Un’importante iniziativa sociale ha preso vita a Chiavari, segnando un passo significativo non solo per la comunità locale ma anche per il calcio italiano. La squadra di calcio Virtus Entella, attiva principalmente nel campionato di Serie C, ha inaugurato “I Diavoletti“, il primo asilo creato da un club calcistico. Questa struttura non rappresenta solo un luogo per la cura dei più piccoli, ma anche un momento di connessione profonda tra sport e responsabilità sociale.
L’importanza dell’iniziativa
Il presidente della Virtus Entella, Antonio Gozzi, ha sottolineato l’importanza della nuova struttura affermando che l’iniziativa è molto più di una semplice espansione nella comunità. Da ben 18 anni, il club sostiene il reparto di neurochirurgia dell’Ospedale Gaslini e con questo nuovo asilo intende ampliare il suo impegno sociale attraverso un progetto costruito attorno ai bambini. La scelta di ubicare l’asilo all’interno dell’istituto delle suore Giannelline non è casuale: si tratta di una collaborazione strategica che coniuga le risorse locali e l’esperienza di professionisti nel settore educativo. La struttura avrà una capacità di 40 bambini, offrendo servizi di alta qualità e spazio per la crescita e l’apprendimento degli stessi.
Non si tratta pertanto di un semplice asilo, ma di un luogo dove i bambini possono svilupparsi sia sul piano educativo che sociale. Attraverso attività mirate e un ambiente stimolante, “I Diavoletti” si propone come un modello di riferimento per altri club sportivi e associazioni, dimostrando che il calcio possa avere un impatto positivo nelle comunità.
Celebrazione e sostegno istituzionale
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione di diversi volti prominenti, tra cui il Vescovo Giampio Davasini, che ha impartito la benedizione alla nuova struttura. Presenti anche Flavio Siniscalchi, capo dipartimento del Ministero dello Sport, Matteo Marano, presidente della Lega Pro, e Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Ognuno di loro ha espresso un forte sostegno all’iniziativa, definendola non solo straordinaria ma fondamentale per il tessuto sociale del territorio.
Gravina ha voluto enfatizzare il messaggio di comunità e socialità che la Virtus Entella rappresenta. Il presidente della FIGC ha dichiarato che questo progetto è emblematico e dovrebbe stimolare iniziative simili in altre parti d’Italia. “Con l’apertura di questo asilo”, ha continuato Gravina, “speriamo di avviare una campagna nazionale che incoraggi i club sportivi a seguire l’esempio di Chiavari”.
Un messaggio di responsabilità sociale nel mondo del calcio
Questa iniziativa mette in luce un aspetto spesso sottovalutato del mondo calcistico: il suo potenziale nel creare legami e nella promozione del benessere sociale. Nonostante la struttura competitiva del calcio, eventi come questo dimostrano che i club possono avere un ruolo proattivo nella vita delle comunità, contribuendo a soluzioni ai problemi sociali attraverso programmi educativi e iniziative di sostegno.
La Virtus Entella, attraverso “I Diavoletti“, sta invitando i club sportivi a considerare la loro responsabilità oltre i risultati raggiunti sul campo. Questo esempio vuol essere un faro di speranza per la creazione di un sistema più inclusivo e attento alle esigenze di crescita dei più giovani, mettendo in evidenza come anche le organizzazioni sportive possano essere forze di cambiamento sociale.
Con un tale esempio di impegno verso la comunità, la Virtus Entella non solo si distingue nel panorama calcistico, ma accende un dibattito più ampio su come lo sport possa e debba interagire con la società, favorendo lo sviluppo e il benessere collettivo.
Ultimo aggiornamento il 19 Ottobre 2024 da Marco Mintillo