Un rigore dubbio elimina la Palestina dalla corsa ai mondiali 2026 contro Oman ad Amman

Un rigore dubbio elimina la Palestina dalla corsa ai mondiali 2026 contro Oman ad Amman

Il pareggio tra Palestina e Oman ad Amman, deciso da un rigore controverso al 97’, elimina la Palestina dai mondiali 2026 e scatena polemiche per l’intervento arbitrale e il ruolo del VAR.
Un Rigore Dubbio Elimina La Pa Un Rigore Dubbio Elimina La Pa
La partita di qualificazione ai Mondiali 2026 tra Palestina e Oman, giocata ad Amman, si è conclusa 1-1 con un rigore al 97’ che ha eliminato la Palestina, scatenando polemiche per una decisione arbitrale controversa e il ruolo limitato del VAR. - Gaeta.it

La partita tra Palestina e Oman, disputata ad Amman in Giordania, si è conclusa con un pareggio che ha certificato l’eliminazione della Palestina dalla qualificazione ai mondiali 2026. Un rigore concesso al 97’ ha ribaltato il risultato e promosso Oman alla fase successiva, scatenando polemiche e discussioni sui social per una decisione arbitrale giudicata controversa.

Il match palestina-oman e la dinamica del rigore finale

La sfida tra Palestina e Oman si è giocata il 17 ottobre 2025 presso lo stadio di Amman, terreno neutro scelto per ragioni logistiche. La Palestina aveva trovato il vantaggio al 49’ con un gol di Oday Kharoub, approfittando di un momento favorevole nella ripresa. La partita sembrava indirizzata verso la vittoria palestinese, fondamentale per mantenere viva la speranza di qualificarsi ai mondiali.

Tuttavia, al 97’, nei minuti di recupero, l’arbitro ha fischiato un calcio di rigore a favore di Oman. La decisione è stata motivata da un contatto tra Ahmad Taha, difensore palestinese, e Mohsin Al Ghassani, attaccante omanita. L’intervento è stato giudicato falloso, seppure di entità lieve, e il penalty è stato concesso senza ulteriori revisioni.

Issam Al-Sabhi ha trasformato il calcio di rigore, fissando il risultato sull’1-1. Questo pareggio ha qualificato Oman ai ripescaggi, escludendo definitivamente la Palestina dalla corsa per i mondiali 2026.

Analisi del fallo e limitazioni del var nella partita

L’episodio del rigore ha attirato l’attenzione soprattutto per la modalità con cui è stato concesso. La regola prevede che il video assistant referee possa intervenire solo in presenza di chiari errori arbitrali o episodi evidenti, ma in questo caso l’arbitro ha valutato che il contatto, pur minimo, fosse sufficiente a indirizzare la sua decisione.

Il VAR ha rivisto rapidamente l’azione, confermando il rigore perché ha riconosciuto il contatto segnalato dall’arbitro. Questo ha sollevato contestazioni poiché molti ritenevano che l’intervento non fosse falloso e che quindi il penalty fosse ingiustificato.

Il regolamento attuale limita l’intervento del VAR a episodi netti, senza possibilità di discutere margini di interpretazione. Per questo motivo, pur tra le proteste palestinesi e di parte del pubblico, la decisione è rimasta inalterata.

Reazioni social e tensioni dopo l’episodio controverso

Al termine del match sono subito scoppiate polemiche sui social network, con utenti che hanno denunciato un presunto scandalo arbitrale. Le immagini del rigore sono state esaminate in centinaia di video e meme, molti dei quali sottolineano la presunta inesistenza del fallo.

Alcuni commentatori hanno ipotizzato “un incidente provocato da pregiudizi o pressioni politiche”, ipotesi che però non hanno riscontro in evidenze concrete. Altri utenti hanno ricordato che Oman ha giocato in dieci uomini dall’espulsione di Harib Al Saadi al 73’, un dettaglio che rende ancora più dibattuto il rigore concesso.

Tra le reazioni più diffuse c’è anche chi ha criticato l’intervento VAR, perché ritiene che la revisione troppo veloce abbia certificato un penalty “magari evitabile”.

Implicazioni per la palestina e il percorso verso il mondiale 2026

Questa sconfitta ha segnato la fine del percorso diretto della Palestina alle qualificazioni per i mondiali 2026. Il pareggio in rimonta di Oman ha escluso la selezione palestinese dalla competizione, lasciando aperte poche speranze per un eventuale ripescaggio.

Il risultato segna uno stop significativo per la nazionale palestinese, che aveva mostrato buone prestazioni durante le fasi precedenti di qualificazione. Ora la squadra dovrà concentrarsi sulla programmazione futura e sulle competizioni continentali a venire.

Dal punto di vista calcistico, il match rimane uno degli episodi più discussi delle qualificazioni asiatiche, con un rigore finale che può aver determinato in modo decisivo il destino di due nazionali.

Change privacy settings
×