Un funzionario russo conferma le gravi perdite militari di mosca nella guerra in ucraina e l’economia rischia la recessione

Un funzionario russo conferma le gravi perdite militari di mosca nella guerra in ucraina e l’economia rischia la recessione

La guerra in Ucraina provoca pesanti perdite militari per Mosca, con oltre 600.000 soldati russi coinvolti e gravi difficoltà economiche in Russia tra sanzioni, inflazione e rischio recessione.
Un Funzionario Russo Conferma Un Funzionario Russo Conferma
La guerra in Ucraina provoca pesanti perdite militari e gravi difficoltà economiche in Russia, con dati ufficiali rivisti e segnali di possibile recessione. - Gaeta.it

La guerra in ucraina continua a mietere vittime e a segnare profondamente la situazione politica ed economica della russia. Un alto rappresentante di mosca, intervistato recentemente, ha rivelato dati importanti sulle perdite subite dall’esercito russo, confermando cifre più alte di quanto ufficialmente ammesso. Al contempo, segnali di forte sofferenza emergono anche dall’economia russa, in bilico tra pressione delle sanzioni e costi crescenti del conflitto. Ecco cosa è emerso nelle ultime settimane.

L’ambasciatore russo andrey kelin ammette perdite pesanti tra le truppe di mosca in ucraina

Durante un’intervista alla cnn, andrey kelin, ambasciatore russo nel regno unito, ha lasciato intendere una realtà più cruda rispetto alle versioni ufficiali sulle perdite russe in ucraina. Alla domanda sul reclutamento e la capacità di mosca di mettere soldati al fronte, kelin ha confermato che circa 600.000 militari russi sono impegnati attualmente nelle operazioni militari. Questa cifra rispecchia, in linea di massima, le stime ucraine che indicano perdite altissime dall’inizio del conflitto.

Kelin ha smentito i dati estremi di circa un milione di perdite totali tra morti, feriti e dispersi, ma ha ammesso comunque l’entità significativa dei combattenti coinvolti. È rimasto non spiegato il motivo per cui il numero degli uomini in campo russo sia diminuito, anche se sono stati reclutati 250.000 nuovi soldati dall’inizio dell’anno. Questa contraddizione apre nuovi interrogativi sulla reale capacità militare di mosca e l’affidabilità dei dati.

Le parole dell’ambasciatore non hanno ricevuto smentite ufficiali, spingendo a considerare anche il peso politico di tale rivelazione, diffusa in un contesto di crescente pressione internazionale sulla russia.

Numero di vittime e feriti nella guerra: dati stimati e confronto tra le forze in campo

Non esiste un conteggio ufficiale condiviso sulle vittime militari in ucraina, ma secondo fonti indipendenti e stime di analisti, i soldati coinvolti nei combattimenti superano 1,4 milioni tra russi e ucraini. Di questi, circa un milione sono russi, con almeno 250.000 morti tra le loro fila. Le perdite ucraine si aggirano intorno ai 400.000, con un bilancio di morti stimato tra 60.000 e 100.000.

Le dimensioni di tali numeri sono particolari: il center for strategic and international studies a washington ha segnalato che queste perdite russe superano di cinque volte quelle registrate in tutte le guerre a cui la russia ha partecipato dal secondo dopoguerra fino al 2022. Questo fa emergere la guerra in ucraina come il conflitto più sanguinoso per mosca da oltre settant’anni.

Le conseguenze umane si accompagnano a danni materiali ingenti. Veicoli militari, armamenti e attrezzature sono stati distrutti o resi inutilizzabili a ritmi impressionanti, delineando una situazione complessa per le forze russe.

Segnali di difficoltà economica in russia: primo allarme da parte del ministro dello sviluppo economico

Parallelamente agli eventi sul campo, anche l’economia russa mostra segni evidenti di sofferenza. Il ministro dello sviluppo economico maxim reshetnikov ha espresso preoccupazione, parlando del rischio concreto di una recessione. Le difficoltà emergono “secondo le sensazioni delle imprese” e da alcuni indicatori economici degli ultimi mesi.

Dopo tre anni di guerra e il peso delle sanzioni internazionali, la russia fatica a mantenere una crescita positiva. Il pil continua a mostrare qualche segno di aumento, ma è ormai chiaro che il sostegno proviene quasi esclusivamente dalla spesa militare e dai grossi investimenti in difesa. Senza questo stimolo, l’economia russa sarebbe in declino.

L’inflazione ha raggiunto livelli elevati, sfiorando il 10%, e le contromisure della banca centrale sono state pesanti: i tassi d’interesse sono saliti fino al 20%, cifra molto alta che influenza l’accesso al credito per famiglie e imprese. Questi elementi testimoniano il peso crescente della crisi economica interna, stretta tra problemi strutturali e effetti della guerra sulla scena internazionale.

Una situazione complessa per la russia

Gli sviluppi degli ultimi giorni confermano una fase complessa per la russia, con impatti tangibili sulla capacità militare e sulla tenuta economica del paese. La situazione rimane quindi sotto osservazione, mentre il conflitto in ucraina continua senza tregua.

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