Un capitello medievale riaffiora tra i ruderi della chiesa del ss salvatore ad arquata del tronto

Un capitello medievale riaffiora tra i ruderi della chiesa del ss salvatore ad arquata del tronto

Un capitello medievale ritrovato a Arquata del Tronto durante la pulizia vicino alla chiesa del SS Salvatore riapre studi sul passato storico e invita a nuove ricerche archeologiche nel territorio.
Un Capitello Medievale Riaffio Un Capitello Medievale Riaffio
A Arquata del Tronto, durante la pulizia dei ruderi della chiesa del SS Salvatore, è stato ritrovato un capitello medievale ben conservato, che riapre nuove prospettive di studio sulla storia antica e medievale del territorio. - Gaeta.it

Tra le macerie e i rovi di Arquata del Tronto, paese duramente colpito dal terremoto del 2016, è emerso un reperto antico che racconta storie secolari. Un oggetto in pietra, probabilmente un capitello o base di colonna, è stato ritrovato durante i lavori di pulizia del sentiero che conduce alla chiesa del SS Salvatore. Questo ritrovamento riapre riflessioni sul passato medievale e antico del luogo e sulle possibilità di nuove scoperte.

Il ritrovamento durante i lavori di pulizia tra i ruderi

Nel corso delle operazioni di sgombero e pulizia che interessano l’area intorno alla chiesa del SS Salvatore, i volontari dell’associazione Arquata Potest hanno trovato un elemento in pietra dalle dimensioni contenute, circa 35x35x30 centimetri. L’oggetto si presenta integro e mostra un foro centrale, un dettaglio che richiama la forma di un bocciolo di tulipano quasi in fiore.

La scoperta è avvenuta casualmente, senza scavi programmati o approfondimenti archeologici. L’elemento si trovava tra le pietre e il verde che coprono i resti del sito. La buona conservazione dell’oggetto suggerisce che possa essere stato protetto dalle intemperie per lungo tempo, probabilmente secoli. Questa situazione ha permesso che il reperto mantenesse le sue caratteristiche originarie senza un deterioramento eccessivo.

Valutazione degli esperti

Esperti consultati hanno avanzato una prima valutazione del pezzo, proponendo una datazione che potrebbe collocarlo tra il Trecento e il Quattrocento. Questo contesto cronologico apre nuove domande sulle strutture medievali della zona e pone il ritrovamento come testimonianza importante dello sviluppo architettonico lungo il corso dei secoli in Arquata.

Il valore storico dell’area e le radici antiche della chiesa

La chiesa del SS Salvatore, risorta nel 1929 dopo la distruzione dell’antica Santa Maria della Pieve, rappresenta un sito con profonde radici storiche. La pieve originaria risalirebbe addirittura al IV secolo, legata alla figura di Sant’Emidio, patrono locale noto per i suoi legami con la protezione contro i terremoti.

Il luogo che ospita la chiesa si trova su un pianoro che potrebbe coincidere con la statio romana di Surpicanum, una stazione lungo la via Salaria. Questo collegamento fa pensare che la zona fosse importante non solo dal punto di vista religioso ma anche come punto di passaggio e sosta in epoca romana.

Stratificazioni storiche del sito

Il ritrovamento del capitello, insieme alla storia del sito, evidenzia come l’area conservi tracce stratificate che attraversano molte epoche, dalla romanità fino al Medioevo e oltre. La semplice opera di pulizia ha fatto emergere un patrimonio ancora tutto da esplorare.

Prospettive per nuove scoperte e attualità

Il ritrovamento fortuito ha acceso un interesse rinnovato per l’area e per la possibile risposta a domande ancora aperte sulla storia locale. Se venisse organizzata una campagna di scavi archeologici più strutturata, si potrebbero portare alla luce altri elementi di rilievo e approfondire la conoscenza delle radici di Arquata.

L’associazione Arquata Potest ha espresso l’auspicio che il reperto venga custodito e mostrato nel futuro museo diocesano previsto presso il PalaRotary. Questo spazio, promosso dal Comune, dal BIM Tronto e dalla Diocesi, dovrebbe rappresentare un punto di raccolta per opere d’arte e documenti legati alla storia e alla cultura del territorio.

Appello per la ricostruzione

Contemporaneamente si rinnova l’appello al commissario straordinario Guido Castelli perché vengano stanziati i fondi necessari per proseguire la ricostruzione della chiesa del SS Salvatore. L’attenzione sui temi del restauro e della valorizzazione culturale rimane alta, nel tentativo di preservare la memoria e sostenere la rinascita della comunità colpita duramente dal sisma.

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