Un falso vigile urbano truffa un’anziana a milano e viene arrestato grazie a un condomino

Un falso vigile urbano truffa un’anziana a milano e viene arrestato grazie a un condomino

Un uomo di 21 anni di Torre del Greco si finge vigile urbano a Quarto Oggiaro, Milano, e truffa un’anziana di 85 anni sottraendo gioielli e contanti per oltre 6.400 euro; arrestato grazie all’intervento dei condomini.
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Un 21enne di Torre del Greco è stato arrestato a Milano per aver truffato un’anziana di 85 anni, spacciandosi per vigile urbano e sottraendo contanti e gioielli con la scusa di un incidente falso del figlio. - Gaeta.it

Un uomo di 21 anni, originario di torre del greco, si è presentato in un appartamento di quarto oggiaro, milano, spacciandosi per vigile urbano. Con una storia falsa sul figlio in ospedale, ha convinto un’anziana di 85 anni a consegnargli contanti e gioielli per un valore complessivo di oltre 6.400 euro. Il tentativo di truffa è stato però scoperto da un condomino che ha fermato il malvivente prima dell’arrivo della polizia, consentendone l’arresto.

Come è avvenuta la truffa in casa di un’anziana a quarto oggiaro

Il truffatore ha bussato alla porta di una donna molto anziana, presentandosi come agente della polizia locale. Raccontando che suo figlio aveva subito un grave incidente e si trovava in ospedale, ha chiesto del denaro per coprire le spese mediche. L’anziana, impegnata emotivamente, gli ha consegnato 400 euro in contanti e diversi gioielli per un valore di circa 6.000 euro, tra cui le fedi nuziali. La messa in scena si è basata su un copione molto comune in casi simili: la paura per la salute di un familiare per spingere la vittima a cedere denaro e oggetti preziosi senza verifiche.

Sospetti e intervento del condomino

Il raggiro non è però passato inosservato a chi vive nello stesso palazzo. Un condomino aveva già notato l’uomo aggirarsi in motocicletta attorno allo stabile, comportamento sospetto che lo ha portato a seguirlo all’interno dell’edificio. Quando ha trovato il truffatore sulle scale, gli ha chiesto cosa stesse facendo. La risposta evasiva “nulla” non ha calmato i sospetti, così l’uomo lo ha bloccato in attesa dell’arrivo della polizia, avvertita dalla sua compagna.

L’intervento della polizia e il recupero dei gioielli

Gli agenti della questura di milano sono arrivati tempestivamente e, una volta perquisito lo zaino del giovane, hanno trovato i gioielli appena sottratti alla donna. Hanno quindi rintracciato la vittima che nel frattempo si stava recando in ospedale per far visita al figlio, proprio mentre era in corso la truffa. È stato accertato che alcune ore prima la stessa donna aveva ricevuto una telefonata con la falsa notizia dell’incidente, una messa in scena concordata per convincerla a collaborare senza sollevare dubbi.

Conferma del figlio e denuncia

Il figlio, contattato direttamente dalla polizia, ha confermato di stare bene e di non aver avuto alcun incidente. La donna ha quindi formalizzato denuncia, aiutata dagli agenti nel ricostruire la vicenda e a recuperare gli oggetti sottratti. Nel frattempo, il truffatore è stato fermato e arrestato con l’accusa di truffa aggravata.

Il profilo del truffatore e le modalità del fermo

L’arrestato è un ventunenne napoletano residente a torre del greco. Prima dell’arresto, aveva preso alloggio in un hotel di via Porpora a Milano, probabilmente per muoversi agilmente e nascondersi dopo le sue azioni. La sua scelta di presentarsi come vigile urbano rientra nelle tecniche utilizzate per approfittare della fiducia verso figure istituzionali e per mettere pressione alle vittime tramite emergenze familiari fasulle.

Il fermo è stato possibile grazie alla prontezza dei residenti, che hanno ricordato comportamenti sospetti e agito tempestivamente, impedendo al truffatore di allontanarsi con la refurtiva. Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per verificare se il giovane sia implicato in altri episodi simili, anche in altre zone della città.

Sicurezza e attenzione nelle comunità

L’episodio evidenzia ancora una volta come la cautela e l’attenzione nelle comunità siano fondamentali per contrastare reati contro soggetti vulnerabili. La segnalazione di movimenti sospetti ha consentito di bloccare subito il truffatore e impedire ulteriori danni.

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