Un supercontinente e il caldo estremo potrebbero causare la futura estinzione di massa dei mammiferi sulla terra

Un supercontinente e il caldo estremo potrebbero causare la futura estinzione di massa dei mammiferi sulla terra

Proiezioni dell’università di Bristol indicano che tra 250 milioni di anni la formazione del supercontinente Pangea Ultima causerà ondate di calore estreme e minaccerà la sopravvivenza dei mammiferi sulla Terra.
Un Supercontinente E Il Caldo Un Supercontinente E Il Caldo
Uno studio dell'università di Bristol prevede che tra 250 milioni di anni la formazione di un supercontinente provocherà ondate di calore estreme e una forte riduzione della biodiversità, mettendo a rischio la sopravvivenza dei mammiferi a causa di temperature elevate e aumenti di CO2. - Gaeta.it

Le proiezioni climatiche generate da un recente studio dell’università di Bristol mostrano scenari estremi per la Terra tra circa 250 milioni di anni. Il lavoro mette in luce come la formazione di un supercontinente, unendo tutte le masse terrestri, possa scatenare ondate di calore senza precedenti e portare a una drastica riduzione della biodiversità, in particolare per i mammiferi. Questo risultato emerge dall’applicazione di modelli climatici avanzati che collegano la tettonica, l’attività vulcanica e i cambiamenti atmosferici a lungo termine nel pianeta.

L’aumento delle temperature e le conseguenze sui mammiferi

Il clima terrestre è destinato a riscaldarsi progressivamente, spinto da due fenomeni principali. Il sole, nel corso delle ere, emetterà livelli crescenti di energia luminosa, innalzando la temperatura sul pianeta. Parallelamente, le variazioni tettoniche spingeranno i continenti a fondersi in un’unica massa chiamata supercontinente. Questa convergenza favorirà frequenti eruzioni vulcaniche, che libereranno grandi quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Questi gas incrementano l’effetto serra, facendo salire ulteriormente le temperature.

I mammiferi si sono storicamente adattati a climi freddi tramite pellicce e periodi di ibernazione, anche nei mesi caldi. Al contrario, la loro tolleranza al caldo intenso è rimasta limitata. Perciò un aumento prolungato delle temperature estreme potrebbe superare i loro meccanismi di adattamento e mettere a rischio la sopravvivenza di molte specie, compresi gli esseri umani. L’insieme di queste condizioni rende preoccupante la capacità dei mammiferi di sopportare un clima così estremo da alta anidride carbonica e calore intenso.

Il ruolo del cambiamento climatico attuale rispetto agli scenari futuri

Nonostante il riscaldamento globale attuale, causato principalmente dalle attività umane, la ricerca indica che il pianeta resterà abitabile per ora. Il cambiamento climatico moderno crea difficoltà locali e regioni sotto stress termico, ma non minaccia la vita su scala globale in modo diretto nel breve periodo.

L’evento critico si verificherà nel lontano futuro, quando la tettonica spingerà la formazione del supercontinente. A quel punto, modelli predicono che solo una piccola parte della terra—tra l’8 e il 16 per cento—potrà sostenere la vita dei mammiferi. Questo fai riflettere sull’impatto fuori scala che le trasformazioni geologiche possono avere sul clima e gli ecosistemi, diversi dai fattori attuali causati dall’uomo.

Pangea ultima e la simulazione climatica del futuro supercontinente

Il gruppo di ricercatori ha simulato con un supercomputer le condizioni ambientali previste per Pangea Ultima, nome dato al prossimo supercontinente che si formerà tra circa 250 milioni di anni. I modelli hanno analizzato temperatura, vento, piogge e umidità considerando la fusione dei territori mondiali.

Hanno combinato dati di chimica degli oceani e biologia per calcolare i livelli di anidride carbonica. Tramite lo studio dei movimenti delle placche tettoniche è stato possibile prevedere come le eruzioni vulcaniche modificheranno l’atmosfera. Il risultato mostra che la collocazione dei continenti influenza molto l’abitabilità, estendendo queste conclusioni anche a mondi fuori dal sistema solare, come gli esopianeti.

Anche se la Terra sarà ancora nella zona abitabile rispetto al sole, il calore e la forte concentrazione di CO2 faranno sì che per i mammiferi la maggior parte di Pangea Ultima sarà impraticabile. La posizione dei continenti emerge come elemento cruciale per la capacità di sopravvivenza in ambienti molto distanti nel tempo o nello spazio.

Il futuro della biodiversità terrestre tra clima e geologia

Lavori come questo ampliano la comprensione delle dinamiche planetarie e del loro impatto sulla vita, ponendo l’accento su come le evoluzioni geologiche a lungo termine influenzino direttamente il destino di gruppi animali importanti. Il clima della Terra e l’ubicazione delle terre emerse si intrecciano così in modo decisivo nel futuro dei mammiferi.

Change privacy settings
×