Una frana di grandi dimensioni si stacca dalla croda marcora nel sorapiss, visibile da san vito di cadore e statale 51

Una frana di grandi dimensioni si stacca dalla croda marcora nel sorapiss, visibile da san vito di cadore e statale 51

Nel 2025 una frana ha colpito il versante sud della Croda Marcora nel gruppo Sorapiss, generando una vasta nuvola di polvere visibile da San Vito di Cadore e lungo la statale 51 di Alemagna; soccorsi e verifiche in corso.
Una Frana Di Grandi Dimensioni Una Frana Di Grandi Dimensioni
Nel 2025 una frana ha colpito il versante sud della Croda Marcora nel gruppo del Sorapiss, generando una grande nuvola di polvere visibile dalla valle e attivando immediati soccorsi per garantire sicurezza e monitorare la zona. - Gaeta.it

Nel pomeriggio del 2025, una frana ha interessato il versante sud della croda marcora, montagna situata nel gruppo del sorapiss. Questo evento ha generato una nuvola di polvere molto ampia, osservabile da diversi punti della valle, in particolare da san vito di cadore e dalle località lungo la statale 51 di alemagna, che conduce a cortina d’ampezzo. I soccorsi si sono subito mossi sul luogo per valutare la situazione e garantire la sicurezza.

Il contesto geografico della croda marcora e del gruppo sorapiss

La croda marcora, che raggiunge i 3.154 metri d’altezza, fa parte del gruppo dolomitico del sorapiss, una zona montuosa nota per le sue pareti scoscese e i paesaggi caratteristici. L’area è frequentata da escursionisti e appassionati di alpinismo durante tutto l’anno. Il versante sud, da cui si è staccata la frana, rappresenta un tratto particolarmente verticale della montagna, un fattore che spesso contribuisce a fenomeni di distacco di materiale roccioso a causa delle condizioni climatiche e geologiche.

Fenomeni naturali nelle dolomiti ampezzane

Questa zona, inserita nel cuore delle dolomiti ampezzane, è soggetta a fenomeni naturali di diversa natura, tra cui frane, valanghe e distacchi di massi. La morfologia delle pareti, unita a temporali anche forti come quello verificatosi proprio poche ore prima della frana di oggi, contribuisce a indebolire alcune sezioni di roccia, creando così le condizioni per movimenti improvvisi.

Il fenomeno della frana e i primi soccorsi

La frana si è generata poco sopra la metà della parete rocciosa della croda marcora, distaccando una massa consistente di rocce e detriti. La caduta ha formato una colonna di polvere che si è propagata rapidamente verso valle, raggiungendo visibilità notevole anche a distanza di diversi chilometri. Testimoni da san vito di cadore e dai paesi lungo la statale 51 di alemagna hanno segnalato il fenomeno, rimanendo colpiti dall’impatto visivo e sonoreggiante.

Sul posto sono intervenute squadre di soccorso coordinate dalla regione veneto, con l’obiettivo principale di verificare se ci fossero escursionisti rimasti coinvolti o intrappolati nella zona del distacco. L’azione è stata tempestiva per evitare rischi maggiori. Gli operatori hanno anche valutato i danni eventuali alle infrastrutture vicine, come sentieri o strade, soprattutto considerando che la statale 51 è una via importante per i collegamenti verso cortina d’ampezzo.

Interventi e verifiche di sicurezza

“L’intervento è fondamentale per garantire la sicurezza di residenti e turisti,” hanno dichiarato gli operatori sul posto.

Le condizioni meteorologiche e il possibile ruolo nel distacco

Nelle ore precedenti alla frana, un temporale di forte intensità aveva interessato la zona delle dolomiti ampezzane. Le precipitazioni e il vento forte possono incrementare il carico sulle pareti rocciose, soprattutto se queste presentano già fessurazioni o punti di debolezza. L’acqua che penetra nelle crepe può aumentare la pressione interna e favorire il distacco di masse anche grandi di roccia.

La combinazione di pioggia, temperature variabili e vento si configura spesso come un fattore scatenante per eventi naturali come frane o smottamenti. Nel caso della croda marcora, la conformazione rocciosa particolarmente fragile sul versante sud, unita al maltempo del pomeriggio, sembra aver determinato la caduta di sassi e detriti che forma oggi questa frana.

Monitoraggio e precauzioni

Gli esperti del settore geologico e meteorologico continueranno a monitorare la zona nei prossimi giorni per prevenire eventuali nuovi episodi. I residenti e turisti vengono invitati a mantenere alta l’attenzione e a seguire le indicazioni delle autorità competenti, in particolare nelle aree di montagna circostanti.

Impatto sulla viabilità e sulla sicurezza degli abitanti

La frana ha interessato principalmente un’area naturale, senza segnalazioni immediate di danni a edifici o infrastrutture urbane. Tuttavia è stata segnalata la visibilità della nuvola di polvere anche dalla statale 51 di alemagna, arteria fondamentale per il traffico diretto verso cortina d’ampezzo e altre località turistiche. La presenza di detriti sulla carreggiata o in prossimità della strada rappresenta un possibile rischio per il traffico, specie in condizioni di scarsa visibilità dovuta alla polvere.

Le autorità locali e regionali mantengono attive tutte le verifiche per valutare eventuali necessità di chiusure o deviazioni temporanee. La sicurezza degli abitanti dei comuni vicini, come san vito di cadore, resta prioritaria, così come quella dei turisti che frequentano la zona sopratutto nel periodo invernale e primaverile.

Tutela degli escursionisti e della viabilità

Gli enti preposti stanno lavorando anche per garantire la sicurezza degli escursionisti che frequentano i sentieri della croda marcora e del gruppo sorapiss, considerando la possibile instabilità residua nelle zone limitrofe alla frana.

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