La basilica di santa maria della quercia a viterbo si è gremita oggi per l’ultimo saluto a leonardo cristiani, giovane di 15 anni tragicamente scomparso in un incidente in moto. Il dolore ha coinvolto tutta la comunità, che si è raccolta per dare conforto alla famiglia e riflettere sulla fragilità della vita.
Il ricordo di leonardo nella basilica di santa maria della quercia
Questo pomeriggio, nelle navate della basilica di santa maria della quercia, centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia funebre in memoria di leonardo cristiani. Il giovane abitava a vitorchiano, comune vicino a viterbo, ed era studente del liceo gian francesco ruffini. Amici, parenti e compagni di scuola si sono stretti intorno alla famiglia, scandendo con la loro presenza il valore del legame e del dolore condiviso.
Il feretro è stato accolto da un picchetto della polizia di stato, segno dell’attenzione e del rispetto per un giovane la cui vita si è spezzata troppo presto. Don massimiliano balsi, parroco della basilica, ha celebrato il rito insieme al vescovo orazio francesco piazza. Nel suo intervento ha rivolto parole rivolte soprattutto ai ragazzi presenti: ha ricordato la testardaggine e la forza di leonardo, invitandoli a fare della propria vita qualcosa di significativo, prendendo spunto dall’esempio del giovane.
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Il messaggio del parroco si è concentrato sull’importanza di non sprecare il dono della vita, sottolineandone la fragilità e la necessità di viverla con consapevolezza e originalità. Le parole hanno toccato chi ascoltava, creando un’atmosfera di riflessione intensa e partecipata.
Il vescovo orazio francesco piazza e il significato dell’addio
Anche il vescovo orazio francesco piazza ha preso la parola, ricordando leonardo come un giovane la cui presenza rimane viva nel cuore di chi l’ha conosciuto. Ha sottolineato come gli oggetti lasciati dagli amici sul luogo dell’incidente trattengano il ricordo di un affetto vivo, non solo passato, ma che si rinnova nel presente.
Il vescovo ha descritto leonardo come una persona capace di lasciare un segno significativo, soprattutto attraverso la sua gioia e il suo sorriso, elementi che spiccano nel ricordo collettivo. L’addio ha trovato un momento di grande intensità nella liberazione in cielo di palloncini bianchi, simbolo di purezza e speranza.
L’uscita del feretro dalla chiesa è stata accompagnata da un lungo applauso, presenza emotiva che ha espresso commozione e vicinanza reale a tutta la famiglia.
Il corteo di motorini e il saluto a vitorchiano
Dopo la cerimonia, un corteo di amici e appassionati di motociclismo ha accompagnato leonardo nel suo ultimo viaggio. Centinaia di motorini hanno attraversato viterbo fino al piccolo cimitero di vitorchiano, dove il giovane è stato sepolto.
Questa manifestazione spontanea e sentita parla di un legame profondo con leonardo, che nel suo breve cammino ha condiviso una passione importante con la sua comunità. La presenza di tanti amici in sella alle loro moto racconta una storia di amicizia e di rispetto, un modo concreto per onorare chi non c’è più.
Il silenzio di quel corteo parlava senza bisogno di parole, segnando una presenza che sfida il dolore e conferma il valore della memoria. Il piccolo comune di vitorchiano ha così dato un ultimo benvenuto a un ragazzo che, pur giovane, ha lasciato un’impronta forte e indelebile.