L’esame di maturità rappresenta una tappa importante per migliaia di studenti italiani. Secondo un’indagine condotta a giugno 2025 da skuola.net su 1.000 maturandi, emerge che i modi in cui gli studenti hanno trascorso la notte prima della prova scritta sono stati molto diversi, ma con un elemento comune fortissimo: il sonno scarso causato dall’ansia.
Come si sono preparati gli studenti la sera prima dell’esame di maturità
L’ultima sera prima dell’esame di maturità divide nettamente gli studenti. Poco più di un terzo, il 34%, ha scelto di passare il tempo con amici e compagni di classe, scegliendo di festeggiare il momento con una serata dedicata alla socialità. Questa scelta ha rappresentato un modo per staccare e condividere l’attesa.
Un’altra quota simile, attorno al 37%, si è invece concentrata sull’ultimo ripasso, dedicandosi con impegno a rivedere i contenuti più importanti, cercando di sistemare idee e argomenti.
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Il restante 29% ha preferito vivere la serata in maniera più tranquilla, senza festeggiamenti o studio intenso, magari cercando di distrarsi per non alimentare la tensione. Questi comportamenti mostrano l’eterogeneità delle strategie adottate dagli studenti in risposta alla pressione dell’esame.
La difficoltà a dormire e l’ansia che accompagna i maturandi
Nonostante le diverse modalità con cui hanno trascorso la serata, quasi tutti gli intervistati hanno riscontrato problemi a prendere sonno la notte prima dell’esame. Il 73% degli studenti ha riferito di aver vissuto una notte agitata, con difficoltà ad addormentarsi a causa della tensione e dell’ansia legate alla prova imminente. Soltanto il 27% è riuscito a dormire serenamente senza particolari problemi di insonnia.
Questi dati confermano quanto l’esame di maturità rappresenti un evento stressante, capace di influire notevolmente sul riposo notturno, fattore chiave per affrontare al meglio la giornata successiva. I disturbi del sonno, infatti, possono compromettere la concentrazione e la capacità di gestire lo stress durante l’esame.
Come la serata e la notte influenzano la performance finale
La difficoltà a dormire può influire sulle prestazioni del giorno dell’esame. Un sonno disturbato riduce la capacità di memorizzare e richiamare informazioni e aumenta la fatica mentale. Questo rende più complicato affrontare domande articolate o temi complessi.
Lo stress accumulato durante la notte può inoltre alimentare un circolo vizioso: più si fatica a rilassarsi e dormire, maggiore è la tensione il giorno dopo. Alcuni studenti, scegliendo di festeggiare o distrarsi, tentano di scaricare la pressione, mentre chi passa la serata a studiare prova a sentirsi più preparato. In entrambi i casi, la sfida rimane il riposo. Mantenere un equilibrio tra impegno e rilassamento si rivela fondamentale per arrivare lucidi e pronti in aula.
L’importanza di gestire l’ansia nelle ultime ore prima della maturità
I risultati dell’indagine sottolineano quanto sia diffusa l’ansia tra gli studenti maturandi. Gestire questa emozione è essenziale per preservare almeno il riposo, che influisce direttamente sulla performance.
Tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda o brevi pause lontane dai libri, possono aiutare a ridurre la tensione. Evitare stimoli come dispositivi elettronici e stimoli luminosi forti poco prima di dormire favorisce l’addormentamento. Così il maturando può arrivare all’esame in condizioni migliori.
L’attenzione alle abitudini serali dimostra di essere importante tanto quanto il ripasso dei contenuti, proprio perché il corpo e la mente devono restare preparati al meglio per il compito.
Uno spaccato reale della condizione degli studenti italiani
Questi dati rappresentano uno spaccato reale della condizione degli studenti italiani durante una fase delicata come la maturità che, ancora oggi, porta con sé una forte componente di ansia e tensione notturna.