Un laureato dell’università gabriele d’annunzio premiato al simposio afi per la tesi su ambienti farmaceutici controllati

Un laureato dell’università gabriele d’annunzio premiato al simposio afi per la tesi su ambienti farmaceutici controllati

Al 64° Simposio AFI a Rimini, il giovane laureato Stefano Chiarini e la docente Lisa Marinelli dell’università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara ricevono riconoscimenti per ricerche su ambienti farmaceutici controllati e innovazione normativa.
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Al 64° Simposio AFI a Rimini, un laureato e una docente dell’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara sono stati premiati per contributi rilevanti nella progettazione di ambienti farmaceutici controllati, sottolineando la forte collaborazione tra università e industria. - Gaeta.it

La cerimonia del 64° Simposio AFI-Associazione Farmaceutici Industria, tenutasi a Rimini nei giorni scorsi, ha visto tra i protagonisti un giovane laureato proveniente dal Dipartimento di Farmacia dell’università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il riconoscimento assegnato, il premio Recipharm, ha valorizzato il lavoro svolto su una tematica cruciale per il settore farmaceutico: progettazione e qualifica di ambienti farmacologici adeguatamente controllati. Questo evento ha rappresentato un momento di rilievo per l’ateneo abruzzese, confermando il legame tra studio accademico e applicazioni industriali.

Il ruolo del dipartimento di farmacia e il riconoscimento alla docente lisa marinelli

Durante la stessa cerimonia, è stata assegnata una menzione speciale a Lisa Marinelli, docente presso il Dipartimento di Farmacia dell’università “Gabriele d’Annunzio”. Marinelli ha presentato un contributo di alta qualità nella sessione scientifica dedicata alla tecnologia, socioeconomia e normativa dei medicinali e dei prodotti per la salute e il benessere. Il riconoscimento sottolinea l’impegno dell’ateneo nella formazione scientifica e nell’apporto di conoscenze che influenzano ambienti professionali e produttivi.

Il dipartimento conferma così il valore della sua offerta formativa, capace di fornire competenze tecniche e normative di rilievo, rispondendo alle esigenze di un settore in continua evoluzione come quello farmaceutico. L’attenzione verso la ricerca e la qualità accademica dimostrata durante il simposio testimonia la preparazione dei futuri chimici e tecnologici farmaceutici formati a Chieti-Pescara.

La tesi premiata e la collaborazione tra università e industria

Stefano Chiarini, neo laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, ha conquistato il premio Recipharm grazie alla sua tesi che si focalizza sulla progettazione e qualifica degli ambienti farmaceutici controllati. Il lavoro è stato seguito dal professor Antonio Di Stefano, docente e direttore di master presso l’ateneo d’Annunzio, e realizzato in collaborazione con ACS Dobfar di Teramo, azienda impegnata nella produzione farmaceutica. La sinergia tra università e impresa ha permesso di integrare conoscenze teoriche con casi pratici, elemento che ha giocato un ruolo importante nel riconoscimento ottenuto.

La tesi affronta aspetti tecnici e normativi, fondamentali per garantire la qualità e la sicurezza dei processi farmaceutici. Ciò implica la progettazione di ambienti con parametri precisi di purezza e controllo, indispensabili per evitare contaminazioni. La qualificazione delle strutture prevede test rigorosi e certificazioni, componenti che Stefano Chiarini ha approfondito sotto la guida del professor Di Stefano e con il supporto del dottor Fabrizio Volpiani di ACS Dobfar, che ha curato la parte di correlazione esterna.

Parole dal docente antonio di stefano sul rapporto università-industria

Il professor Antonio Di Stefano ha commentato l’importanza del premio, rimarcando che il riconoscimento è un segno del valore del lavoro svolto dagli studenti del Dipartimento di Farmacia. Di Stefano ha evidenziato la partnership con ACS Dobfar come un esempio concreto di come l’università interagisca con il mondo industriale per garantire ai giovani laureati una preparazione che risponda alle reali richieste del mercato farmaceutico.

“Questa collaborazione rappresenta una risorsa preziosa per formare professionisti che sappiano affrontare le sfide tecniche e normative legate alla produzione farmaceutica”, ha dichiarato il docente. Il professor Di Stefano ha ringraziato Recipharm e l’associazione AFI per il loro sostegno costante, fondamentale per incentivare la ricerca e favorire il talento nei giovani ricercatori. “Questo supporto aiuta a mantenere alta la qualità scientifica e a creare occasioni di sviluppo per chi entra nel settore farmaceutico”.

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