Un ragazzo disabile pestato davanti a una pizzeria a roma: aggressione e inchiesta in corso

Un ragazzo disabile pestato davanti a una pizzeria a roma: aggressione e inchiesta in corso

Un giovane ipovedente di 24 anni è stato aggredito violentemente in via Baccarini a Roma e ricoverato all’ospedale San Giovanni; l’aggressore, un uomo di 32 anni residente ad Appio, è stato denunciato.
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Un giovane disabile e ipovedente di 24 anni è stato brutalmente aggredito domenica notte a Roma davanti a una pizzeria, riportando gravi lesioni. L’aggressore, un uomo di 32 anni, è stato identificato e denunciato. Il ragazzo è ricoverato in condizioni critiche, mentre il quartiere riflette sulla sicurezza e il rispetto verso le persone con disabilità. - Gaeta.it

Un giovane di 24 anni, disabile e ipovedente, è stato aggredito violentemente domenica notte davanti a una pizzeria d’asporto in via Baccarini a roma. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni, si trova nel reparto di neurochirurgia e potrebbe subire un intervento a causa delle gravi lesioni riportate. Il suo aggressore è stato individuato e denunciato dai carabinieri. Le indagini sono ancora aperte e hanno fatto luce sulla dinamica dell’aggressione.

La dinamica dell’aggressione e le condizioni del ragazzo

L’aggressione è avvenuta nella notte di domenica, poco prima che il giovane potesse ritirare il suo ordine di fritti, una delle sue passioni. Stava aspettando davanti alla pizzeria all’angolo con via Varchi quando un uomo lo ha colpito con crudeltà, senza apparente motivo. Il ragazzo ha riportato la frattura del naso, perdite abbondanti di sangue e traumi profondi alla testa, che lo hanno costretto al ricovero nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale San Giovanni. Le botte lo hanno lasciato in uno stato di choc e talvolta vittima di scosse epilettiche. La famiglia è presente al suo fianco, cercando di spiegargli quanto successo, ma lui fatica a comprendere l’aggressione subita.

Chiunque lo conosca in zona sa che era un volto familiare. Il ragazzo è ipovedente, con mobilità ridotta, ma conduce una vita autonoma nel quartiere compreso fra piazza dell’Alberone e piazza Lazzaro Papi. Cammina spesso tra queste vie, riconoscibile dal suo sguardo fisso e dagli occhi chiari. La sua routine domenicale prevedeva la passeggiata per prendere la pizza d’asporto, ma quella serata si è trasformata in un incubo. L’aggressione è stata improvvisa, senza una parola o un avvertimento.

Le indagini dei carabinieri e il profilo dell’aggressore

I carabinieri della stazione di roma Tuscolana hanno svolto un lavoro rapido e incisivo per rintracciare l’autore dell’aggressione. Le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e la testimonianza di numerosi passanti hanno permesso di ricostruire la scena e identificare un uomo di 32 anni, italo-spagnolo, residente in zona Appio. Lavora come magazziniere e ora è accusato di lesioni personali aggravate da futili motivi e dalla condizione di disabilità della vittima.

Durante l’aggressione, il trentaduenne ha mostrato una violenza fuori misura, scagliandosi con brutalità contro un ragazzo che, per le sue limitazioni fisiche, era più facile bersaglio. Dopo l’attacco, l’uomo è riuscito a fuggire ma è stato inseguito da una ventina di persone accorse sul posto. La fuga si è conclusa oltre il ponte ferroviario, verso via Acqui e la zona di via Appia.

L’avvocato difensore dell’aggressore ha dichiarato di non aver ancora avuto contatti con il magistrato e si è detto preoccupato soprattutto delle condizioni di salute del giovane. La vicenda ha suscitato attenzione nello stesso quartiere da cui provengono vittima e aggressore, colpito dall’episodio di violenza improvvisa.

Reazioni del quartiere e dettagli sull’episodio

Il quartiere romano, dove si sviluppa questa triste vicenda, ha reagito con sconcerto e curiosità. In molti si domandano come stia il ragazzo, che è conosciuto da tutti per la sua gentilezza e la sua abitudine a muoversi da solo per le strade del rione. Pizzaioli, passanti e residenti ricordano la sua figura familiare, testimoniando al tempo stesso la gravità di quanto successo domenica sera.

Daniele, uno dei pizzaioli presenti durante l’aggressione, ha raccontato di aver sentito distintamente il tonfo e i pugni inferti al giovane. La scena ha provocato una reazione immediata nella folla che ha cercato di intervenire per fermare l’aggressore. La brutalità del pestaggio, avvenuto senza alcuna provocazione da parte della vittima, ha lasciato un segno profondo tra chi ha assistito.

L’aggressore, poco prima dell’attacco, si era fermato a chiedere informazioni su un locale ormai chiuso da anni e non ha ottenuto risposta. La sua ira è scoppiata in modo improvviso e incontrollato, facendo cadere nella violenza chi invece attendeva solo una pizza da portare a casa. Questi dettagli spiegano in parte il contesto, ma non giustificano certo la gravità dell’aggressione.

La situazione attuale e le implicazioni per la vittima

Il ragazzo si trova ricoverato in ospedale e la prognosi resta riservata. Le condizioni sono seriamente preoccupanti a causa dei traumi alla testa e delle fratture riportate. I medici stanno valutando di intervenire chirurgicamente per riparare i danni. La sua famiglia cerca di fargli compagnia ogni giorno e lo sostiene, anche se la sua capacità di comprendere quanto è successo resta limitata.

Lo sappiamo, la vittima è abituata a muoversi nel suo quartiere con cautela e autonomia, orientandosi con l’udito e la poca vista rimasta. La paura ora è se e come potrà tornare a vivere la propria giornata tra le strade che amava frequentare. Le conseguenze di questo episodio potrebbero cambiare la sua vita di tutti i giorni.

Il quartiere continua a parlare di lui e della violenza subita, chiedendosi quali siano le misure per garantire sicurezza e rispetto verso chi ha più bisogno di attenzione e protezione. L’aggressione rimane un fatto grave, che apre una discussione anche sul rispetto delle persone con disabilità nel tessuto urbano di roma.

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