L’estate 2025 si apre con una serie di appuntamenti dedicati al vino di qualità e alla cultura. Si tratta delle “notti del vino“, un calendario di eventi che si sviluppo lungo tutta la Penisola da fine giugno a fine settembre. La manifestazione, organizzata dall’associazione nazionale città del vino, coinvolge oltre 500 comuni che vantano una tradizione vitivinicola. Il progetto punta a valorizzare i territori attraverso degustazioni, musica e momenti culturali, offrendo a turisti e appassionati un’opportunità per scoprire borghi e sapori locali.
Le notti del vino: storia e organizzazione degli eventi estivi
L’iniziativa “le notti del vino” nasce con l’intento di far conoscere i territori italiani legati al vino attraverso una serie di eventi organizzati in luoghi simbolo come piazze, parchi ed edifici storici. Questi appuntamenti si affermano come un’occasione per promuovere la cultura enologica unita all’intrattenimento. Ogni comune aderente sceglie il proprio format, mantenendo però un legame imprescindibile con il binomio vino e cultura. Del resto, l’associazione nazionale città del vino riunisce più di 500 comuni italiani, ognuno con una tradizione agricola e vitivinicola ben radicata, a testimonianza della forza del settore nei territori.
Le parole di angelo radica
Il presidente dell’associazione, Angelo Radica, ha spiegato che lo scopo principale resta la valorizzazione e la crescita delle comunità locali, mettendo in luce le peculiarità di ciascun luogo. Le manifestazioni si svolgono in spazi che esaltano il patrimonio architettonico e naturale, creando un’atmosfera unica. Anche il coinvogimento delle pro loco, attraverso l’UNPLI come partner, contribuisce a diffondere la conoscenza del patrimonio enogastronomico.
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Anteprime e tappe principali dell’evento nel 2025
Le “notti del vino” sono state presentate ufficialmente alla Camera dei Deputati con un evento inaugurale anticipato a Roma. Tra il 19 e il 21 giugno nel parco sotto il Ponte della Musica Armando Trovajoli si sono riunite più di 70 cantine provenienti da tutta Italia per offrire degustazioni e incontri di approfondimento. Questi tre giorni si sono rivelati un’opportunità preziosa per far assaggiare le produzioni e far capire la qualità del territorio romano e non solo.
La tappa di torgiano
A seguire, la seconda tappa anticipata ha avuto luogo a Torgiano, in provincia di Perugia, il 20 e 21 giugno. Questo borgo umbro, noto a livello internazionale per il legame con il vino, ha ospitato una serie di eventi analoghi, volti a coinvolgere i visitatori in esperienze sensoriali e culturali. Questi primi appuntamenti hanno anticipato un calendario lungo e ricco che coprirà le diverse zone vinicole italiane fino al 22 settembre.
Il ruolo della cultura e della salute nelle notti del vino
Durante la presentazione, Angelo Radica ha ribadito la volontà dell’associazione di affrontare anche il tema della corretta informazione sul consumo di vino e salute. Si punterà a coinvolgere medici ed esperti che possa spiegare come non sia il vino in sé a provocare danni, ma solo l’abuso. Questo messaggio assume importanza soprattutto in un periodo in cui si discute di nuove normative europee per l’etichettatura delle bevande alcoliche.
Radica ha sottolineato il rischio che queste misure potrebbero minare la tenuta di molte aziende e la sicurezza di posti di lavoro. Per questo motivo, molte serate prevedono interventi divulgativi che chiariscono i rapporti tra vino, salute e consumo responsabile. L’iniziativa nasce quindi anche come strumento per difendere l’economia vitivinicola italiana preservando al contempo la salute dei consumatori.
Il coinvolgimento dei borghi e la valorizzazione dei territori
Il progetto “le notti del vino” si rivolge specificamente ai borghi e ai piccoli comuni che in Italia raccolgono la maggior parte delle storie e delle tradizioni legate alla coltivazione della vite. Questi luoghi diventano palcoscenico per eventi che richiamano visitatori con la voglia di conoscere non solo il vino, ma anche la cultura locale, la gastronomia e le produzioni artigianali.
Ogni paese ha la possibilità di dare una propria impronta all’appuntamento, combinando spettacoli, mostre o concerti al rito della degustazione. Questi eventi contribuiscono a rilanciare l’economia turistica di territori spesso poco conosciuti, ma ricchi di attrattive storiche e naturalistiche. Inoltre favoriscono il mantenimento delle tradizioni rurali legate all’agricoltura, stimolando la partecipazione delle comunità locali. Le “notti del vino” diventano quindi un’occasione di incontro, scambio e scoperta per tutti i fruitori.