In una giornata calda e soleggiata a Trieste, il Santo si è presentato in modo spettacolare. Scortato da un imponente dispositivo di sicurezza, è arrivato in piazza Unità d’Italia a bordo di un taxi, dove ad attenderlo c’erano centinaia di moto e vespe pronte a formare un corridoio festoso. L’atmosfera era carica di emozione mentre il Santo scendeva dal veicolo, accolto da volti sorridenti di bambini ansiosi di incontrarlo. Con gesti affettuosi, ha distribuito caramelle e si è reso disponibile per foto e selfie, creando momenti indimenticabili per i piccoli presenti. Dopo questi saluti, è salito su un sidecar per intraprendere un viaggio solidale, accompagnato da un corteo di circa 700 motociclisti, secondo gli organizzatori. L’evento di quest’anno ha segnato la 28/a edizione dell’iniziativa “San Nicolò si mette in moto“, che offre ai bambini meno fortunati la possibilità di ricevere doni e attenzione.
Un pomeriggio dedicato alla solidarietà
Il pomeriggio solidale è stato promosso dal Circolo ricreativo della polizia locale “Roberto Tommasi”. Grazie alla generosità della comunità, sono stati raccolti oltre 22mila euro, utilizzati per trasformare i fondi in regali per 136 bambini. Questi doni non solo porteranno gioia ai più piccoli, ma anche supporto a organizzazioni dedicate a migliorare le condizioni di vita dei bisognosi. Le associazioni coinvolte includono nomi noti come Agmen, Io Tifo Sveva, Bambini del Danubio, Casa Famiglia Gesù Bambino e Casa Famiglia La Madre. Queste organizzazioni saranno in grado di utilizzare i fondi per acquistare beni necessari e garantire cure a chi ne ha bisogno.
La colletta solidale è stata portata avanti attraverso una serie di iniziative durante l’anno, tutte con il coinvolgimento diretto degli agenti della polizia locale, che hanno dimostrato come il servizio pubblico possa avere un impatto positivo nella comunità. Nella giornata dell’evento, i motociclisti e gli scooteristi erano facilmente riconoscibili grazie a una t-shirt arancione, simbolo di adesione al progetto “since 1997”. Questo forte senso di unità e spirito di comunità ha reso l’evento un successo sia per l’atmosfera che per l’obiettivo raggiunto.
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L’importanza di eventi come “San Nicolò si mette in moto”
Eventi come “San Nicolò si mette in moto” non solo portano allegria e sorrisi, ma rivestono un’importanza fondamentale nel panorama sociale. Offrendo regali ai bambini in difficoltà, contribuiscono a dare speranza e felicità a chi, spesso, si sente emarginato. La manifestazione consente anche di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo le necessità dei più vulnerabili e stimola la generosità verso iniziative benefiche.
La partecipazione attiva della comunità, rappresentata da motociclisti e sostenitori, crea un legame forte tra individui e istituzioni. Questo approccio collettivo permette di realizzare iniziative che altrimenti sarebbero impossibili. La polizia locale, attraverso il loro circolo ricreativo, ha saputo canalizzare le energie e le risorse in un evento che ha un impatto reale su molte vite. La presenza del Santo in sidecar non è solo un simbolo, ma un chiaro messaggio di solidarietà e fraternità, dimostrando come le esigenze sociali possano essere affrontate con vicinanza e affetto.
Trieste, quindi, si è trasformata in un palcoscenico di speranza e buon cuore, dove le moto e i bambini hanno incrociato i loro destini per creare una giornata che rimarrà nel cuore di tanti.