Un bando da 20 milioni per rilanciare le imprese manifatturiere nel Piceno Consind dopo l’estate

Un bando da 20 milioni per rilanciare le imprese manifatturiere nel Piceno Consind dopo l’estate

Il bando da 20 milioni di euro promosso dal dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della presidenza del consiglio e gestito da Invitalia sostiene la crescita, digitalizzazione e sostenibilità delle imprese manifatturiere del Piceno Consind.
Un Bando Da 20 Milioni Per Ril Un Bando Da 20 Milioni Per Ril
Il Piceno riceve un bando da 20 milioni di euro per sostenere e innovare le imprese manifatturiere locali, promuovendo digitalizzazione, sostenibilità e nuova imprenditorialità, con il supporto di istituzioni e Invitalia. - Gaeta.it

Gli investimenti nelle aziende manifatturiere del Piceno Consind si preparano a ricevere una spinta importante con un bando da 20 milioni di euro. Dopo la pausa estiva, questa iniziativa punta a sostenere l’economia locale, contenere il declino industriale e stimolare la nascita di nuove imprese nel territorio. Promosso dal dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della presidenza del consiglio e gestito da Invitalia, il progetto si concentra su interventi concreti che possono incidere sulla crescita produttiva, la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale delle realtà imprenditoriali del Piceno.

Il sostegno agli investimenti concreti per rafforzare le imprese del piceno consind

Il bando ha un’estensione finanziaria di 20 milioni di euro e si rivolge soprattutto alle aziende che operano già nel territorio. La finalità è sostenere sia il potenziamento delle attività esistenti, sia la nascita di nuove imprese manifatturiere. Le imprese potranno chiedere contributi per interventi molto vari, che vanno dalla ristrutturazione o costruzione di immobili destinati all’attività, fino all’ampliamento e ammodernamento degli impianti. I progetti dovranno puntare in particolare su innovazioni di prodotto e di processo, senza tralasciare gli aspetti legati alla digitalizzazione, ormai imprescindibile per la competitività, e al miglioramento ambientale.

Investimenti immateriali e spese ammissibili

Non è un caso che siano previste risorse anche per investimenti immateriali, come software e licenze, e per la conversione di attività considerate ad alto impatto ambientale verso modelli più sostenibili. Le spese ammissibili riguardano un arco temporale piuttosto esteso: dal maggio 2024 al dicembre 2028. Tra queste si annoverano macchinari, attrezzature, arredi, impianti, opere edilizie e impiantistiche, oltre a beni immateriali necessari per la trasformazione digitale e ambientale delle imprese.

Il ruolo del commissario alla ricostruzione e il supporto alla nuova imprenditorialità

Guido Castelli, commissario alla ricostruzione, ha spiegato che l’obiettivo è soprattutto sostenere le imprese già presenti nell’area, da tempo sotto pressione per cambiamenti economici e sociali. «Si tratta di una misura che pensa alle realtà produttive consolidate, per aiutarle a rafforzarsi meglio in un contesto complesso», ha detto nel corso della presentazione ad Ascoli Piceno. Accanto a questo, ci sono strumenti pensati per stimolare la nascita di nuove imprese, previsti dal decreto coesione. Questi accorgimenti servono per diversificare e rinnovare il tessuto produttivo, cercando di rendere più sostenibile e innovativo il comparto manifatturiero.

Combinazione tra sostegno e incentivi

Il commissario ha evidenziato come il sostegno pubblico sia necessario non solo per mantenere le attività che già ci sono, ma anche per creare le condizioni favorevoli a un ricambio produttivo, in linea con le esigenze attuali. La combinazione tra incentivi per imprese attive e il sostegno ai nuovi imprenditori è concepita per agire su più fronti e non limitarsi a una singola modalità di intervento.

L’importanza per le aree di confine e le dichiarazioni degli esponenti locali

L’assessore regionale alle attività produttive, Andrea Maria Antonini, ha sottolineato l’importanza del bando per le zone di confine, in particolare con l’Abruzzo e l’area ZES. Ha definito l’intervento un’opportunità da non perdere, capace di supportare la filiera produttiva in territori che vivono condizioni economiche difficili. Questo sostegno mira a superare le difficoltà congiunte delle aree vicine, favorendo un sistema integrato di produzione che possa riprendere slancio.

Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli, ha messo in rilievo il ruolo della provincia di Ascoli come area con il maggior numero di aziende multinazionali nelle Marche. Ha però evidenziato il bisogno di maggiori spazi e risorse pubbliche capaci di supportare la realizzazione di nuovi progetti. Secondo Ferraioli, l’area cresce e intraprende nuovi sviluppi, ma la collaborazione istituzionale e il sostegno finanziario restano essenziali per non perdere momentum.

La collaborazione tra istituzioni e soggetti economici

Infine, Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio Marche, si è soffermato sulla necessità di costruire relazioni strette tra istituzioni e soggetti economici del territorio. Ha ribadito che solo attraverso una collaborazione, condividendo risorse e competenze, si possono mettere in piedi interventi efficaci per sostenere la manifattura locale e far crescere il tessuto produttivo.

La fase di lancio del bando, gestito da Invitalia, segna un momento di grande attenzione verso un’area strategica per le Marche. Le aziende manifatturiere del Piceno sono chiamate a cogliere questa occasione per rinnovarsi e guardare al futuro con strumenti concreti e misure calibrate. I prossimi mesi saranno cruciali per valutare l’impatto delle risorse e la risposta del sistema produttivo locale.

Change privacy settings
×