Tour sanità nelle marche, ricci denuncia promesse mancate e servizi depotenziati a vallefoglia

Tour sanità nelle marche, ricci denuncia promesse mancate e servizi depotenziati a vallefoglia

Matteo Ricci denuncia la crisi della sanità pubblica nelle Marche, evidenziando disservizi, promesse non mantenute sulla casa della salute di Vallefoglia e una gestione regionale frammentata e inefficace.
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Matteo Ricci denuncia le criticità della sanità pubblica nelle Marche, evidenziando disservizi, gestione frammentata e mancato potenziamento della casa della salute di Vallefoglia, con conseguenze negative per i cittadini e le risorse regionali. - Gaeta.it

Nel cuore delle Marche, la sanità pubblica continua a navigare in acque agitate. Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della regione, ha scelto di rilanciare un’azione di denuncia direttamente sul territorio, durante il suo tour “Per tutte le Marche”. Tra tappe a Pesaro, Vallefoglia e Gabicce mare, Ricci ha messo sotto la lente la situazione attuale delle strutture sanitarie regionali, con focus particolare sulla casa della salute di Vallefoglia. Le problematiche emerse raccontano una sanità sotto stress, tra servizi ridotti e numeri che non confortano.

La casa della salute di vallefoglia: un simbolo di promesse non mantenute

La casa della salute di Vallefoglia si presenta come un’infrastruttura importante per la comunità, una struttura che nella sua bellezza e potenzialità sperava di rappresentare un punto di svolta per la sanità locale. Matteo Ricci, però, ha sottolineato come questa realtà non sia accompagnata da un reale potenziamento dei servizi offerti. La giunta Acquaroli, durante il suo mandato, ha lasciato sul campo solo promesse non mantenute. Progetti per ampliare l’offerta, specialmente sfruttando i fondi del Pnrr, non hanno mai trovato una reale attuazione. Nonostante sollecitazioni da parte di amministratori locali come il sindaco, la risposta è stata assente.

Disservizi e numeri preoccupanti nel sistema sanitario marchigiano

Il disservizio non riguarda solo questo centro: complessivamente la sanità nelle Marche mostra segnali di sofferenza evidenti. Ci sono state segnalazioni di file d’attesa troppo lunghe in diversi reparti e ambulatori, mentre la spesa sanitaria regionale si indirizza in modo preoccupante verso l’esterno. Sono infatti 160 milioni di euro ogni anno quelli spesi per curare pazienti marchigiani fuori regione. Questo fenomeno non solo pesa sulle casse pubbliche ma riflette anche una carenza nell’offerta interna. Un cittadino su dieci sceglie di rinunciare alle cure o di rimandarle perché la sanità pubblica non riesce a garantire risposte tempestive o sufficienti. La difficoltà di accesso al privato, a causa dei costi, esaspera il problema.

Disorganizzazione e incarichi sovrapposti nella gestione della sanità marchigiana

Il quadro della sanità marchigiana è complicato anche sul piano della governance. Ricci ha denunciato una gestione discutibile da parte della giunta regionale riguardo agli incarichi legati alla sanità. La presenza di tre assessori con competenze sovrapposte crea confusione e rallentamenti nelle decisioni strategiche. Un assessore, più volte considerato non adeguato per il ruolo ricoperto, è stato mantenuto in carica attraverso la nomina di un sottosegretario e la delega ad un altro assessore per l’edilizia sanitaria. Questo assetto politico-amministrativo, unico in Italia, sembra favorire l’immobilismo e la dispersione delle responsabilità.

La frammentazione e le criticità nell’utilizzo delle risorse

Questa frammentazione non contribuisce al miglioramento dei servizi, anzi lascia la sanità regionale esposta a inefficienze e ritardi nel recepire risorse fondamentali quali quelle del Pnrr. Ricci ha invitato una politica più decisa, che sappia chiedere con forza a Roma un maggiore sostegno economico e non limitarsi ad accogliere passivamente le decisioni nazionali. La necessità di investire direttamente nella sanità pubblica è emersa come punto centrale del suo discorso e della sua proposta politica.

Le richieste dei rappresentanti locali e le opportunità perdute

Anche dal versante politico locale, come mostrato dall’intervento di Micaela Vitri, consigliera regionale Pd, si percepisce una sensazione di abbandono. Vitri ha evidenziato come la casa della salute avrebbe potuto rappresentare un polo sanitario più ampio e completo, grazie a un progetto di potenziamento sostenuto dai fondi europei del Pnrr. Tuttavia, le proposte non hanno ricevuto seguito da parte della giunta regionale, nonostante le continue interrogazioni e la pressione esercitata dal sindaco del Comune di Vallefoglia.

Opportunità perse e malcontento tra i cittadini

L’occasione per migliorare l’accesso alle cure, accorciare le liste d’attesa e garantire servizi più vicino ai cittadini si è dunque persa. La scelta politica e amministrativa ha lasciato questo territorio in una condizione di servizi ridotti, nonostante le strutture ci siano e siano potenzialmente in grado di offrire di più. Il tema della sanità nelle Marche sembra così incagliato in una fase di stagnazione che rischia di incidere negativamente sulla qualità di vita della popolazione.

Un’analisi dei singoli episodi e delle cifre, come quelle sui costi per la cura fuori regione e le rinunce alle cure, dimostra quanto il sistema fatichi a rispondere ai bisogni reali. I cittadini che incontrano Ricci durante il tour testimoniano un malcontento diffuso. La sanità resta uno dei temi più sentiti, in particolare nelle comunità meno servite o che cercano un’assistenza più vicina e continua. La mancanza di scelte coraggiose e di una gestione chiara continua a alimentare malumori e incertezze.

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