Il progetto “Includere per crescere” rappresenta un’importante iniziativa per promuovere l’inclusione delle madri nel mondo del lavoro. Lanciato a settembre 2024 dal consorzio di aziende Elis, questo programma si propone di valorizzare le competenze delle madri, spesso escluse dal mercato del lavoro a causa di pregiudizi e stereotipi. Nel presente articolo, esploreremo i dettagli di questa campagna e il suo obiettivo di raccogliere 1.200 curriculum entro il 2025.
Obiettivo 2025: le candidature e il supporto alle madri
Dalla sua attivazione, l’iniziativa ha già registrato un buon numero di partecipazioni. Con 367 candidature pervenute, di cui 79 madri hanno avviato un percorso di career coaching, la campagna sta già producendo risultati significativi. Grazie alla collaborazione con 42 aziende, tra cui nomi illustri come BnL Bnp Paribas, Enel, Fincantieri, Vodafone e Tim, 16 madri hanno trovato un’occupazione stabile. Il traguardo prefissato per il 2025 è ambizioso ma alla portata: raccogliere 1.200 curriculum e organizzare tre nuove sessioni di career coaching. Ogni sessione supporterà almeno 60 madri, contribuendo così a trasformare la vita di molte donne. Un esempio tangibile è quello di Giuseppina Pala, la quale ha vissuto un periodo difficile di precarietà lavorativa e, grazie a ManpowerGroup, oggi detiene una posizione a tempo indeterminato, sottolineando l’importanza di una dignità lavorativa.
Il child penalty e le difficoltà lavorative delle madri
L’iniziativa non è casuale, visto il grave problema del child penalty in Italia. Stando ai dati forniti dall’Inapp, una madre su cinque abbandona il lavoro dopo la nascita di un figlio. Inoltre, i dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro dell’anno 2022 mostrano una realtà preoccupante: il 72,8% degli addii lavorativi, avvenuti entro i primi tre anni di vita del bambino, riguardava donne. Questo scenario mette in evidenza le difficoltà che molte madri affrontano nel coniugare vita familiare e lavorativa. La campagna “Includere per crescere” si propone di affrontare queste sfide, mirando a facilitare il reinserimento delle mamme nel mondo professionale e a invertire la tendenza attuale.
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Le competenze acquisite durante la genitorialità: un valore da riscoprire
Un altro aspetto cruciale del progetto è il riconoscimento delle competenze uniche che le madri sviluppano durante il periodo di genitorialità. La campagna ha deciso di presentare queste competenze come “superpoteri,” simboleggiati da un mantello invisibile. Come afferma Valeria Bonilauri, coordinatrice di Elis per il progetto, le madri devono imparare a riconoscere il loro valore professionale. Il percorso di career coaching gratuito è un primo passo per aiutare le mamme a fare questo. Attraverso questo supporto, le partecipanti possono scoprire e valorizzare le abilità che hanno acquisito nel loro percorso di vita.
Formazione e cambiamento di prospettiva per i manager
Parallelamente al supporto alle madri, il progetto prevede un’attenzione particolare per le aziende, in particolare per i manager, che possono essere attori chiave nel cambiamento. Bonilauri evidenzia la necessità di una nuova visione nei team di gestione delle risorse umane. “Le aziende devono cominciare a vedere le madri non solo come portatrici di bisogni, ma come una fonte preziosa di talenti,” spiega. La sfida è dunque quella di generare una consapevolezza sui vantaggi di un approccio inclusivo, in grado di riorientare l’attenzione verso le potenzialità di questo segmento di popolazione lavorativa.
L’iniziativa “Includere per crescere” non è solo un progetto volto ad aiutare le madri, ma un vero e proprio cambiamento culturale all’interno delle aziende, con l’obiettivo di costruire un futuro lavorativo migliore e più giusto.