Un giubileo agro-ambientale per il futuro: la celebrazione dei 100 anni dell'Ordine dei Dottori Agronomi

Un giubileo agro-ambientale per il futuro: la celebrazione dei 100 anni dell’Ordine dei Dottori Agronomi

Il Giubileo agro-ambientale del 5 novembre 2025 celebra il ruolo cruciale degli agronomi nella sostenibilità, promuovendo l’impegno collettivo e la formazione delle nuove generazioni per un futuro migliore.
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Un giubileo agro-ambientale per il futuro: la celebrazione dei 100 anni dell'Ordine dei Dottori Agronomi - Gaeta.it

Il 5 novembre 2025 rappresenterà un evento significativo nel mondo dell’agro-ambiente, con la celebrazione del Giubileo agro-ambientale, annunciato durante le commemorazioni per il centenario dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali. Questo importante appuntamento è stato reso ufficiale da Monsignor Fernando Chica Arellano, osservatore permanente della Santa Sede presso la FAO, l’IFAD e il WFP, e sottolinea l’importanza della figura dell’agronomo nel conservare e migliorare il nostro ambiente.

Il ruolo degli agronomi nel preservare l’ambiente

Monsignor Chica Arellano ha comunicato il suo messaggio ai membri della professione, sottolineando la responsabilità che hanno nel “seminare speranza”. Questa frase evidenzia il compito cruciale degli agronomi e dei dottori forestali nel garantire che il nostro pianeta venga trasmesso in condizioni ottimali alle prossime generazioni. La figura dell’agronomo è vista come un seme di cambiamento e innovazione; la loro competenza non solo promuove pratiche sostenibili, ma è anche fondamentale nell’educazione dei giovani. L’invito a instillare l’amore per la professione nei ragazzi si rivela essenziale poiché garantisce la continuità e l’evoluzione di tali valori nel futuro.

In un mondo dove le sfide ambientali e climatiche sono sempre più pressanti, il Giubileo agro-ambientale sarà un momento di riflessione per riconoscere gli sforzi già compiuti e per progettare azioni concrete da attuare. L’accento posto da Monsignor Chica sul compito dei giovani, chiamati a raccogliere il testimone, suggerisce che le competenze e la passione per l’agricoltura rappresentano opportunità di crescita non solo sul piano professionale ma anche sociale.

Un evento per tutti: non solo per professionisti

Rivitalizzare l’interesse per il settore agro-ambientale non può e non deve limitarsi soltanto a chi già opera in questo campo. Mauro Uniformi, presidente del CONAF, ha descritto l’evento non come una celebrazione riservata agli agronomi, ma come un’occasione di coinvolgimento per tutti gli attori del comparto. Questo approccio inclusivo mira a rappresentare la molteplicitudini di voci e realtà che si riconoscono nell’impegno verso un pianeta migliore. Strutturare un evento che coinvolga le istituzioni, le professioni e le parti sociali permetterà di affrontare collettivamente le sfide che ci attendono.

Il Giubileo sarà anche un’opportunità per condividere storie di successo e buone pratiche, favorendo il dialogo tra esperti e cittadini. Attraverso la collaborazione e la divisione di esperienze e conoscenze, si potrà creare un’infrastruttura solida che sostenga la professione e con essa, il mondo agricolo.

La sfida delle generazioni future

In un colloquio profondo, Monsignor Chica ha lanciato una sfida a tutti i presenti, esortandoli a impegnarsi per “seminare l’amore” per la professione tra i giovani. Questo invito sottolinea l’importanza della mentorship e della formazione, elementi chiave per garantire che le giovani generazioni si avvicinino a un settore nobile e ricco di storie da raccontare e traguardi da raggiungere. L’agricoltura non è soltanto un lavoro, ma una vocazione che richiede passione, dedizione e innovazione.

L’aggiunta di dinamiche come stage, tirocini o programmi di formazione diretti verso gli studenti delle scuole superiori o universitari può fungere da ponte tra le esperienze lavorative e le nuove connessioni generazionali, formando professionisti competenti e motivati. L’approccio alla sostenibilità ambientale, la cura dei territori e un senso di responsabilità nella crescita delle risorse naturali deve diventare parte integrante della cultura del lavoro agro-ambientale.

Questa serie di eventi e riflessioni prepara quindi il terreno per un futuro in cui i Dottori Agronomi non saranno solo custodi del presente, ma anche architetti di un futuro fiorente per le prossime generazioni.

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