Un giovane rocciatore soccorso alla montagna spaccata di gaeta dopo una caduta con ferita al piede

Un giovane rocciatore soccorso alla montagna spaccata di gaeta dopo una caduta con ferita al piede

Un ragazzo di 27 anni ferito durante una scalata alla montagna spaccata di Gaeta viene salvato grazie al coordinamento tra Capitaneria di Porto di Gaeta, motovedetta CP 856 e soccorsi medici a Formia.
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Un giovane scalatore di 27 anni è stato salvato dalla Capitaneria di Porto di Gaeta dopo un incidente alla Montagna Spaccata, grazie a un intervento coordinato tra motovedetta e soccorsi medici. - Gaeta.it

Un incidente sulla montagna spaccata di Gaeta ha richiesto l’intervento tempestivo dei soccorsi. Un ragazzo di 27 anni è rimasto ferito mentre scalava, costringendo la Capitaneria di Porto di Gaeta a coordinare le operazioni di salvataggio. La vicenda si è svolta nelle prime ore del pomeriggio, con una pronta attivazione delle unità di emergenza che hanno portato il giovane rocciatore in salvo e affidato alle cure mediche.

Dinamica dell’incidente e posizione del rocciatore

L’episodio è accaduto intorno alle 13 quando il rocciatore, impegnato nella scalata alla montagna spaccata, ha subito una ferita al piede che gli ha impedito di continuare la discesa o la salita. Da solo è riuscito a inviare l’allarme. La montagna spaccata, nota per le sue pareti rocciose ripide e suggestive, rappresenta una meta abituale per gli appassionati di arrampicata, ma presenta rischi evidenti, specialmente per chi si trova a scalare senza una compagnia o una copertura immediata.

Il giovane si trovava in una posizione che non gli permetteva di muoversi autonomamente dopo l’infortunio. La ferita al piede limitava drasticamente le sue possibilità di proseguire o di allontanarsi dal punto di incidente. Questo ha reso necessario un intervento rapido per evitare che la situazione degenerasse in condizioni più gravi, tenendo conto anche del caldo e del sole di quel giorno che avrebbe potuto complicare le operazioni.

Una chiamata per essere salvato

“Sono riuscito a lanciare l’allarme da solo, ma non potevo muovermi, il dolore era forte e avevo paura di peggiorare la situazione”, ha raccontato successivamente il giovane rocciatore.

Intervento della capitaneria di porto e ruolo della motovedetta cp 856

Dopo aver ricevuto la segnalazione, la sala operativa della Capitaneria di Porto di Gaeta ha attivato immediatamente le unità di soccorso disponibili. La motovedetta CP 856 è partita verso la montagna spaccata per individuare il rocciatore e procedere al recupero. Le operazioni sono state coordinate con precisione, sfruttando la conoscenza del territorio da parte degli operatori e la tecnologia di localizzazione.

L’approccio è stato attentamente pianificato per non mettere a rischio la vita del ferito o dei soccorritori. La motovedetta ha raggiunto il punto indicato, il personale ha trovato il giovane con la ferita sanguinante ma cosciente. È stato sollevato e portato a bordo per poi essere trasportato dalla motovedetta fino al porto di Formia. Le condizioni della zona hanno richiesto mani esperte perché la montagna spaccata non consente accessi facili via terra o con altri mezzi.

Il coordinamento tra mare e terra

“Il lavoro di squadra tra motovedetta e centro operativo è stato determinante per il salvataggio”, hanno dichiarato i soccorritori impegnati nell’operazione.

Trasferimento al porto di formia e il soccorso medico

Una volta arrivati al porto di Formia la macchina dei soccorsi non si è fermata. Il giovane rocciatore è stato affidato alle cure degli operatori del 118, già allertati e pronti sulla banchina. Il personale medico ha valutato subito la gravità della ferita al piede e ha predisposto il trasferimento in ospedale per ulteriori accertamenti e cure.

Il coordinamento tra Capitaneria di Porto, motovedetta e 118 ha permesso un salvataggio rapido e sicuro. I tempi stretti e la buona gestione dell’emergenza hanno scongiurato complicazioni peggiori. Curare un ferito in arrampicata richiede attenzione particolare, anche per le possibili conseguenze causate da incidenti in ambienti difficili come quello della montagna spaccata.

Attenzione nella gestione di emergenze outdoor

Nel complesso l’episodio mette in luce la prontezza dei soccorsi marittimi e sanitari nel golfo di Gaeta, capaci di rispondere con efficacia a situazioni di emergenza legate allo sport e all’attività outdoor, soprattutto in zone difficili da raggiungere via terra.

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