Sabato 31 maggio 2025, in via San Lorenzo a Genova, si terrà un evento che unisce spettacolo e partecipazione civile in vista del voto sui cinque referendum previsti per l’8 e 9 giugno. L’iniziativa è organizzata dalla Cgil Genova e dallo Spi Cgil Genova, con la collaborazione di artisti di strada della città, per promuovere la campagna a favore dei cinque sì. Durante il pomeriggio, dalle 15 alle 18, musicisti e performer locali si esibiranno, offrendo momenti musicali e riflessioni sui temi chiave dei quesiti referendari.
Evento e obiettivi della mobilitazione cittadina a genova
L’appuntamento in via San Lorenzo si propone come un momento di incontro aperto alla cittadinanza, che vuole coniugare l’intrattenimento a un messaggio di impegno civico. La Cgil parla di un’occasione per ascoltare musica dal vivo e, contemporaneamente, richiamare l’attenzione sui diritti legati al lavoro e alla cittadinanza. L’evento vuole veicolare un messaggio forte sul diritto a un lavoro tutelato e sulla necessità di un modello di cittadinanza più inclusivo.
La scelta della data, poco prima del voto, mira a stimolare la partecipazione e a informare attraverso l’arte. Sono temi che interessano varie fasce di popolazione: dal contrasto ai licenziamenti illegittimi, alle condizioni degli appalti, fino alla tutela della salute nei luoghi di lavoro. La mobilitazione in piazza ha anche l’obiettivo di chiarire il contenuto dei referendum e il loro impatto sul futuro del mondo lavorativo in Italia.
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Sostegno diretto durante l’evento
La Camera del Lavoro di Genova, guidata da Igor Magni, insieme a Ivana Olivieri dello Spi Cgil Liguria, sarà presente durante il pomeriggio per sostenere l’iniziativa. Questo evento si colloca all’interno di un calendario di iniziative diffuse che puntano a far conoscere le ragioni dietro ai cinque quesiti referendari. I sindacati intendono così creare un momento diretto di confronto con i cittadini, lontano dai canali tradizionali di informazione, passando per la cultura e lo spettacolo.
Temi al centro della discussione
Il focus resta sulle questioni concrete, che riguardano la sicurezza sul lavoro, i diritti sindacali e la tutela giuridica contro pratiche di sfruttamento e precarietà. In un periodo segnato da cambiamenti nel mercato del lavoro, questo evento rappresenta uno spazio per rinsaldare la discussione pubblica e sensibilizzare chi si appresta a votare.
Gli artisti genovesi protagonisti dell’iniziativa
L’evento ha coinvolto un gruppo variegato di musicisti e cantanti provenienti da Genova, che metteranno la loro arte al servizio della campagna referendaria. Tra gli artisti che si esibiranno spiccano nomi come Giulia Spanó, cantautrice, e Tatiana Zakharova, cantante lirica, insieme a Dea Delogu, Paolo Gerbella e Frank Maiello. Lo spettacolo comprenderà anche contributi di cantanti come Luca Sheitan, Francesca Rota e Viola Krainz, oltre alla musica strumentale di Hermès Rendinà , Dario Ianni , Stelian Stingaciu e Davide Stingaciu .
La presenza di performer diversi per genere e talento genera un programma musicale ricco e variegato, adatto a coinvolgere un pubblico ampio. Non mancheranno anche interventi teatrali grazie a Federica Trovato, che si occupa di canto e recitazione. Il mix di arti performative vuole stimolare la riflessione sui temi sociali più rilevanti, senza rinunciare a momenti di intrattenimento autentico e spontaneo.
Il contesto storico e sociale dei referendum sull’8 e 9 giugno
I cinque referendum in programma puntano a introdurre modifiche importanti riguardo alle norme sul lavoro e sulla cittadinanza. La proposta di legge include misure che affrontano situazioni di licenziamenti ingiustificati, regolamentazione degli appalti e condizioni di lavoro precarie. La scelta del voto rappresenta un passaggio rilevante in una fase di transizione economica che coinvolge settori tradizionali e nuovi.
Non solo il mondo sindacale, ma anche una parte significativa della società civile si sta muovendo per favorire la partecipazione elettorale e indirizzare le scelte verso una maggiore tutela dei lavoratori e un’estensione dei diritti civili. Genova, con la sua storia di impegno operaio e culturale, torna così protagonista di una discussione che coinvolge direttamente migliaia di cittadini e lavoratori. L’appuntamento è visto come un banco di prova per capire l’orientamento della comunità rispetto alle trasformazioni in atto.