Un dibattito all’aquila sulle sfide e opportunità delle aree interne abruzzesi e della loro tutela

Un dibattito all’aquila sulle sfide e opportunità delle aree interne abruzzesi e della loro tutela

Il 18 giugno a Cancelle, l’associazione Aree interne-Territori Liberi organizza un incontro con esperti e istituzioni per discutere sfide e opportunità delle aree interne dell’Abruzzo, tra spopolamento e sviluppo sostenibile.
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Il 18 giugno alle Cancelle si terrà un incontro pubblico organizzato dall’associazione Aree interne-Territori Liberi per discutere sfide e opportunità delle aree interne abruzzesi, con esperti, amministratori e cittadini. - Gaeta.it

Il prossimo 18 giugno, alle 18,30, si terrà alle Cancelle un incontro pubblico dedicato alle aree interne dell’Abruzzo. Organizzato dall’associazione Aree interne-Territori Liberi, l’evento punta a discutere il presente e il futuro di questi territori spesso trascurati, ma ricchi di potenzialità. Il dialogo coinvolgerà esperti, amministratori e abitanti, per riflettere sulle difficoltà legate allo spopolamento, all’invecchiamento della popolazione e alla carenza di servizi, ma anche sulle possibilità di ripensare una convivenza più sostenibile e radicata nel territorio.

Il ruolo dell’associazione aree interne-territori liberi nella tutela del territorio abruzzese

L’associazione Aree interne-Territori Liberi opera in Abruzzo per valorizzare l’interno della regione. Da anni si dedica a portare attenzione ai piccoli comuni e alle zone montane che rischiano di essere abbandonate. Il suo impegno si concentra nell’agganciare le persone che vivono in queste aree, creando reti di confronto e collaborazioni. L’obiettivo principale è far emergere i problemi concreti, come la mancanza di infrastrutture, e proporre modi per favorire uno sviluppo che non snaturi il territorio.

La filosofia di “territori liberi”

Il nome dell’associazione richiama proprio il concetto di “territori liberi” intesi come spazi dove si conserva una forte identità locale e dove è possibile inventare forme di vita comunitaria alternative a quelle delle città. “Un mondo a parte, da custodire” è anche il titolo scelto per l’incontro del 18 giugno, semplice ma evocativo. Questo invito alla riflessione mira a costruire una nuova governance partecipata, capace di ascoltare le esigenze di chi ci abita e di chi guarda a queste zone con interesse.

I relatori e i loro contributi al dibattito sulle aree interne

L’evento si avvale di figure che in diverso modo conoscono bene il tema delle aree interne. Alla guida della discussione ci sarà Agata Tiberi, presidente dell’associazione, che interviene spesso su questi temi e conosce in profondità le realtà locali. Tra gli ospiti spicca Andrea Membretti, sociologo con una carriera accademica internazionale. Membretti si occupa di sociologia del territorio e porta una prospettiva comparata, avendo lavorato in Sudafrica, al Gran Sasso Science Institute dell’Aquila e ora all’Università di Torino.

Protagonisti della montagna abruzzese

L’altro protagonista è Duilio Antonucci, agricoltore e imprenditore agricolo. Particolarmente noto per il ruolo nel film “Un mondo a parte”, che racconta storie e sfide della vita nella montagna abruzzese. Insieme a loro ci sarà Antonio Di Santo, sindaco di Opi, uno dei paesi dove è stato girato il film di Riccardo Milani. La presenza degli amministratori aiuta a legare la teoria con le pratiche di governo e sviluppo locale.

Le sfide principali che affrontano le aree interne italiane e le prospettive future

Le aree interne occupano quasi il 60% della superficie italiana, ma segnalano una diminuzione significativa della popolazione e un progressivo invecchiamento. Mancano servizi essenziali come scuole, trasporti, assistenza sanitaria. Tutto ciò rende difficile la permanenza dei giovani e la loro possibilità di costruire una vita stabile in questi territori. Si crea così una spirale negativa che impoverisce culturalmente ed economicamente quei luoghi.

Nel corso del dibattito si esaminerà la necessità di evitare che questi centri si trasformino in semplici “rami secchi” abbandonati. La riflessione partirà dall’analizzare i motivi storici di questo declino, per orientare azioni che riportino vitalità. La presidente Tiberi ha sottolineato che la montagna e i piccoli borghi rappresentano una realtà “da custodire” ma anche da vedere come un’opportunità per chi cerca forme diverse di vita. Questo potrebbe coinvolgere domanda turistica, produzioni locali, attività agricole e artigianali.

La partecipazione delle istituzioni abruzzesi al confronto sulle aree interne

All’incontro prenderanno parte anche rappresentanti delle istituzioni locali. Tra loro il vicesindaco dell’Aquila Raffaele Daniele, che porterà il punto di vista amministrativo della città capoluogo, strettamente connessa ai territori montani. La Regione Abruzzo sarà rappresentata dal vicepresidente della giunta e assessore all’agricoltura Emanuele Imprudente, che illustrerà le politiche regionali sul recupero e la promozione dei territori interni.

Un dialogo aperto tra enti e cittadini

Questa partecipazione indica una volontà di aprire un confronto diretto su un tema che riguarda tutto il tessuto sociale e culturale del territorio. Affrontare lo spopolamento e rilanciare piccoli paesi e montagne non è possibile senza il coinvolgimento delle istituzioni. Il dibattito offrirà spazi per suggerire idee concrete e osservazioni sulle iniziative già avviate, con un’attenzione particolare alla collaborazione tra enti e cittadini.

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