Nel cuore delle colline dell’Astigiano un vecchio vagone ferroviario ha trovato nuova vita tra i filari di vite. A Montegrosso il “treno tra le vigne” è diventato punto di ritrovo privilegiato per chi cerca esperienze legate all’enoturismo e al panorama. L’iniziativa, che si distingue per originalità e fascino, è pronta ad accogliere visitatori e appassionati durante l’estate 2025, offrendo un ambiente unico per brindare al tramonto.
La storia del vagone ferroviario: da viaggio sulle rotaie a collina tra i vigneti
Il convoglio ospite di Montegrosso non è un treno qualsiasi. La sua carrozza risale agli anni Trenta ed è stata costruita in Germania prima di attraversare decenni di ferrovie italiane. Ha percorso tratte di pregio e la linea Torino–Ceres, esperienza che testimonia la sua lunga storia di servizio e modellatura sul paesaggio ferroviario nazionale. Dopo essere stato dismesso, il vagone rischiava di rimanere abbandonato in un museo, testimonianza dimenticata di un’epoca passata.
Nel 2006 è emersa l’idea di destinare queste carrozze a un’attività turistica: restaurare i mezzi d’epoca e collocarli in contesti suggestivi, lontano dai binari ordinari, per offrire ai visitatori spazi esperienziali. La realizzazione del progetto però ha incontrato molte complicazioni, in particolare difficoltà economiche e ostacoli burocratici, e per vent’anni l’idea ha faticato a concretizzarsi.
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Il recupero e la collocazione sulla collina di montegrosso: un’operazione complessa e simbolica
Il progetto ha preso una svolta decisiva con l’elezione di Monica Masino a sindaca di Montegrosso. La sua determinazione e la visione chiara hanno rilanciato il recupero del vagone, già restaurato in parte, trasformandolo nell’elemento centrale di un’attrazione turistica. La scelta di spostare quel pezzo di ferrovia su una delle colline più panoramiche del paese ha richiesto un lavoro articolato e impegnativo.
Una benefattrice locale ha donato il terreno necessario per ospitare il vagone, mentre le Ferrovie di Asti hanno contribuito cedendo dei binari metallici. Il trasporto è stato complicato e ha coinvolto manovre precise con gru di grandi dimensioni. Alla fine il vagone è stato collocato in cima alla collina come se fosse una scultura, fondendosi con il paesaggio e creando un punto di osservazione privilegiato sulle vigne circostanti.
Il valore culturale e turistico del treno delle vigne per montegrosso e l’astigiano
Oggi il vagone è una presenza fissa e apprezzata a Montegrosso. L’area attorno al treno attira curiosi che vogliono scoprire un luogo fuori dal comune, ideale per un brindisi al tramonto o per scattare fotografie suggestive. La sindaca ha sottolineato “l’intenzione di ampliare l’uso del vagone come location per eventi e degustazioni, puntando a valorizzare il territorio e le sue produzioni vinicole senza stravolgere l’atmosfera naturale.”
Il progetto supera l’aspetto puramente turistico, diventando un simbolo della capacità di trasformare idee ambiziose in realtà tangibili. Il treno tra le vigne rappresenta la tenacia e la volontà di chi ama e crede nel proprio territorio, proponendo un’alternativa originale ai circuiti turistici tradizionali. Anche se il convoglio non si muove più sui binari, continua a far viaggiare l’immaginazione di chi lo visita.
Un invito ad assaporare il paesaggio e la storia nel 2025
Con la stagione estiva del 2025 alle porte, il “treno delle meraviglie” si mostra come un nuovo punto di riferimento per l’enoturismo nella provincia di Asti. “Un invito aperto ad assaporare il paesaggio con un calice di vino locale, immergendosi in una storia fatta di memoria, passione e paesaggi senza tempo.”