Un dialogo unico a salerno tra umani e intelligenza artificiale sulla generazione z e il futuro

Un dialogo unico a salerno tra umani e intelligenza artificiale sulla generazione z e il futuro

Il festival Salerno Letteratura ospita un confronto tra accademici dell’Università di Salerno e Università Giustino Fortunato e intelligenza artificiale, esplorando identità digitale, impegno sociale e creatività della Generazione Z.
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Il festival Salerno Letteratura ospita il 15 giugno un evento innovativo che vede un confronto tra accademici e intelligenza artificiale sulla Generazione Z, esplorando temi di identità digitale, impegno sociale e creatività in un dialogo unico tra passato e futuro. - Gaeta.it

Il festival Salerno Letteratura propone un evento che unisce tecnologia e riflessione generazionale. La serata di domenica 15 giugno ospiterà un confronto tra accademici e intelligenza artificiale, dedicato alle sfide e ai sogni della Generazione Z. L’iniziativa si svolgerà nella chiesa dell’Addolorata, in piazza Abate Conforti, creando uno spazio inusuale per un dibattito che esplora i nuovi modi di raccontare e interpretare il presente.

Un confronto tra studiosi e intelligenza artificiale

Il cuore della serata sarà il dialogo tra Alfonso Amendola, docente all’Università di Salerno e autore di un libro sulla Generazione Z, e Alex Giordano, docente all’Università Giustino Fortunato, esperto di trasformazione digitale in Italia. Martina Masullo, ricercatrice nell’ateneo salernitano, introdurrà i due relatori, preparandosi a facilitare un confronto intenso e profondo.

La voce digitale come protagonista

Questo dialogo non si limiterà alla presenza umana. Sul palco ci sarà anche una voce prodotta dall’intelligenza artificiale, un elemento mai visto prima nelle manifestazioni del festival. La macchina sarà programmata per esprimere pensieri, emozioni e richieste che emergono dalla sensibilità e dalla comunicazione della Generazione Z, offrendo un’espressione nuova e tecnologica a riflessioni molto attuali.

L’innovazione di un format che spinge ai confini tradizionali

L’organizzazione sottolinea che l’evento intende rompere con la forma consueta di festival letterario. Non si vedrà solo una lettura o un intervento classico. L’AI diventa attore narrativo e critico, praticando un esperimento che mescola linguaggi umani e digitali, generazioni diverse e mondi paralleli.

Un’esperienza che unisce passato e futuro

La presenza digitale prepara contenuti appositamente allenati a catturare esigenze e linguaggi di giovani nati nel nuovo millennio. Così, la performance si trasforma in un’esperienza che unisce letteratura e tecnologia, memoria storica e orizzonti futuri, offrendo al pubblico cinque lezioni da osservare e ascoltare, sulle prospettive che attendono la società e le nuove generazioni.

Temi in discussione: identità digitale, impegno sociale e creatività

Durante la serata toccheranno questioni importanti come la costruzione dell’identità online, che per la Generazione Z si mescola alla realtà quotidiana e alle relazioni sociali. L’impegno civico sarà al centro del confronto, con un’attenzione particolare al ruolo che questi giovani intendono giocare in un mondo complesso e mutevole.

Creatività e responsabilità generazionale

La creatività non sarà intesa solo come produzione personale ma come parte di processi partecipativi che coinvolgono più attori. Si discuterà anche della responsabilità tra generazioni, affrontando il rapporto tra chi ha vissuto altre epoche e chi sta cercando di definire un nuovo modo di guardare al futuro, a partire dalla tecnologia e dai cambiamenti sociali.

L’evento promette di arricchire il festival salernitano con un esperimento di dialogo fuori dagli schemi tradizionali, capace di coinvolgere pubblico e studiosi insieme a una voce nata dall’intelligenza artificiale. “Un momento unico per riflettere insieme sulle sfide e le opportunità che il futuro riserva alle nuove generazioni.”

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