Un nuovo progetto ambizioso è stato lanciato dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise: si chiama “La campana in cammino” e ha come obiettivo principale la valorizzazione turistica del territorio. Questo progetto si propone di esaltare le ricchezze culturali e popolari della regione, offrendo un itinerario che collega alcuni dei borghi più caratteristici del Molise, con particolare attenzione alla fonderia Marinelli di Agnone.
L’itinerario del progetto
Il percorso di “La campana in cammino” ha inizio in Agnone, un centro in provincia di Isernia che si distingue per la sua storica fonderia, la Pontificia Fonderia Marinelli. Questa fonderia, attiva da secoli, è famosa non solo per le sue campane, ma anche per le tradizioni artigianali che si tramandano di generazione in generazione. L’itinerario si sviluppa attraverso diversi piccoli borghi molisani, permettendo ai visitatori di scoprire non solo la bellezza paesaggistica, ma anche le tradizioni locali e gli usi quotidiani di queste comunità.
Il percorso si conclude a Termoli, una cittadina costiera con un ricco patrimonio storico e culturale. Qui, la leggenda della campana di Santa Caterina arricchisce ulteriormente il valore del viaggio. Il progetto mira a collegare il territorio attraverso esperienze culinarie, artigianali e storiche, favorendo anche l’interazione con la popolazione locale, al fine di creare un legame autentico e duraturo tra i visitatori e la terra molisana.
La leggenda della campana di Santa Caterina
Una delle storie più affascinanti legate al nuovo percorso è certamente quella della campana di Santa Caterina. Questa leggenda racconta di una campana che si trovava su uno scoglio omonimo, situato sotto il muraglione del borgo antico di Termoli. Secondo le cronache dello storico termolese Carlo Cappella, la campana emetteva suoni che variavano in base alle condizioni del mare, fungendo da avviso per i pescatori. Grazie a questo particolare fenomeno, i marinai erano in grado di decidere se era il caso di uscire con le barche o meno.
La storia si fa drammatica quando, durante l’attacco turco al borgo il 2 agosto 1566, la campana viene trafugata dai conquistatori. Le cronache narrano come, una volta caricata su una nave, questa affondò a causa di una tempesta, portando la campana con sé nei fondali dell’Adriatico. Ancora oggi, i marinai affermano di udire i rintocchi della campana durante le tempeste, un racconto che continua a vivere nel folklore locale e a rappresentare un legame emozionale con la storia della città.
L’importanza del legame tra cultura e turismo
“La campana in cammino” rappresenta una perfetta sintesi tra cultura e turismo, unendo l’esplorazione di luoghi storici con il richiamo delle tradizioni locali. Questo progetto non solo mira a valorizzare il patrimonio culturale del Molise, ma apre anche nuove opportunità di sviluppo per le comunità locali, incentivando l’afflusso turistico e creando posti di lavoro legati all’accoglienza e ai servizi.
La fonderia Marinelli, con il suo prestigio, diventa così un fondamentale punto di attrazione, ma il progetto non si limita a questo. I borghi attraversati sono ancora custodi di tradizioni artigianali e pratiche locali che meritano di essere scoperte e rispettate. L’iniziativa, quindi, non solo si propone di portare visitatori, ma di educarli e farli sentire parte integrante di una narrazione più ampia, che va oltre il semplice atto del viaggiare.
Con “La campana in cammino”, il Molise si conferma come una regione ricca di storie da raccontare e di esperienze da vivere, dove il patrimonio culturale si intreccia indissolubilmente con la bellezza del paesaggio e la calda ospitalità della sua gente.
Ultimo aggiornamento il 2 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano