L’università di roma tor vergata segna un importante progresso nella classifica QS World University Rankings 2026. L’ateneo non solo scala posizioni a livello globale ma consolida la sua reputazione in italia, distinguendosi per la forte presenza di studenti internazionali e la qualità della ricerca. Questi risultati riflettono strategie mirate e investimenti che negli ultimi anni hanno valorizzato l’internazionalizzazione e l’offerta formativa.
La crescita nella classifica mondiale e il salto nei ranking nazionali
Roma tor vergata occupa la 355esima posizione tra oltre 1.500 università elencate nella classifica QS 2026. Il posizionamento colloca l’ateneo nel top 23,6% delle università a livello mondiale, un traguardo raggiunto per la prima volta nella sua storia. Rispetto al 2024 la crescita è rilevante, con un miglioramento di 38 posizioni. In italia l’ateneo si posiziona ottavo, migliorandosi notevolmente rispetto alla quattordicesima posizione di due anni fa. Questo avvicina tor vergata alle istituzioni più antiche e blasonate del paese, molte delle quali vantano secoli di storia e un numero molto elevato di iscritti.
La crescita si lega a più fattori. Primo tra questi è il numero di studenti internazionali che frequentano i corsi, con il record di quasi 3.900 iscritti da 130 paesi per l’anno accademico 2024/2025. La presenza straniera rappresenta il secondo posto in italia sia per la percentuale di studenti internazionali sia per la diversità delle nazionalità, dati che evidenziano il carattere globale del campus. Sul piano delle citazioni bibliometriche, indicatore chiave di impatto scientifico, l’università scala 41 posizioni rispetto all’anno precedente passando al 246esimo posto al mondo e il sesto tra le università italiane.
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Il ruolo della ricerca e delle citazioni bibliometriche
Il miglioramento nelle citazioni bibliometriche dimostra l’attenzione crescente della comunità scientifica di roma tor vergata nell’ambito internazionale, con ricerche che acquisiscono maggiore visibilità e influenza.
Strategie e visione dell’internazionalizzazione dell’ateneo
Il rettore Nathan Levialdi Ghiron illustra come l’internazionalizzazione sia diventata un punto centrale della strategia di tor vergata. L’ateneo investe in programmi che favoriscono la cooperazione transnazionale con università e istituti di ricerca in tutto il mondo. “L’obiettivo è garantire un’istruzione che sia accessibile, inclusiva e orientata alla sostenibilità, oltre a sviluppare iniziative contro le disuguaglianze”. L’università vede nella collaborazione con studenti stranieri un modello win-win: gli studenti internazionali apportano nuova linfa culturale, e chi si forma a tor vergata diventa promotore della cultura italiana ovunque.
In questo quadro sono nate nuove strutture come la divisione “Global engagement and mobility”, istituita nel 2024 per coordinare accoglienza, reclutamento e mobilità. Un altro progetto è lo “Student ambassador program”, che coinvolge studenti internazionali nell’accoglienza e nelle attività promozionali. Questi strumenti facilitano l’integrazione e rendono la comunità universitaria più inclusiva e dinamica.
Investimenti per l’internazionalizzazione
I programmi dedicati testimoniano l’impegno di tor vergata nel creare una rete globale e una comunità accademica diversificata.
L’offerta formativa in inglese e i programmi internazionali
Per rispondere alla domanda crescente di studenti stranieri, l’ateneo ha ampliato l’offerta di corsi erogati in lingua inglese. Nel 2025 sono previsti 17 corsi e curricula in inglese, tra cui il nuovo corso “Tourism for Made in Italy”, pensato per attirare studenti internazionali interessati al settore turistico e culturale italiano. Accanto a questi, ci sono programmi di dottorato congiunti, corsi dual degree e iniziative Erasmus Mundus, concepite come ponti culturali tra diversi paesi.
Il curriculum di ingegneria gestionale “Technology and new frontier management”, attivo dal 2025/2026, ha raccolto più di 250 domande da studenti extra-europei prima ancora di partire, a testimonianza dell’interesse crescente. La scelta di investire su corsi internazionali si lega direttamente alla volontà di aumentare l’appeal dell’ateneo nel contesto globale e creare opportunità formative uniche.
Mobilità, ricerca internazionale e collaborazioni
Negli ultimi due anni tor vergata ha visto un aumento degli scambi sia tra studenti sia tra personale docente e tecnico. Per la prima volta nel 2023 è stata introdotta la mobilità Erasmus+ anche per dipendenti tecnici, amministrativi e bibliotecari. Il finanziamento per il programma Erasmus+ 2025 è cresciuto del 60% rispetto all’anno prima. Sul fronte della ricerca, l’ateneo partecipa e coordina progetti europei e internazionali, con un impegno crescente della comunità scientifica su questa strada.
Alleanze strategiche e visiting professors
Uno degli elementi di spicco è la partecipazione all’alleanza europea Universeh 2.0, che coinvolge studenti, docenti, ricercatori e personale amministrativo. L’espansione del programma Visiting professors procede sistematicamente, passando da 20 incarichi nel 2016 a 56 nel 2024. Questi dati e la crescita nelle citazioni confermano la centralità di tor vergata nel panorama scientifico internazionale.
Iniziative per accoglienza e integrazione degli studenti stranieri
Al centro delle sfide attuali vi sono l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri. Tor vergata ha sviluppato diversi servizi e progetti in questa direzione. Corsi di lingua italiana sono stati organizzati per facilitare l’inserimento in un contesto nuovo. I Virtual open days permettono ai futuri studenti di esplorare le offerte accademiche a distanza, mentre il Buddy programme assicura un affiancamento tra studenti di diversa nazionalità.
Tra le iniziative che hanno riscosso più interesse c’è il Foundation course, che offre percorsi preparatori per l’ammissione all’università e ha visto un’impennata di candidature negli ultimi due anni. L’ateneo ha anche creato una divisione specializzata nelle procedure di ammissione e immatricolazione per studenti stranieri, migliorando così l’esperienza e la gestione delle pratiche burocratiche. Parallelamente si sono intensificati i rapporti con ambasciate, istituzioni europee e università straniere, consolidando la rete internazionale dell’ateneo.