Unexpected Italy, la startup che propone itinerari autentici e artigianali lontano dal turismo di massa

Unexpected Italy, la startup che propone itinerari autentici e artigianali lontano dal turismo di massa

Unexpected Italy, fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, promuove un turismo sostenibile e autentico in Italia attraverso itinerari personalizzati che valorizzano artigianato, tradizioni locali e territori poco frequentati.
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Unexpected Italy è una startup italiana che promuove un turismo sostenibile e autentico, offrendo itinerari personalizzati in territori poco noti, valorizzando artigianato, tradizioni locali e relazioni umane, per un'esperienza di viaggio vera e responsabile. - Gaeta.it

Unexpected Italy ha cambiato il modo di viaggiare in Italia, puntando su esperienze uniche e territori poco frequentati. La startup italiana, fondata da Elisabetta Faggiana e Savio Losito, ha ricevuto riconoscimenti internazionali per il suo impegno contro l’overtourism e la promozione di un turismo sostenibile e autentico. Il progetto unisce artigianato, ospitalità indipendente e tradizioni locali in itinerari esclusivi e personalizzati, rivolti a chi cerca un modo diverso di scoprire il paese.

Un modello di viaggio basato sull’autenticità e la dimensione umana

Unexpected Italy si definisce come un’alternativa al turismo di massa e agli hotel standardizzati che dominano molte destinazioni italiane. L’idea di fondo punta su un turismo lento, dove il valore aggiunto è dato dalle mani degli artigiani e dalle relazioni con le persone del posto. Elisabetta Faggiana, cofondatrice, spiega che il lusso emergente non è nelle strutture o nei servizi patinati, ma nel “non replicabile”: la colazione preparata secondo una ricetta tramandata da generazioni, il racconto del vino prodotto localmente e la lavorazione di un oggetto unico nell’officina di un artigiano. Questo approccio valorizza la memoria e gli affetti, mettendo al centro l’esperienza sensoriale.

I fondatori investono tempo sul campo, mesi in ogni territorio, per selezionare case, botteghe e attività che rappresentano autenticità e qualità. L’opposizione è netta verso la formula del turismo usa e getta, che riduce i viaggi a semplici consumi anonimi, senza radici o valore culturale. In questo senso, Unexpected Italy si impegna a promuovere un turismo più consapevole, che rispetti l’ambiente e sostenga le comunità locali.

Itinerari selezionati in diverse province italiane con focus su artigianato e cultura

I percorsi di Unexpected Italy coprono dodici province italiane, con itinerari costruiti attorno a realtà poco note, ma ricche di tradizioni e valori. Piemonte, Veneto, Lazio, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Marche sono solo alcune delle aree coinvolte, dove artigiani, produttori e piccole strutture ricettive raccontano storie autentiche.

A Torino, per esempio, il viaggio integra l’arte contemporanea e i sapori della tradizione, con visite a negozi di design e ristoranti famosi per la cucina locale. Nel Veneto, tra Vicenza e Bassano del Grappa, si valorizzano le botteghe dei ceramisti, l’agricoltura biologica e i distillati artigianali. A Roma, fuori dai classici itinerari turistici, si trovano laboratori di cappelli couture, micromosaici e piccoli profumi, accompagnati da sistemazioni in ville storiche.

Modena amplia la proposta oltre i motori, con visite alle acetaie tradizionali e caseifici, mentre Genova offre un’immersione nella storia nobiliare grazie a palazzi d’epoca e botteghe di artigianato contemporaneo. Nelle Marche, vicino Macerata, l’Oliveto Estate accoglie in ville con piscina e programma attività come la caccia al tartufo o corsi di cucina. Questi esempi sottolineano come il progetto ponga l’accento sulle radici culturali più profonde e sui territori meno invasi dal turismo convenzionale.

Dal lockdown alla crescita: la filosofia di unexpected italy e il manifesto che guida le scelte

La startup è nata in un momento critico, durante il lockdown, da una sede a Bari con uno spostamento itinerante nelle regioni italiane. Questa mobilità ha permesso ai fondatori di costruire rapporti diretti con produttori e gestori locali, garantendo una selezione rigorosa e autentica.

Il progetto si basa su un manifesto pubblico che stabilisce una linea chiara su sostenibilità, lentezza, relazioni umane e artigianato. Ogni esperienza inserita nel catalogo deve rispettare questi principi, rigettando qualsiasi standardizzazione di massa. L’obiettivo previsto è tracciare una mappa dettagliata dell’Italia autentica entro cinque anni, visitando 2.000 realtà e proponendo un portale e un’app dove scegliere fino a 500 proposte selezionate con cura.

Questo metodo si propone di rafforzare intere comunità, salvaguardare tradizioni antiche e ridurre l’impatto negativo del turismo invasivo. I fondatori vedono il loro lavoro come un gesto concreto a favore di un turismo che non sfrutta ma valorizza.

La app unexpected italy alla scoperta di itinerari su misura per viaggiatori curiosi

La app pensata da Unexpected Italy offre ai viaggiatori la possibilità di costruire itinerari cuciti sulle proprie passioni. Ogni attività o luogo è geolocalizzato e raccontato da curatori locali, che ricevono voucher come incentivo per riportare esperienze genuine.

Le guide digitali già pubblicate parlano di Roma, Matera, Vicenza, Torino e Venezia e si vogliono espandere in altre città. La app si propone come un’alternativa moderna alle guide cartacee, aiutando i visitatori a scoprire una Italia diversa, fuori dai classici circuiti e basata su esperienze memorabili.

La piattaforma conferma che un viaggio può essere ricco e memorabile senza passare per i grandi tour operator o strutture anonime. La possibilità di personalizzare i percorsi permette di mettere a fuoco gli interessi veri di ogni persona, senza rinunciare al senso di appartenenza a un territorio preciso.

Un lusso accessibile a diversi budget che valorizza qualità e profondità

Unexpected Italy sostiene che il vero lusso non è requisito esclusivo di chi ha grandi disponibilità economiche. La proposta punta a raggiungere anche chi dispone di budget medi, proponendo un’alternativa colta e attenta ai dettagli, che privilegia la qualità delle relazioni e il valore della cultura locale.

Il progetto non è un’offerta low-cost, ma una scelta consapevole di valore. I viaggiatori ricevono esperienze vere, fatte da persone concrete e ambienti scelti con attenzione.

Questa visione ha suscitato l’interesse di istituzioni come l’ONU, dove Elisabetta Faggiana ha presentato il progetto come modello di lotta all’overtourism, e di organizzazioni addette al turismo sostenibile e ai viaggi d’affari. Il lavoro della startup si distingue quindi come un modello sociale ed economico con impatto positivo sulle comunità locali, un’alternativa concreta a una crisi del turismo che è ormai evidente anche in Italia.

Unexpected Italy mira a costruire una rete solida fra piccoli imprenditori e artigiani, riconnettendo i viaggiatori con un’Italia meno conosciuta ma ricca di patrimonio materiale e immateriale.

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