Uomo accusato di stalking e lesioni minaccia due donne: arresto disposto dal gip di Tivoli

Uomo accusato di stalking e lesioni minaccia due donne: arresto disposto dal gip di Tivoli

a Tivoli un uomo arrestato per stalking e lesioni aggravate dopo aver minacciato e maltrattato due donne; il gip ha disposto la custodia cautelare su richiesta del pm per proteggere le vittime
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A Tivoli un uomo è stato arrestato per stalking e violenze nei confronti di due donne, dopo minacce e aggressioni ripetute accertate dalle autorità. - Gaeta.it

Negli ultimi giorni, a Tivoli, un uomo è finito in carcere dopo aver minacciato due donne e averle sottoposte a violenze ripetute. Il caso si è sviluppato a seguito di una serie di comportamenti persecutori, culminati in minacce esplicite di ritorsione se le vittime avessero deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. La misura cautelare è stata disposta dal gip dopo che il pm ha raccolto la denuncia dettagliata di una delle donne.

La minaccia esplicita contro le vittime

L’uomo si è rivolto alle due donne in modo aggressivo, usando parole che hanno terrorizzato le potenziali denunciatrici. Ha detto chiaramente che, qualora avessero chiamato i carabinieri, avrebbe reagito con violenza fisica: «stai attenta a te se chiami i carabinieri, perché se mi fai arrestare io metto una tacca a ogni giorno di galera che faccio e quando esco sono c… tuoi». Questo tipo di intimidazione ha creato un clima di paura e insicurezza nelle donne, che temevano le conseguenze di un eventuale intervento delle forze dell’ordine.

Le gravi affermazioni hanno sottolineato la pericolosità dell’uomo e la sua determinazione a mantenere il controllo attraverso minacce continue. La frase usata ricorda un’idea di rivalsa violenta, una strategia per impedire alle vittime di opporsi o chiedere aiuto. Questi dettagli hanno fatto emergere un quadro di oppressione quasi costante, ben documentato nel corso dell’indagine condotta dai carabinieri.

Il racconto della vittima e le violenze subite

Una delle donne ha fornito una descrizione approfondita delle violenze e dei soprusi ricevuti. Ha raccontato episodi di aggressioni fisiche, pressioni psicologiche continue e minacce che si sono susseguite senza interruzione nel tempo. Il suo racconto è stato fondamentale per il pm, che ha potuto così valutare la dinamica del comportamento persecutorio e l’effettivo pericolo a cui erano esposte le vittime.

In queste testimonianze si legge la sofferenza, ma anche la determinazione di chi ha cercato di resistere a questa spirale di violenza domestica e intimidazione. Il pm ha delineato un profilo chiaro dell’aggressore, basandosi su prove e testimonianze che hanno dimostrato la reiterazione degli atti persecutori. Questi elementi sono stati essenziali per l’azione giudiziaria successiva.

La decisione del gip e la misura cautelare in carcere

Il 19 giugno, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tivoli ha preso una decisione urgente. Dopo aver ascoltato la richiesta del pm, ha emesso l’ordinanza che dispone la custodia cautelare in carcere per l’uomo. L’accusa riguarda i reati di atti persecutori, comunemente chiamati stalking, e lesioni aggravate.

L’ordinanza riflette la necessità di proteggere le vittime, allontanando immediatamente l’aggressore per evitare ulteriori danni. La scelta della misura più severa – il carcere – indica la gravità dell’accaduto e l’urgenza di prevenire altri episodi simili. Il provvedimento è stato eseguito nelle prime ore del mattino, sottolineando la rapidità con cui la magistratura è intervenuta di fronte a una situazione di rischio reale.

Tematiche correlate e interventi delle autorità

La vicenda riguarda temi delicati come la violenza domestica e lo stalking, fenomeni che continuano a colpire molte persone, soprattutto donne, in tutto il paese. Le forze dell’ordine e gli organi giudiziari mantengono alta l’attenzione per tutelare chi subisce queste forme di maltrattamento e intimidazione, intervenendo con provvedimenti che mirano a fermare gli abusi prima che possano aggravarsi.

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