Nel cuore di fermo, ieri si è svolto un evento organizzato da confindustria fermo che ha coinvolto aziende, esperti e imprenditori con un focus sull’intelligenza artificiale e il suo impatto nel mondo del lavoro e dell’impresa. Una giornata pensata per riflettere su come questa tecnologia sta cambiando il modo di fare business, attraverso momenti formativi, discussioni e networking. L’appuntamento si è articolato in più fasi, tutte raccolte nella suggestiva cornice di villa lattanzi, simbolo dell’impegno territoriale verso il futuro.
L’assemblea di confindustria fermo e l’ingresso di nuove imprese nel sistema locale
La giornata è iniziata con l’assemblea privata di confindustria fermo, dedicata all’approvazione del bilancio dell’associazione. Questo momento istituzionale ha evidenziato la crescita della rappresentanza imprenditoriale nel fermano, con l’ingresso ufficiale di 18 nuove aziende provenienti da settori diversi. L’allargamento del tessuto associativo sottolinea il dinamismo economico del territorio, che continua ad attrarre realtà imprenditoriali interessate a collaborare e crescere insieme.
Durante l’assemblea, i partecipanti hanno esaminato i risultati economici e finanziari dell’anno scorso, confermando la solidità di confindustria fermo come punto di riferimento per le imprese locali. Questo evento ha rafforzato anche l’impegno a sostenere le imprese nel loro percorso di innovazione e sviluppo, con un occhio particolare alle tecnologie emergenti. L’inserimento di nuove aziende segna un momento chiave per allargare il confronto tra imprenditori e favorire sinergie utili allo sviluppo economico del territorio.
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Il convegno “mai come ora” con luca tremolada e il dibattito sull’intelligenza artificiale
Dopo l’assemblea, la giornata si è spostata sul convegno intitolato “mai come ora”, che ha visto protagonista luca tremolada, giornalista del sole 24 ore e professore, scelto per il suo approfondito studio sull’impatto dell’intelligenza artificiale nell’economia italiana. Tremolada ha illustrato concetti chiave e prospettive concrete sull’uso dell’AI nelle imprese di ogni dimensione, evidenziando i rischi e le opportunità legate a questa tecnologia.
Il dibattito ha coinvolto anche esperti come luca losco di fineco bank, gaetano ascenzi del digital innovation hub delle marche e roberto di giacomo, direttore generale di hcomm, una realtà fermana specializzata nelle tecnologie immersive. Ognuno ha portato il proprio punto di vista sulla trasformazione digitale, sottolineando la necessità di un approccio consapevole e calibrato, che metta l’imprenditore al centro delle scelte tecnologiche. Hanno sottolineato che l’adozione dell’intelligenza artificiale non può essere un salto nel vuoto, ma va accompagnata da formazione e riflessione sul valore umano che rimane insostituibile.
Il confronto si è concentrato soprattutto sui temi della responsabilità delle aziende nel guidare questa fase di cambiamento, senza lasciarsi sopraffare dall’entusiasmo per le novità. Gli interventi hanno fatto emergere un quadro chiaro: l’AI è uno strumento che deve supportare, non sostituire, la creatività e l’istinto degli imprenditori. E’ l’intelligenza naturale a decidere come sfruttare al meglio queste risorse, senza perdere di vista i rapporti umani e le relazioni con clienti e collaboratori.
L’appello di fabrizio luciani a un uso consapevole dell’innovazione nelle imprese fermane
Fabrizio luciani, presidente di confindustria fermo, ha chiuso il convegno ribadendo un messaggio importante: l’innovazione deve migliorare la vita di chi la adotta, non complicarla. Ha spiegato che per questo servono formazione, ascolto e strategie mirate, evitando sprechi in un momento in cui ogni risorsa ha un valore alto. Luciani ha richiamato la necessità di coltivare l’intelligenza naturale degli imprenditori per governare al meglio le tecnologie, invitando a non lasciarsi sopraffare da strumenti potenti senza averli compresi a fondo.
Ha poi specificato che l’associazione proseguirà il suo impegno con momenti di confronto, formazione e aggiornamento dedicati alle imprese del fermano. L’idea è instaurare un percorso di crescita graduale e solido, che permetta di inserire l’intelligenza artificiale con consapevolezza e responsabilità. Luciani ha voluto sottolineare che non basta inserire tecnologie, serve un cammino collettivo che metta il territorio e le sue aziende in condizione di svilupparsi senza perdere legami con la tradizione e il capitale umano.
L’aperitivo con le aziende della sezione agroalimentare a chiudere la giornata
La giornata a villa lattanzi si è conclusa con un aperitivo organizzato dalle aziende della sezione agroalimentare di confindustria fermo. Questo momento di socialità ha dato modo a imprenditori e ospiti di incontrarsi in un ambiente rilassato, per scambiarsi idee e prospettive più informali dopo le discussioni del convegno. La scelta di coinvolgere il settore agroalimentare, tra i pilastri economici della provincia di fermo, ha dato valore all’evento, rafforzando il legame tra tecnologia, economia locale e tradizione.
Nel corso dell’aperitivo, si sono approfonditi progetti futuri e possibilità di collaborazione tra aziende, valorizzando l’attenzione verso le innovazioni tecnologiche anche in un ambito tradizionale come quello agroalimentare. Si è percepita una volontà condivisa di non perdere l’identità ma di guardare avanti con pragmaticità, integrando i nuovi strumenti digitali nelle attività produttive.
L’evento di ieri rappresenta un momento significativo per il tessuto produttivo fermano, che dimostra capacità di riflettere sui cambiamenti in atto e voglia di affrontarli con prudenza e metodo. Le aziende, accompagnate da confindustria, puntano così a restare competitive senza tralasciare la concretezza e il valore del lavoro umano, anche in un’epoca segnate da continue rivoluzioni tecnologiche.