Il riciclo e la valorizzazione dei materiali di scarto rappresentano una sfida per molte produzioni alimentari. A Trasaghis, in provincia di Udine, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele DOP ha avviato un impianto dedicato al recupero del sale esausto derivante dalla lavorazione del famoso prosciutto. Questa iniziativa si integra nelle pratiche dell’economia circolare, mettendo a frutto materiali prima considerati rifiuti e trasformandoli in risorse utili per altri settori.
Caratteristiche e funzioni dell’impianto di trasaghis
L’impianto situato vicino al distretto produttivo di San Daniele ha capacità uniche nel panorama europeo. È progettato per trattare sia il sale solido esausto che la salamoia residua dalla salatura del prosciutto. Il processo inizia con la raccolta del sale usato dai 31 produttori consorziati, che fino a poco tempo fa dovevano smaltire questo materiale come rifiuto. Ora il sale rientra in un ciclo chiuso. Viene vagliato e ripulito tramite fasi di lavaggio e igienizzazione, quindi essiccato e pronto per essere insaccato come nuovo prodotto.
Trattamento della salamoia
Per quanto riguarda la salamoia, invece, l’impianto applica trattamenti di natura fisico-chimica e biologica. Questi metodi consentono di separare l’acqua dagli elementi solidi, recuperando acqua pulita e sali riutilizzabili. Tale risultato si traduce in minor spreco e in un concreto risparmio idrico ed energetico. L’impianto elimina così la necessità di trasportare questi rifiuti salini fuori dalla zona, riducendo costi ed emissioni legate alla logistica.
Leggi anche:
Benefici ambientali ed energetici della struttura
Da un punto di vista ambientale, il nuovo centro di Trasaghis rappresenta un passo avanti nella gestione sostenibile di materiali potenzialmente dannosi. Il recupero del sale esausto contribuisce a una minore pressione sull’ambiente e favorisce la circolarità delle risorse locali. Utilizzare gli scarti di un settore per alimentarne altri, come il trattamento antighiaccio stradale, la concia delle pelli e altri usi industriali, allarga gli orizzonti della sostenibilità.
Sul fronte energetico l’impianto si distingue per il sistema di cogenerazione installato. Questo sistema copre il 97% del fabbisogno elettrico e il 49% di quello termico, riducendo pesantemente la dipendenza da fonti esterne. La cogenerazione, producendo contemporaneamente energia elettrica e calore da un unico processo, ottimizza l’uso del combustibile e diminuisce le emissioni complessive.
Impatto sulla sostenibilità energetica
La cogenerazione, producendo contemporaneamente energia elettrica e calore da un unico processo, ottimizza l’uso del combustibile e diminuisce le emissioni complessive.
Un modello per il futuro della produzione alimentare sostenibile
L’apertura di questa struttura a Trasaghis non è solo un vantaggio per il distretto di San Daniele, ma può rappresentare un modello replicabile in altri contesti produttivi nazionali ed europei. La gestione integrata del sale e della salamoia evita sprechi e incentiva il riuso di materiali preziosi, legati a un prodotto con riconoscimento DOP.
Nel contesto attuale, dove le aziende cercano di contenere l’impatto ambientale della propria attività, il percorso scelto dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele dà un esempio concreto di come il rifiuto possa diventare risorsa. La pratica di trasformare il sale esausto in prodotti destinati ad altri usi testimonia un approccio orientato non solo alla produzione, ma anche all’attenzione verso la collettività e il territorio.