Università della tuscia e uzbekistan firmano accordi per percorsi formativi e ricerca in agricoltura

Università della tuscia e uzbekistan firmano accordi per percorsi formativi e ricerca in agricoltura

L’Università degli Studi della Tuscia e il Ministero dell’Agricoltura uzbeko avviano una collaborazione per programmi formativi, ricerca e doppio titolo in agricoltura, con un nuovo polo accademico a Samarcanda.
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L’Università della Tuscia ha avviato una collaborazione con l’Uzbekistan per sviluppare programmi formativi e di ricerca in agricoltura, con la creazione di un polo accademico a Samarcanda e corsi di doppio titolo per studenti italiani e uzbeki. - Gaeta.it

L’Università degli Studi della Tuscia ha avviato una collaborazione con l’Uzbekistan durante una cerimonia ufficiale a Roma, alla presenza della presidente del consiglio, Giorgia Meloni, e del presidente uzbeko, Shavkat Mirziyoyev. L’accordo punta a sviluppare programmi educativi e di ricerca legati all’agricoltura, alle tecnologie agroalimentari e all’economia, mettendo a disposizione opportunità di formazione avanzata per studenti uzbeki. Il patto prevede la creazione di una sede universitaria a Samarcanda e una cooperazione diretta con atenei locali.

La firma dell’accordo tra università della tuscia e ministero uzbeko dell’agricoltura

Il 28 maggio a Roma, durante la visita ufficiale del presidente della repubblica uzbeka in Italia, è stata firmata la collaborazione tra università della tuscia e Ministero dell’Agricoltura uzbeko. Il prorettore vicario di Unitus ha rappresentato rettore Stefano Ubertini e ha sottoscritto l’accordo con il ministro dell’agricoltura uzbeko, prof. Ibrokhim Yulchiyevich Abdurakhmonov. Questa intesa sancisce l’avvio di un protocollo quadro per realizzare percorsi formativi e di ricerca in agricoltura e sistemi agroindustriali, in linea con le reali esigenze del paese centroasiatico. La collaborazione prevede un impegno immediato grazie a una convenzione siglata anche con la Samarkand Agroinnovations and Research University, che fungerà da polo locale dell’università italiana.

L’accordo segna un passo importante per rafforzare i legami accademici tra Italia e Uzbekistan. Il protocollo favorirà la mobilità di studenti e docenti, la formazione di figure professionali specializzate e il confronto scientifico su temi agrari cruciali per lo sviluppo del settore agricolo uzbeko. Tale apertura testimonia l’intenzione di Unitus di ragionare su scala internazionale, impegnandosi in aree geografiche nuove e strategiche per la cooperazione universitaria.

Programmi di doppio titolo e sviluppo del polo accademico a samarcanda

La novità principale del progetto riguarda l’avvio di corsi di doppio titolo pensati per studenti uzbeki iscritti nei campi delle scienze agrarie, tecnologie agroalimentari ed economia. Tali corsi permetteranno agli studenti di conseguire contemporaneamente titoli accademici italiani e uzbeki, grazie alla collaborazione stretta con la Samarkand Agroinnovations and Research University.

Questo modello formativo risponde alla necessità di qualificare meglio le risorse umane nel settore agricolo locale. L’obiettivo è fornire competenze tecnico-scientifiche in grado di rinnovare il sistema agricolo nazionale attraverso figure capaci di operare su più fronti, dalla produzione alle innovazioni nella filiera agroalimentare. Il nuovo polo a Samarcanda fungerà da centro accademico e ricerca, coinvolgendo studenti e ricercatori in progetti comuni.

Il prorettore vicario, Alvaro Marucci, ha sottolineato come questa collaborazione consenta all’università di espandere la sua presenza internazionale, principalmente nell’area dell’Asia centrale, contribuendo a creare un ponte educativo e scientifico. Il polo di Samarcanda sarà un nodo fondamentale della rete universitaria italiana all’estero, soprattutto su temi legati all’agricoltura, all’economia rurale e alle tecnologie di trasformazione alimentare.

Impegni sulla ricerca e programmi di dottorato condivisi

La collaborazione tra Unitus e università uzbeke non si fermerà ai corsi di laurea congiunti. Oltre alla formazione di base e specialistica, il rettore Stefano Ubertini ha annunciato l’intenzione di sviluppare programmi di dottorato in comune e progetti di ricerca coordinati. Queste attività mirano a potenziare lo scambio di conoscenze e metodologie scientifiche tra i due paesi.

I programmi di dottorato condivisi nascono dall’esigenza di affrontare temi riguardanti l’agricoltura in modo innovativo, integrando competenze multidisciplinari come la biotecnologia, l’economia agricola e la gestione sostenibile delle risorse naturali. Si prevedono interventi di ricerca applicata capaci di supportare le politiche agricole del governo uzbeko e di stimolare lo sviluppo di tecnologie agroalimentari più competitive.

Il delegato alle relazioni internazionali, Stefano Speranza, ha evidenziato che l’università sarà in grado di formare figure specializzate di alto livello, fondamentali per la crescita dell’agricoltura uzbeka. Questa cooperazione punta a costruire un sistema formativo e scientifico che operi in sinergia con le esigenze del Ministero dell’Agricoltura, rafforzando il ruolo dell’istruzione superiore nella valorizzazione del territorio e delle produzioni locali.

La firma degli accordi tra Italia e Uzbekistan ha messo le basi per una collaborazione che vedrà Unitus impegnata non solo nella didattica ma nell’intero ciclo di formazione e ricerca, aprendo così nuove prospettive per studenti e ricercatori di entrambi i paesi.

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