle donne hanno introdotto strumenti più efficaci per tutelare le vittime che subiscono azioni persecutorie. L’arresto in flagranza differita si inserisce in questo quadro, consentendo alle forze dell’ordine di agire subito evitando che le minacce e i comportamenti persecutori si protraggano oltre.

È proprio l’intervento rapido e il monitoraggio costante del caso da parte dei carabinieri di Torre Melissa a mettere in evidenza come la rete di protezione possa funzionare e prevenire situazioni di pericolo crescente.

Il caso si inserisce nel quadro più ampio di episodi di stalking che coinvolgono vittime sempre più spesso donne, costrette ad affrontare un’escalation di minacce e controlli oppressivi da parte di ex partner. Le forze dell’ordine rimangono in prima linea nel presidio di sicurezza a tutela di queste persone, attivando ogni strumento a disposizione per impedire che la violenza si aggravi.

Change privacy settings
×