Uber e la startup americana May Mobility hanno stretto un accordo per portare migliaia di veicoli autonomi nella città texana di Arlington. L’obiettivo è integrare questa nuova flotta sui servizi Uber, ampliando così le soluzioni di mobilità per gli utenti. Il progetto comincerà entro la fine del 2025 e promette di svilupparsi ulteriormente negli anni successivi, partendo dall’esperienza consolidata di May Mobility in diversi Stati Usa.
La partnership tra uber e may mobility in texas
La collaborazione tra Uber e May Mobility si concentra su Arlington, Texas, una delle città in cui la startup opera dal 2021. L’intesa prevede il lancio di una flotta significativa di veicoli autonomi, che saranno messi a disposizione degli utenti della piattaforma Uber. Non è stata comunicata la durata del contratto, ma fonti interne indicano un accordo pluriennale che punta a rafforzare progressivamente la presenza dei veicoli a guida autonoma. L’espansione è prevista oltre Arlington, con altre città americane coinvolte dal 2026 in poi.
In questa fase iniziale, la sicurezza restarà una priorità assoluta: a bordo resterà sempre un operatore umano pronto a intervenire in caso di necessità. Col passare del tempo è prevista una transizione verso un funzionamento completamente autonomo dei mezzi.
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La flotta di veicoli ibridi e la tecnologia di guida
La flotta sarà composta da modelli ibridi denominati Sienna Autono-MaaS, costruiti negli Stati Uniti dal gruppo Toyota, azienda giapponese con lunga esperienza nel settore automobilistico. L’idea è portare avanti un sistema di trasporto più pulito, sfruttando l’ibridazione anche in vista di una futura elettrificazione completa.
Gli utenti Uber avranno la possibilità di scegliere, al momento della richiesta di una corsa, di muoversi a bordo di un veicolo May Mobility. Ciò permetterà di differenziare l’offerta, conciliando mezzi tradizionali e quelli a guida autonoma. Questa opzione si inserisce in una strategia più ampia che prevede una convivenza dinamica delle diverse tecnologie di mobilità nella stessa piattaforma.
La presenza di may mobility negli Stati Uniti e all’estero
May Mobility non è nuova a iniziative di questo tipo. Attiva dal 2017, la startup ha già realizzato servizi di trasporto autonomo in vari Stati americani, tra cui Michigan, California, Texas, Minnesota, Florida e Georgia. I suoi veicoli sono presenti anche in Giappone, in particolare a Hiroshima, dove sperimenta soluzioni innovative per la mobilità urbana.
Con questa partnership Uber, May Mobility conferma la propria capacità di espansione e il potenziale a livello nazionale e internazionale. Il CEO Edwin Olson ha definito l’accordo un segnale importante per il mercato, sottolineando l’avvio di una nuova fase di crescita in città chiave per gli Stati Uniti.
Un passo verso il futuro della mobilità urbana
L’integrazione dei veicoli autonomi nei servizi di trasporto urbano rappresenta un passo concreto verso il futuro della mobilità, con Arlington indicata come luogo di partenza per una trasformazione che potrebbe interessare altre realtà americane già dal 2026. Il sistema si baserà su standard di sicurezza elevati e sulla progressiva autonomia dei mezzi che oggi già circolano su strade pubbliche in diverse regioni degli Stati Uniti.