Nel cuore di Sorrento, il ristorante Vrasa sta emergendo come un punto di riferimento grazie a una cucina che mette insieme tradizione e creatività. Gli chef Alberto Di Martino e Raffaele Eroico hanno introdotto piatti nuovi che richiamano elementi artistici e culturali locali, con un’attenzione particolare ai dettagli. Tra questi, spicca un calamaro presentato con una tecnica e una forma ispirate alla celebre statua del Cristo Velato di Napoli. Il locale, aperto nell’agosto del 2022, riflette l’esperienza di un gruppo di giovani legati da un’idea comune: unire sapori e suggestioni di varie culture culinarie.
L’ispirazione artistica dietro il calamaro velato
Il calamaro velato con tentacoli alla brace proposto da Vrasa non è solo un piatto da assaggiare, ma anche da ammirare. La forma e l’impaginazione del piatto richiamano la scultura del Cristo Velato, custodita nella Cappella Sansevero di Napoli, celebre per la delicata resa del velo sul corpo del Cristo. Qui, la trasparenza e la consistenza del calamaro cucinato con cura evocano proprio questa particolare atmosfera. Il contrasto tra la morbidezza del mare e il profumo intenso della brace sui tentacoli crea un equilibrio sensoriale capace di ripercorrere un tema storico-artistico. L’aggiunta di agretti e lupini completa il quadro, introducendo elementi di freschezza e sapidità tipici della tradizione campana.
Le proposte di di martino e eroico nel menu di Vrasa
Il menu firmato da Alberto Di Martino e Raffaele Eroico offre una serie di piatti che rivelano una cura puntuale per la materia prima e le tecniche. Tra le portate spicca il carciofo alla brace: un sapore intenso raccontato anche attraverso il suo brodo e il gambo glassato al miso con sesamo. Un’attenzione alle consistenze e ai contrasti emerge nel finocchio alla brace accompagnato dalla salsa della barba, una nota di arancia fresca e un tocco di sishimi, un condimento di tipo asiatico, che dà profondità alla preparazione. Tra le proposte più strutturate ci sono i tortelli fatti a mano con ripieno di coda di bovino brasata. Il piatto si completta con un jus di manzo, carote fermentate e una salsa di carote e zenzero, che aggiunge un pizzico di acidità e piccantezza.
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La brigata e la nascita di Vrasa a sorrento
Il ristorante Vrasa si è inaugurato il 22 agosto 2022 a Sorrento, grazie all’iniziativa di un gruppo di giovani con esperienze diverse nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza. Oltre a Di Martino e Eroico, la brigata include chef come Roberto Camerlengo e Giancarlo Gargiulo, che contribuiscono quotidianamente a mantenere alto il livello delle proposte. Il nome Vrasa nasce dalla combinazione tra “vrasera”, che indica l’antico braciere presente nelle case napoletane, e la “brasa”, termine spagnolo usato per gli asadores, che cuociono carne alla brace. Questo legame non solo celebra la tradizione della cottura a fuoco vivo, ma richiama anche una rete culturale mediterranea, che affonda radici nella condivisione del gusto e della convivialità.
La cottura alla brace come filo conduttore della cucina di Vrasa
La brace gioca un ruolo centrale nella cucina di Vrasa, non solo come tecnica di cottura ma come elemento identitario. Le proposte dello chef dimostrano una padronanza nell’uso della brace, capace di valorizzare ingredienti diversi, dal mare alla terra. Il calamaro con tentacoli alla brace mette in evidenza una volontà di combinare aromi delicati a una nota affumicata decisa, mentre il carciofo e il finocchio subiscono un trattamento a fuoco vivo che ne esalta la naturale dolcezza e il profumo. Questa scelta tecnica sovverte una modalità di preparazione tipica della cucina mediterranea, offrendo nuova vita agli ingredienti stagionali e regionali, e puntando su un alimento trasformato in modo diretto e immediato.
L’attenzione alla qualità degli ingredienti e alla presentazione si riflette in ogni piatto del menu, che rende omaggio a Napoli, Sorrento e a una tradizione culinaria che favorisce l’espressione di materie prime autentiche. Ogni portata racconta una storia di territorio e passione, inserendo la cucina di Vrasa nel contesto gastronomico campano con un’identità precisa.