Nel contesto di un thriller avvincente e ricco di colpi di scena, “Absolution – Storia criminale” narra le vicende di un anziano gangster senza nome, da tre decenni al servizio del potente boss Charlie Connor. Il film offre un’esplorazione profonda delle sfide e dei conflitti interiori che il protagonista deve affrontare, nonostante i suoi doveri di mentore al giovane e ribelle figlio del suo capomafia. Questa dinamica complessa si arricchisce ulteriormente quando l’anziano gangster deve confrontarsi con problemi ben più gravi, come il deterioramento della sua salute mentale.
La vita di un gangster e le sue sfide
Il personaggio interpretato da Liam Neeson incarna l’archetipo del gangster che, dopo anni trascorsi nel crimine, si trova a dover fare i conti con una realtà ben diversa dalla violenza e dalla fedeltà al codice mafioso. A questo punto della sua vita, la perdita di memoria inizia a minarne le certezze. Le esperienze passate affiorano in maniera confusa, portandolo a non riconoscere neanche il proprio indirizzo di casa. Questa condizione lo costringe a riflettere sulle sue scelte e a riconsiderare il rapporto con una famiglia che nel corso degli anni ha subito le sue azioni violente e lo ha rinnegato. L’elemento di crisi della sua salute funge da catalizzatore per una necessaria revisione della sua esistenza e dei legami affettivi.
Il film offre uno spaccato della vita criminale, mostrando come il passato possa tornare a tormentare anche le figure più dure. I flashback e le visioni che egli vive riflettono le sue paure e i rimorsi accumulati per troppo tempo. Questo scontro tra la figura del gangster e l’essere umano vulnerabile crea un forte contrasto, evidenziando l’umanità in un mondo altrimenti spietato e implacabile.
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Analisi di “Absolution”
Affrontando una tematica ben nota nel panorama cinematografico, “Absolution – Storia criminale” si inserisce nel filone di action-thriller già esplorato da Neeson nella sua carriera recente. Diretto da Hans Petter Moland, con il quale ha già collaborato in “Un uomo tranquillo”, il film presenta diverse similitudini con opere precedenti, ma sfida il protagonista con nuove dimensioni emotive legate alla sua malattia. Il protagonista tenta di affrontare un mondo che continuamente mette in discussione le sue precedenti scelte, rendendo questi conflitti particolarmente rilevanti in un contesto di azione e tensione.
Il film, tuttavia, è afflitto da dinamiche narrative già viste. La trama, pur richiamando l’attenzione iniziale, rivela molte delle sue premesse come prevedibili e infarcite di cliché. Le scelte di vita dell’anziano gangster, ora in cerca di riscatto, sembrano seguire un copione standard che non sempre riesce a sorprendere lo spettatore. Questa ripetitività nella narrazione può ridurre l’impatto emotivo del film, soprattutto quando il protagonista è costretto a confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni passate, che non producono mai un vero climax.
Il contributo di Liam Neeson e il contesto attuale
Il carisma di Liam Neeson è sicuramente uno degli aspetti più apprezzabili di “Absolution”. La sua interpretazione di un uomo che si avvicina alla fine della propria vita riempita di esperienze violente permette di vedere una certa varietà di emozioni, dalle paure alle speranze di un possibile rientro nei ranghi di una vita normale. Tuttavia, il personaggio rimane sviluppato dal ritornello di una vita passata che limita la sua evoluzione, giustificando in parte la sua scelta di retrarcedere in relazioni superficiali, compresa quella con una donna molto più giovane di lui.
Il film genera una riflessione sul ciclo della violenza e sulle scelte che si ripercuotono sulle generazioni successive. Tuttavia, mentre cerca di esplorare questi temi, il ritmo della narrazione fatica a mantenere un buon livello di tensione, portando lo spettatore a un epilogo che lascia poco spazio a una genuina sorpresa. La prevedibilità dell’epilogo e l’ossessione per il concetto di redenzione accrescono l’impressione di un capitolo già scritto e ripetuto, tanto che l’interpretazione di Neeson non riesce a riscattare del tutto la visione complessiva.
Nel complesso, “Absolution – Storia criminale” si presenta come un curioso mix di attesi cliché e tentativi di innovazione narrativa, senza riuscire a trovare un equilibrio tra azione, dramma e riflessione profonda.