Uil basilicata avvia un tour nei 131 comuni per ascoltare i bisogni dei cittadini prima del congresso 2026

Uil basilicata avvia un tour nei 131 comuni per ascoltare i bisogni dei cittadini prima del congresso 2026

La Uil Basilicata avvia un tour in 131 comuni, partendo da Brindisi di Montagna, per coinvolgere lucani e raccogliere proposte su lavoro, ambiente, tecnologia e industria in vista del congresso 2026.
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La UIL Basilicata ha avviato un tour in tutti i 131 comuni della regione per coinvolgere cittadini e lavoratori in un percorso partecipativo, raccogliendo esigenze e proposte da presentare al congresso regionale del 2026. - Gaeta.it

La uil basilicata ha avviato un’iniziativa che toccherà tutti i 131 comuni della regione, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente i lucani in un percorso di confronto e partecipazione. Un progetto che parte da brindisi di montagna, nel potentino, e punta a raccogliere esperienze e richieste di lavoratori, giovani e famiglie, in vista del congresso regionale previsto per maggio 2026.

Il tour di uil basilicata parte da brindisi di montagna con il coinvolgimento delle istituzioni locali

L’iniziativa è stata ufficialmente presentata durante una conferenza stampa a brindisi di montagna, piccolo centro guidato dal sindaco gerardo larocca, che è anche presidente dell’anci basilicata. La scelta non è casuale: da qui parte un viaggio attraverso l’intera regione per incontrare persone e realtà diverse, prendendosi il tempo per ascoltare bisogni, difficoltà e aspettative di cittadini marginalizzati o poco rappresentati.

Il segretario regionale vincenzo tortorelli ha spiegato che questo tour nasce dall’urgenza di riportare al centro il ruolo dei lavoratori, pensionati, precari, giovani senza occupazione e famiglie, andando direttamente “nei loro luoghi” per capire cosa serve realmente. Non si tratta solo di incontri o discorsi, ma di un vero e proprio lavoro sul campo che dovrà tradursi in una piattaforma concreta di partecipazione condivisa.

Gli appuntamenti si svolgeranno seguendo un calendario preciso, con tappe settimanali in diversi centri lucani. Saranno momenti in cui si terranno conversazioni, interviste, tavoli di confronto e raccolta di dati e testimonianze. Lo scopo non è solo ascoltare ma rilanciare la partecipazione civica e sindacale, dando voce a chi spesso rimane inascoltato.

Raccolta e confronto: il progetto per rafforzare il ruolo del sindacato sul territorio

Il progetto “on the way” – così si chiama la piattaforma creata dalla uil basilicata – vuole muoversi proprio in questa direzione. L’idea è portare il sindacato fuori dagli uffici per renderlo più vicino alla gente comune. Solo così, secondo tortorelli, si potrà costruire un documento finale condiviso e solido, da presentare a enti locali, governo regionale e forze politiche.

Le attività che verranno svolte durante il viaggio comprenderanno testimonianze dirette sulle criticità vissute quotidianamente, così come proposte di miglioramento e strategie per far fronte alle sfide più urgenti. Questa mole di materiale servirà per alimentare una riflessione collettiva, che troverà la sua sintesi nel congresso regionale del 2026.

In questo modo, la uil si propone di creare un legame stretto tra territori e istituzioni, superando la distanza che spesso limita l’efficacia delle azioni sindacali. Il percorso sarà aperto anche ad altre organizzazioni sindacali interessate a dialogare e partecipare, con l’obiettivo dichiarato di costruire una visione ampia e condivisa per la basilicata.

I quattro punti chiave della piattaforma: persona, ambiente, tecnologia e industria

La piattaforma “on the way” ruota attorno a quattro assi principali individuati come fondamentali per lo sviluppo della basilicata. Il primo riguarda la promozione della persona, intesa come valorizzazione delle competenze e dei diritti di chi vive e lavora nel territorio. Il secondo punto riguarda la tutela dell’ambiente, con un’attenzione particolare al rispetto delle risorse naturali e alla sostenibilità.

Il terzo asse tocca il tema dell’innovazione tecnologica, ovvero l’impiego di nuovi strumenti e metodi per migliorare la qualità del lavoro e delle condizioni sociali. Infine, cruciale resta l’attenzione alle politiche industriali, da rivedere per far fronte a un contesto economico in continua evoluzione e per supportare le imprese locali.

Questi quattro filoni saranno al centro delle discussioni e degli incontri programmati, facendo da base per la redazione del documento che uscirà dal congresso uil del 2026. Il sindacato vuole assicurare che le richieste raccolte in ogni comune saranno valorizzate e portate a chi governa la regione.

Una chiamata aperta a tutti per costruire una basilicata che guarda al futuro

L’appello finale lanciato da vincenzo tortorelli definisce la piattaforma uil come uno spazio aperto a chiunque voglia partecipare. L’invito si estende alle altre sigle sindacali ma anche a semplici cittadini interessati a partecipare a un percorso serio e concreto di confronto.

L’obiettivo è quello di dare vita a una basilicata diversa, capace di immaginare e realizzare nuove strade, non solo a parole ma con azioni, suggerimenti e proposte che partono dalle esigenze reali. Su tutto resta l’idea che la forza di un territorio passa da chi lo abita e dal dialogo fra istituzioni e comunità.

Questo viaggio della uil basilicata, dunque, assume un peso importante a livello sociale e politico. Contando di arrivare al prossimo congresso regionale con un patrimonio condiviso e concreto, si prepara un confronto a più livelli attorno al futuro del lavoro, dell’ambiente e dello sviluppo nella regione.

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