L’accordo tra Unipol e i sindacati aziendali sul premio aziendale variabile segna un passo avanti dopo mesi di tensioni. La firma arriva in un momento delicato, appena prima dell’apertura dei negoziati per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro delle compagnie assicurative. Scopriamo i dettagli di questo premio, le condizioni previste e il futuro del lavoro flessibile nell’azienda.
Come è articolato il premio aziendale 2024 e quali sono le novità per i lavoratori
Il premio aziendale variabile riconosciuto ai dipendenti di Unipol raggiunge un valore medio di 1.850 euro, destinato ad essere riparametrato in base al livello professionale, prendere come riferimento il quarto livello. La cifra deriva dalla somma di 1.500 euro di base e 350 euro aggiuntivi introdotti lo scorso anno. Questi ultimi sono collegati allo smaltimento delle ferie residue e alla partecipazione a corsi formativi obbligatori previsti dalla legge, che riguardano sicurezza, modelli di gestione, antiriciclaggio e privacy.
Importante è la conferma degli stessi criteri di pagamento per il 2025 e il 2026. I lavoratori avranno la scelta tra ricevere il premio in modalità diretta con una tassazione agevolata o optare per la conversione del bonus in servizi welfare attraverso la piattaforma Wellbee, senza alcuna detrazione fiscale. Questa scelta punta a offrire maggiore flessibilità nelle modalità di fruizione del premio, pur mantenendo condizioni vantaggiose dal punto di vista fiscale.
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Tuttavia, l’accordo riguarda solo questo aspetto variabile. Il contratto integrativo aziendale , che regola temi più ampi legati all’organizzazione del lavoro e alle condizioni contrattuali, non viene rinnovato da circa dieci anni. I dipendenti restano in attesa di un aggiornamento completo che possa riflettere le esigenze attuali.
Smart working e futuro del contratto integrativo aziendale
Il contratto integrativo aziendale potrebbe rappresentare il luogo naturale per discutere di uno dei temi più controversi degli ultimi tempi, lo smart working. Il presidente di Unipol, Carlo Cimbri, ha recentemente ribadito a Milano, durante il consiglio nazionale della FABI, una posizione chiara. “Per me il lavoro a distanza è stato uno strumento emergenziale introdotto in seguito al Covid, non una nuova normalità definitiva.”
Cimbri ha sottolineato però che lo smart working può aiutare a trovare un equilibrio personale e professionale, in particolare per le donne che affrontano difficoltà a causa del doppio carico familiare e lavorativo. Il manager ha espresso l’auspicio che questa modalità possa sostenere chi vuole costruirsi una carriera, “senza dimenticare però che l’azienda resta un luogo di relazioni, non replicabili completamente da remoto.”
L’attenzione rimane quindi alta sul modo in cui la compagnia affronterà i prossimi mesi di trattative, con particolare riguardo alle modalità di organizzazione del lavoro e alle richieste di flessibilità dei dipendenti.
La firma dell’accordo sul premio aziendale variabile segue mesi di confronto
Negli ultimi mesi, Unipol e i sindacati hanno vissuto momenti difficili legati alla gestione dello smart working e alla settimana corta. Il recente accordo sul premio aziendale variabile ha riaperto un dialogo più concreto. La firma non si limita a una semplice ratifica tecnica ma ha una forte valenza politica. La compagnia assicurativa, pur uscita dall’associazione ANIA, continuerà a seguire il contratto collettivo nazionale di lavoro delle assicurazioni, partecipando al prossimo negoziato previsto entro l’estate 2025.
Il contratto nazionale è infatti scaduto il 31 dicembre 2024. I sindacati stanno ultimando la piattaforma delle richieste da presentare alla controparte, puntando a ottenere condizioni migliorative, soprattutto su temi come il lavoro agile e la conciliazione vita-lavoro.
Le prossime tappe verso il rinnovo del contratto collettivo nazionale
Con la scadenza del contratto collettivo nazionale a fine 2024, l’estate 2025 sarà un periodo cruciale per le trattative tra sindacati e compagnie assicurative. Unipol, pur non facendo più parte di ANIA, parteciperà attivamente al negoziato, confermando la volontà di mantenere il contratto vigente come base di riferimento.
I sindacati stanno finalizzando la piattaforma rivendicativa, che potrebbe includere temi come aumenti salariali, miglioramenti nelle condizioni di lavoro e nuove tutele per lo smart working. Il recente accordo sul premio variabile apre una fase di dialogo più costruttivo, ma resta molto lavoro da fare sul fronte dell’organizzazione del lavoro e delle prospettive per il futuro del personale.
Le prossime settimane vedranno un confronto serrato, nel quale ogni parte proverà a trovare un equilibrio tra le richieste dei lavoratori e le esigenze dell’azienda. Il clima rimane teso ma aperto a nuove soluzioni.