Turista olandese di 80 anni muore per malore vicino al passo pordoi nel trentino

Turista olandese di 80 anni muore per malore vicino al passo pordoi nel trentino

Un turista olandese di 80 anni è morto per un malore improvviso vicino alla baita Fredarola, passo Pordoi, in Veneto; soccorso alpino e SUEM 118 sono intervenuti senza riuscire a salvarlo.
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Un turista olandese di 80 anni è deceduto per un malore improvviso vicino alla baita Fredarola, sul passo Pordoi (Trento). Nonostante l’intervento tempestivo di soccorso alpino ed elisoccorso, l’uomo non ce l’ha fatta. - Gaeta.it

Un turista olandese di 80 anni ha perso la vita oggi nei pressi del passo pordoi, in Veneto, mentre si trovava vicino al rifugio baita fredarola. L’uomo ha accusato un malore improvviso all’esterno del rifugio, a un quarto d’ora circa di cammino dal passo, nel comune di canazei, provincia di trento. La vicenda ha subito mobilitato i soccorsi, ma la tragedia non è stata evitata.

Intervento del suem 118 e soccorsi alpini dopo il malore

Alle 11.20 la centrale operativa del suem 118 ha ricevuto la chiamata d’emergenza. Le persone presenti sul posto hanno immediatamente iniziato a praticare il massaggio cardiaco al turista, in attesa dell’arrivo dell’equipe medica specializzata. L’elisoccorso di pieve di cadore è arrivato rapidamente e il personale ha preso in carico le operazioni di rianimazione. Purtroppo, nonostante gli sforzi e le manovre avanzate sul luogo, il medico ha confermato il decesso dell’uomo.

Gestione del corpo e trasporto

Il corpo è stato consegnato al soccorso alpino di livinallongo, che ha gestito il trasporto successivo. L’intervento tempestivo non è bastato a salvare la vita del turista, colpito da un evento critico immediato e grave.

Location dell’incidente e caratteristiche del territorio

La baita fredarola si trova in una zona montuosa molto frequentata dagli escursionisti, una trentina di minuti a piedi dal passo pordoi, punto di riferimento tra le dolomiti. Il comune di canazei appartiene alla provincia di trento, area nota per il turismo attivo e per gli itinerari montani. L’evento è avvenuto in uno scenario naturale impegnativo, dove la presenza di squadra medica a terra è limitata e l’elicottero si rivela essenziale per rispondere alle emergenze in tempi brevi.

Questi ambienti, pur attraendo molti visitatori, nascondono rischi soprattutto per escursionisti con condizioni di salute fragili o età avanzate. Situazioni come questa riportano l’attenzione sull’importanza della preparazione e della valutazione delle proprie capacità prima di affrontare sentieri e spostamenti in quota.

Ruolo del soccorso alpino e modalità di intervento in montagna

Il soccorso alpino gioca un ruolo decisivo durante emergenze in montagna, fornendo assistenza medica e supporto logistico. In questo caso, il soccorso alpino di livinallongo ha gestito la consegna della salma dopo il decesso accertato. Le procedure prevedono il coordinamento stretto tra centrale suem, elisoccorso e squadre a terra, per garantire la massima rapidità d’intervento.

Gli operatori del soccorso alpino sono addestrati a lavorare in ambienti difficili, dove il terreno impervio impedisce il rapido accesso o l’utilizzo di mezzi ordinari. Il trasporto in elicottero da pieve di cadore ha permesso di portare rapidamente i soccorsi sul luogo, ma, come spesso accade, la gravità dell’evento non sempre lascia margini.

impegno e attenzione

Il fatto riconferma l’impegno costante di chi opera nel salvataggio in montagna e la necessità di mantenere alta la guardia, anche in quadri apparentemente tranquilli come quello della baita fredarola.

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