un nuovo indice per valutare l’attrattività dei territori italiani verso i giovani: il caso liuc

un nuovo indice per valutare l’attrattività dei territori italiani verso i giovani: il caso liuc

L’università Liuc ha sviluppato l’indice Yes per valutare l’attrattività delle regioni italiane verso i giovani, evidenziando disparità territoriali e stimolando interventi mirati per migliorare lavoro, welfare e benessere.
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L’università Liuc ha creato l’indice YES per valutare l’attrattività delle regioni italiane verso i giovani, evidenziando differenze territoriali e stimolando politiche mirate a trattenere il capitale umano. - Gaeta.it

Negli ultimi mesi, l’università liuc ha messo in campo un progetto dedicato a comprendere meglio le condizioni dei giovani in italia, con un’attenzione particolare a quanto i diversi territori riescono ad attrarli e trattenerli. Questo nasce dall’esigenza di difendere quel capitale umano indispensabile per la crescita economica e sociale del paese, in un momento in cui molte giovani promesse guardano oltre confine. Il frutto di questo lavoro è l’indice yes, youth enhancement score, che rappresenta una sintesi di vari fattori legati al lavoro, al welfare e al benessere territoriale. Vediamo come funziona e cosa ci dice sullo stato attuale del paese.

il ruolo dell’ufficio studi liuc e la genesi dell’indice yes

L’ufficio studi liuc, attivo da pochi mesi, è formato da giovani ricercatori con competenze in economia e ingegneria. È nato proprio per offrire nuove prospettive attraverso metodi quantitativi e dati aggiornati. La scelta di concentrarsi sul tema dei giovani non è casuale, visto il forte impatto che questo segmento ha sul futuro di italia.

Il progetto yes nasce come un tentativo di restituire un quadro concreto e aggiornato dell’attrattività delle regioni italiane e metterlo in relazione con le sfide che da tempo affliggono giovani lavoratori e studenti. L’indice è concepito con uno spirito ottimista: vuole indicare dove ci sono margini di miglioramento e dove invece il sistema funziona già bene, ma soprattutto vuole stimolare le istituzioni e le imprese a intervenire.

Diversi indicatori per un punteggio unico

L’analisi si basa su una serie di indicatori che coprono diverse aree: dall’occupazione al welfare, dal mercato immobiliare alle condizioni di vita, fino alla percezione generale del benessere nel territorio. Tali dati sono aggregati in modo da formare un punteggio unico, che consente di confrontare territori diversi, anche in ottica internazionale.

come viene calcolato l’indice yes e cosa ci dice sull’italia

L’indice yes si basa su una metodologia che unisce criteri quantitativi e qualitativi, così da riflettere non solo la realtà economica ma anche la qualità della vita percepita dai giovani. Per esempio, l’occupazione giovanile pesa molto ma ha senso solo se accompagnata da un sistema di welfare adeguato e da un mercato della casa accessibile.

Il risultato finale consente di capire quanto un territorio risulti attrattivo per i giovani, in senso ampio, dunque non solo lavoro ma anche incentivazioni sociali e culturali.

Disparità tra nord e sud

Lo scenario che emerge oggi è abbastanza chiaro: l’italia si colloca dietro ad altri paesi europei con cui compete per trattenere i giovani sul territorio nazionale. Questo gap è evidente soprattutto se si osservano alcune aree del paese: la lombardia e milano si posizionano a livelli simili a importanti capitali europee, ma centro e sud italia indicano una situazione molto meno incoraggiante. Le aree meridionali, infatti, mostrano livelli di attrattività inferiori, con sfide legate al lavoro, alla sicurezza e ai servizi di base.

L’indice evidenzia quindi differenze forti tra regioni, ma anche segnali positivi. I dati mostrano infatti un incremento graduale dell’indice yes per tante aree, segnalando un miglioramento delle condizioni di base per i giovani. Questo dato porta a una riflessione sulla necessità di intensificare gli interventi strutturali in alcune zone, tentando di bilanciare queste disparità.

L’importanza del confronto con istituzioni e territori per migliorare l’attrattività

Il lavoro di misurazione e diffusione dell’indice yes serve soprattutto a fare da stimolo per chi ha ruolo decisionale nelle politiche territoriali e di sviluppo. Condividere dati concreti sulle condizioni dei giovani crea un punto di partenza per interventi mirati.

La rettrice anna gervasoni ha sottolineato come il dialogo con le istituzioni sia fondamentale per trasformare i numeri in azioni efficaci. È necessario intervenire sulle problematiche specifiche registrate dall’indice, come la carenza di lavoro nel sud o le difficoltà nell’accesso a alloggi dignitosi. Solo così i territori potranno aumentare il loro appeal e contenere la fuga dei giovani all’estero.

Iniziative per supportare i giovani

Le iniziative come il volume ‘dai forma al tuo talento’ e gli incontri con esperti di settore amplificano la discussione sul tema e aiutano a mettere in luce strategie consolidate o emergenti, tra politiche pubbliche e progetti privati.

Lo sappiamo, l’attrattività di un territorio non si costruisce in pochi mesi, ma avere uno strumento di misurazione standardizzato, aggiornato e trasparente come yes può affiancare e orientare il lavoro di amministratori e operatori sociali, segnalando punti di forza e debolezze da affrontare.

Allo stato attuale, l’indice yes rappresenta un indicatore da tenere d’occhio, perché rispecchia un problema concreto e urgente: la capacità dell’italia di investire sulle nuove generazioni e assicurarsi che trovino qui condizioni per crescere e realizzarsi. Gli sviluppi futuri di questo studio potranno aiutare a fotografare nel tempo l’efficacia di tali interventi.

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