Un incidente ha coinvolto un geometra di 50 anni, residente a Brescia, che si trova ora in condizioni gravissime nell’ospedale San Matteo di Pavia. L’uomo è rimasto schiacciato da un rimorchio che si è staccato dalla motrice mentre si trovava in via Serravalle, una strada in discesa nel comune di Lodi. L’episodio ha portato al ricovero in prognosi riservata, con un trasporto in eliambulanza.
La dinamica dell’incidente in via Serravalle a lodi
I fatti si sono svolti in una zona di Lodi dove si stavano svolgendo lavori particolari. Secondo quanto ricostruito, il rimorchio staccatosi dalla motrice ha iniziato a scendere lungo la via Serravalle, direzione pericolosa proprio verso l’ingresso di un ospedale.
Il geometra, probabilmente nel tentativo di fermare il mezzo fuori controllo, è riuscito a raggiungerlo e ha provato a bloccarlo, ma l’azione non è riuscita e l’uomo è stato travolto. La forza con cui il rimorchio è sceso in discesa e la situazione di emergenza hanno reso evidente la gravità della situazione sin dal primo momento.
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La via Serravalle, per la sua conformazione in pendenza e la vicinanza a un ospedale, rappresenta un punto delicato per il traffico e si è rivelata teatro di questo drammatico episodio. La macchina ha perso il controllo in un tratto che richiedeva massima attenzione e l’intervento del geometra, seppur coraggioso, non ha evitato l’incidente.
Condizioni e soccorsi al geometra bresciano
Appena soccorso, il 50enne è apparso in condizioni molto critiche. I medici presenti hanno subito richiesto l’intervento di un’eliambulanza per trasferirlo rapidamente al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo di Pavia, una struttura nota per la gestione di situazioni gravi e complesse. La prognosi, al momento, rimane riservata, indicazione che il quadro clinico è instabile e soggetto a possibili peggioramenti.
Il tempestivo arrivo dei soccorsi e il trasferimento a Pavia hanno evitato probabilmente conseguenze ancora più gravi. Questo tipo di intervento è essenziale nelle emergenze di incidenti sul lavoro o stradali, specie quando le ferite sono multiple e di rilievo. Il geometra, impiegato in attività di cantiere, stava prestando servizio proprio in quel momento, il che ha complicato ulteriormente la situazione data la natura del luogo e del lavoro.
I lavori di trivellazione e le indagini su infortunio sul lavoro
Al momento dell’incidente, in via Serravalle erano in corso operazioni di trivellazione per la realizzazione di pozzi da destinare alla climatizzazione tramite sistema geotermico. Questi cantieri, delicati e complessi, impongono rigide misure di sicurezza proprio perché coinvolgono macchinari pesanti e movimentazioni di carichi importanti come rimorchi e motrici.
Le autorità hanno disposto un’indagine accurata per comprendere le cause dell’incidente. La polizia scientifica della questura di Lodi, assieme ai tecnici dell’Ats, sta raccogliendo elementi per verificare il rispetto delle normative e accertare se ci siano responsabilità precise nell’evento. L’ipotesi di infortunio sul lavoro è al centro degli accertamenti, con particolare attenzione alle procedure adottate nel manovrare i mezzi e alla condizione di sicurezza del cantiere.
Le verifiche toccheranno anche la manutenzione dei mezzi coinvolti e il rispetto dei protocolli per la movimentazione di carichi pesanti in zone urbane sensibili come l’area intorno a una struttura ospedaliera. Saranno esaminate testimonianze, video e dati tecnici raccolti sul posto per definire con certezza le cause e evitare che episodi simili si ripetano.
Impatto sull’area e misure di sicurezza future
L’incidente ha scosso la comunità di Lodi, specialmente per la vicinanza a un ospedale e per la presenza di cantieri in uno spazio urbano molto frequentato. Lo sbilanciamento del rimorchio e il suo scivolamento verso l’entrata della struttura sanitaria nel cuore della città ha creato allarme e ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine e del personale sanitario.
Le autorità locali e gli enti coinvolti nelle opere pubbliche valuteranno probabilmente nuove misure per migliorare la sicurezza nelle aree in pendenza dove si muovono mezzi pesanti. L’episodio dimostra come la presenza di cantieri vicino a punti nevralgici come ospedali richieda una gestione ancora più rigorosa delle operazioni, con barriere fisiche e sistemi di blocco meccanico affidabili.
Anche gli operatori dei cantieri dovranno ricevere indicazioni precise e formazione aggiornata per prevenire rischi in situazioni delicate, in particolare durante le fasi di sgancio dei rimorchi e la loro movimentazione in pendenza. Lo sviluppo di protocolli specifici in zone urbane con traffico e pedoni veloci resta una delle sfide imminenti nel settore dei lavori pubblici che si riflettono nella sicurezza di tutti.