Turista giapponese derubato a Milano: due donne arrestate per furto aggravato

Turista giapponese derubato a Milano: due donne arrestate per furto aggravato

Un turista giapponese derubato a Milano ha portato all’arresto di due donne bosniache, evidenziando l’aumento dei furti contro i turisti e la necessità di maggiore sicurezza nelle aree affollate.
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Turista giapponese derubato a Milano: due donne arrestate per furto aggravato - Gaeta.it

Un turista giapponese di 59 anni ha recentemente subito un furto mentre si trovava in piazza Duca d’Aosta, nelle immediate vicinanze della stazione Centrale di Milano. La vittima, secondo quanto riportato, è stata derubata del suo portafoglio e, attraverso la sua carta di credito, è stato prelevato del denaro da un bancomat. Questo episodio non solo ha turbato il visitatore, ma ha messo in evidenza la crescente preoccupazione per reati contro i turisti nelle zone affollate della città.

Operazione della polizia contro i reati predatori

La rapina è stata osservata in diretta dagli agenti della 6° sezione della Squadra Mobile, che stavano svolgendo un servizio mirato alla prevenzione dei crimini predatori nelle aree della movida e nei pressi della stazione. Grazie alla prontezza degli agenti, sono stati arrestati due cittadini bosniaci, una donna di 20 anni e una di 24, entrambe residenti nel campo nomadi di via Monte Bisbino a Baranzate, una località situata nei dintorni di Milano. Le accuse formulate nei loro confronti includono furto aggravato, un crimine che si distingue per la particolare gravità delle circostanze in cui è avvenuto il delitto.

Il profilo delle arrestate

L’arresto delle due donne ha messo in luce non solo il loro coinvolgimento nel furto, ma anche una serie di precedenti per violazioni di legge. In particolare, la 20enne è risultata destinataria di un Avviso orale, una misura di prevenzione che serve a segnalare comportamenti considerati socialmente pericolosi. Inoltre, è stata denunciata per non aver rispettato un Foglio di Via obbligatorio, emesso a suo carico dal Comune di Milano e notificato a novembre 2022, che le vietava di permanere nella città per tre anni.

Particolarmente controversa è la notorietà di una delle arrestate, che era già comparsa in un video virale sui social media. Nel filmato, lei stessa affermava che “rubiamo tutti i giorni, è il nostro lavoro, dobbiamo rubare”. Questo dettaglio ha suscitato un’ulteriore attenzione sull’argomento dei furti a Milano, evidenziando l’esistenza di gruppi organizzati che operano in queste zone.

La reazione del pubblico e del corpo di polizia

L’episodio ha sollevato preoccupazione tra i residenti e i visitatori, creando un clima di insicurezza in una delle aree più frequentate della città. Le autorità locali hanno rinnovato l’impegno nella lotta contro i reati predatori e hanno intensificato le operazioni di polizia per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Gli sforzi mirano a prevenire furti e rapine, specialmente nei luoghi ad alta affluenza e nei momenti di maggiore attività. Questo caso specifico ha sottolineato l’importanza di queste operazioni e la necessità di una vigilanza costante per proteggere la comunità e i visitatori.

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