una mostra a palazzo reale di Napoli celebra Giacomo Casanova con opere di Giambattista Pittoni e documenti storici

una mostra a palazzo reale di Napoli celebra Giacomo Casanova con opere di Giambattista Pittoni e documenti storici

Napoli celebra i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova con una mostra al Palazzo Reale che unisce opere di Giambattista Pittoni e documenti storici sul legame culturale tra Venezia e Napoli.
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A Napoli, al Palazzo Reale, una mostra celebra i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, esponendo opere di Giambattista Pittoni e documenti che evidenziano il legame culturale tra Venezia e Napoli nel Settecento. - Gaeta.it

La città di Napoli dedica quest’anno una mostra importante per ricordare i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova. L’evento, ospitato nel Palazzo Reale, presenta opere di Giambattista Pittoni, pittore veneziano del Settecento, e documenti legati alla figura di Casanova. L’esposizione esplora il legame tra Venezia e Napoli nel contesto culturale e storico in cui Casanova ha vissuto e operato.

La mostra “giambattista pittoni e l’epoca di casanova” al palazzo reale

La mostra si tiene nell’Alcova della Regina, un ambiente elegante e riservato al piano nobile del Palazzo Reale di Napoli. L’allestimento presenta tre dipinti di Giambattista Pittoni, provenienti da una collezione privata americana, la Steven Maksin Family Collection di Las Vegas. Tra le opere spicca un quadro inedito raffigurante Apollo, oltre alle rappresentazioni di Venere e Diana. Questi soggetti mitologici tradiscono atmosfere cariche di sensualità che rimandano alle vicende umane e culturali presenti nella vita di Casanova.

Accanto ai dipinti, sono esposte riproduzioni fotografiche tratte dal fondo del casanovista Aldo Ravà, conservato al Museo Correr di Venezia. Vengono inoltre mostrati materiali dalla sezione Lucchesi Palli della Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli, riferibili allo studio e alla documentazione su Casanova. Il ritrovamento delle opere di Pittoni risale al 2024, grazie all’intervento dello storico dell’arte Andrea Donati. Lo staff curatoriale di Palazzo Reale, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, ha curato la mostra valorizzando il rapporto tra arte e presenza storica di Casanova a Napoli.

Giambattista pittoni e il suo legame con la cultura veneziana del settecento

Giambattista Pittoni figurò tra gli artisti di spicco nella Venezia del XVIII secolo. Nato nel 1687 e morto nel 1767, le sue opere rivelano un interesse per i temi mitologici e per le atmosfere legate alla sensibilità libertina del tempo. L’epoca in cui il pittore realizzò i dipinti in mostra coincide con il primo soggiorno di Giacomo Casanova a Napoli, tra gli anni Trenta e Quaranta del Settecento.

Le tre opere portate avanti da Pittoni, Venere, Diana e Apollo, trasmettono un senso di voluttà e libertà che rappresenta lo sfondo ideale per comprendere le vicende di Casanova. Questi dipinti sono emblematici del clima culturale che attraversò Venezia e che, poco più tardi, si incontrò con Napoli durante le visite del celebre avventuriero e scrittore. Il ritrovamento delle tele, che si credevano scomparse, ha ridato nuova luce al contributo artistico di Pittoni, ampliando al contempo la conoscenza dello scenario settecentesco che circondò Casanova.

Casanova a napoli e i legami culturali tra le due città

Giacomo Casanova nacque a Venezia nel 1725 e passò parte importante della sua vita a Napoli, città che visitò in cinque occasioni. Durante questi soggiorni, sviluppò relazioni importanti e legò la sua esperienza personale e intellettuale al contesto napoletano. Oltre a essere noto come scrittore e diplomatico, Casanova si dedicò alla scienza e all’esoterismo, inserendosi nelle reti culturali e sociali di più di una città.

La permanenza a Napoli portò anche alla nascita degli studi casanovisti da parte di figure come Benedetto Croce e Salvatore Di Giacomo, quest’ultimo presente con documenti esposti in mostra. Il poeta e saggista napoletano contribuì a mantenere vivo l’interesse per la figura di Casanova, approfondendo aspetti storici e letterari legati ai suoi tempi. Il materiale documentale esposto consente di ripercorrere il legame diretto tra il personaggio e la città partenopea, mettendo in evidenza il crinale tra storia e cultura che attraversa il Settecento.

L’ambiente dell’alcova della regina e la cornice storica della mostra

L’Alcova della Regina, scelta per l’esposizione, è un piccolo spazio che conserva le caratteristiche dell’architettura vicereale settecentesca. Collocata al piano nobile del Palazzo Reale, fungeva da rifugio intimo e riservato all’interno del complesso degli appartamenti reali. La posizione e la struttura dell’ambiente contribuiscono a creare un’atmosfera che richiama il senso di esclusività e intimità che avvolgeva la figura di Casanova e le storie legate ai dipinti.

L’alcova conserva tutta la sua funzione originaria di spazio raccolto, pur avendo subito modifiche nel corso del Sette e Ottocento. La scelta di questa sala per ospitare la mostra sottolinea la volontà di dialogare con la storia del luogo, creando un contesto adatto per accogliere opere d’arte e documenti che riguardano un’epoca segnata da intrecci tra potere, cultura e passioni personali. L’allestimento mette in luce dettagli architettonici e contenuti culturali in modo coerente e rispettoso della dimensione storico-artistica.

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