La provincia di Latina ospita numerosi edifici industriali dismessi, testimoni di un passato produttivo e di storie che meritano di essere raccontate. Il 24 febbraio, alle 17:30, presso il MUG di Via Oberdan a Latina, si svolgerà la presentazione del libro “Architetture Industriali Silenti” a cura di Sabrina Pecorilli. Questo lavoro approfondito è il risultato di tre anni di ricerca sul territorio e si propone di stimolare un confronto su come valorizzare questi spazi oggi abbandonati.
La genesi del progetto di ricerca
Alla base del libro c’è un lungo percorso di studio condotto da Sabrina Pecorilli, ricercatrice in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica. L’itinerario di ricerca si è sviluppato a partire dalle coste del sud pontino, nei pressi di Minturno, Gaeta e Formia, zone dove nel tardo Ottocento nacquero importanti fabbriche di laterizi che segnarono un momento di crescita economica per il territorio. Spostandosi verso nord, l’autrice approfondisce la bonifica idraulica degli anni Trenta, che ha gettato le basi per la nascita dell’Agro Pontino e delle Città Nuove, un’epoca in cui il paesaggio e l’urbanistica della provincia hanno preso forme inedite.
La ricerca di Pecorilli prosegue passando in rassegna i principali complessi industriali realizzati grazie ai finanziamenti della Cassa del Mezzogiorno nel periodo compreso tra gli anni Cinquanta e Sessanta, un momento cruciale per l’industria italiana del dopoguerra. Tra i luoghi simbolo di questo rinnovamento vi è Aprilia, città che ha beneficiato in modo significativo degli incentivi statali per la creazione di grandi fabbriche, la cui eredità è oggi sotto ai riflettori.
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Riflessioni sulla rinascita degli spazi industriali
La presentazione di “Architetture Industriali Silenti” non si limita a documentare il passato, ma si propone anche di aprire un dibattito sul futuro di questi spazi dimenticati. Pecorilli invita a riflettere su come i siti industriali dismessi possano trasformarsi in opportunità per la comunità. L’autrice evidenzia la necessità di trovare un nuovo significato per questi edifici, non solo in termini economici, ma anche culturali e sociali.
Questi luoghi, impregnati di storia e identità, possono diventare centri di innovazione, cultura e creatività, contribuendo così alla riqualificazione urbana. In un momento in cui l’attenzione verso la sostenibilità e il recupero degli spazi esistenti è sempre più pressante, la ricerca di Pecorilli si inscrive in un dibattito che può avere ripercussioni positive per la riqualificazione del paesaggio urbano e rurale della provincia di Latina. Le architetture silenti raccontano storie da riscoprire, creando un legame tra passato e futuro.
Un invito alla comunità
La presentazione del libro si rivela quindi un importante appuntamento non solo per gli addetti ai lavori, ma per l’intera comunità che abita la provincia di Latina. Il compito di riconoscere il valore storico e culturale di questi edifici spetta a tutti, dai cittadini ai professionisti, e la ricerca di Pecorilli invita a riconsiderare il patrimonio architettonico come un’opportunità da sfruttare piuttosto che come un peso da dimenticare.
Concludendo, l’evento del 24 febbraio si configura come un momento di riflessione e di confronto aperto, in cui si potrà discutere non solo del passato di questi edifici ma anche delle loro potenzialità future, in un’ottica di sviluppo sostenibile e di valorizzazione del territorio.